Azioni 2024: tre rischi da evitare e opportunità da cogliere

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Lo scenario che si profila sui mercati azionari per il 2024 sarà caratterizzato da sfide e opportunità, che spingeranno gli investitori verso un nuovo equilibrio tra prudenza nella gestione dei rischi e sfruttamento delle occasioni di rendimento. Le scopriamo insieme agli esperti di Vontobel Asset Management

Il 2024 si presenta come un anno di sfide e opportunità per i mercati azionari, costringendo gli investitori a navigare tra la prudenza nella gestione dei rischi e l’agilità nell’approfittare delle occasioni di rendimento. Gli esperti di Vontobel Asset Management offrono un’analisi dettagliata delle dinamiche che plasmeranno il panorama degli investimenti nel prossimo anno.

Tre i rischi da monitorare

Si parte innanzitutto dalle variabili che potrebbero innervosire i mercati azionari nel corso del 2024 e a cui gli investitori dovranno fare particolarmente attenzione. Vontobel AM ne indica principalmente tre: il rallentamento dell’economia, la possibile frenata dei consumi e la variabile geopolitica.

La recessione ampiamente prevista nel 2023 non si è verificata, almeno finora. Tuttavia, gli effetti tardivi delle azioni di politica monetaria sull’economia e una inflazione in discesa ma ancora volatile potrebbero innescare un potenziale rallentamento nel 2024, “soprattutto se accompagnati da una diminuzione dei risparmi privati e da un sensibile aumento del deficit”. Inoltre, possibili shock esogeni potrebbero rappresentare un ulteriore fattore di rischio da considerare.

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La seconda incognita riguarda i consumi che se finora sono rimasti resilienti, il quadro sul 2024 appare più complesso. Secondo Vontobel AM, non è infatti esclusa una frenata della spesa delle famiglie che potrebbe tradursi in un possibile calo degli utili societari, dopo un lungo periodo di redditività elevata. “A fronte dell’ulteriore aumento della pressione sui consumi, le aziende potrebbero aver bisogno di individuare nuovi driver di crescita degli utili”.

Infine, attenzione al fattore geopolitico, perché anche se non si è visto un impatto negativo sui mercati nel 2023, secondo la casa di gestione svizzera, le incertezze e i timori crescenti si ripercuoteranno sul sentiment degli investitori, con possibili effetti sui prezzi degli asset. Inoltre, i prolungati eventi geopolitici potrebbero avere conseguenze reali in termini di funzionamento delle imprese a livello globale. Ecco perché, soprattutto all’inizio del 2024, la variabile geopolitica potrebbe assumere maggiore importanza. Inoltre, l’appuntamento elettorale negli Stati Uniti potrebbe aumentare la volatilità.

Le opportunità da sfruttare tra tecnologia, sanità e anche Cina

Guardando invece alle opportunità di rendimento per gli investitori, Vontobel AM individua innanzitutto alcuni settori: “tecnologia, sanità e beni di consumo rimangono i capisaldi dei nostri portafogli”. Per quanto riguarda il mondo tech, l’entusiasmo per le società che possono trarre vantaggio dall’intelligenza artificiale generativa ora dovrebbe essere accompagnato da una rigorosa disciplina di valutazione, perché, spiegano gli esperti, l’andamento di queste società sarà tutt’altro che omogeneo.

Ma non solo tecnologia. Da prendere in considerazione anche i settori della sanità e dei beni di consumo, finora sottovalutati dal mercato ma che sarebbero invece in grado di offrire tassi di crescita visibili e persistenti, anche in un contesto di maggiore incertezza. In generale, comunque, “crediamo che le società sostenibili di alta qualità, che offrono protezione contro l’inflazione e una crescita degli utili prevedibile, possano essere più interessanti anche dei titoli a reddito fisso, che attualmente generano rendimenti più elevati”.

A livello geografico, gli Stati Uniti rimarranno anche nel 2024 una realtà vitale per imprenditorialità e formazione di nuove imprese. “Tale dinamismo non è visibile soltanto nelle nuove imprese di piccole dimensioni, ma anche nella trasformazione delle società di maggiori dimensioni in leader globali, soprattutto nel settore tecnologico”. Da tenere d’occhio anche la Cina, la cui ripresa, nonostante sia stata difficile e deludente, dovrebbe proseguire nel tempo. “Cambiare i comportamenti e le abitudini di spesa di una popolazione così numerosa richiede tempo; tuttavia, ci attendiamo un cambiamento graduale in settori come il retail e l’immobiliare”. Anche se i rischi in Cina rimangono elevati, il suo mercato appare migliorato e vengono rilevati fattori positivi per la crescita futura.

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