Di tanto in tanto, il mondo delle aste riserva delle piccole soprese. Il 24 agosto scorso, infatti, Thomaston Place Auction Galleries (una casa d’aste del Maine sconosciuta ai più) ha battuto Portrait of a Girl (1630 ca.) – quadro attribuito alla scuola di Rembrandt – per poco meno di 1,2 milioni di dollari. Il risultato totalmente inaspettato (vista anche l’iniziale stima d’asta compresa tra i 10.000 e i 15.000 dollari) sembra essere stato raggiunto grazie a un generoso (ed anonimo) collezionista del Regno Unito.
La scoperta di Portrait of a Girl
Ma cosa ha stimolato l’interesse dei collezionisti, vista la “semplice” attribuzione del quadro alla scuola di Rembrandt, e non al pittore stesso? La verità è che la provenienza e l’attribuzione del dipinto non sono del tutto certe. Cerchiamo dunque di fare subito un pò di ordine. Kaja Veilleux – fondatrice e banditrice di Thomaston Place Auction Galleries – ha spiegato di aver scoperto l’opera durante un sopralluogo in una maison privata di Camden, nel Maine. La Veilleux, che non sapeva esattamente cosa si sarebbe trovata di fronte, è stata attirata in modo particolare da Portrait of a Girl, trovato nell’attico della villa. L’immagine (con il suo particolare uso della luce e del chiaroscuro) richiama infatti fortemente lo stile del pittore olandese. Anche il soggetto e la tecnica usata per dipingere il quadro sono tipici di Rembrandt. Al centro del dipinto (realizzato con colori ad olio su un pannello in legno di quercia) troviamo una ragazza di giovane età, vestita con un austero abito nero, un collare e un copricapo bianchi, su sfondo scuro. Anche la cornice dorata è originale e fatta a mano nei Paesi Bassi.
L’etichetta “d’archivio” del Philadelphia Museum of Art
Il fatto più insolito è però legato al retro del quadro. In alto a destra, si trova infatti un’etichetta apposta dal Philadelphia Museum of Art, che ha ricevuto il quadro in prestito per una mostra nel 1970. Dalla descrizione si evince il nome dell’allora proprietario del dipinto, ovvero Cary W. Bok, businessman laureato ad Oxford nonché uno degli eredi della Curtis Publishing Company di Philadelphia (fondata da Cyrus Curtis, al tempo uno degli uomini più ricchi degli Stati Uniti). L’etichetta specifica anche che Cary era residente a Camden, facendo sorgere un dubbio sul fatto che il dipinto sia stato consegnato alla Thomaston dagli eredi (ipotesi però non confermata dalla Veilleux, che ha mantenuto il riserbo sul nome del venditore). L’aspetto più importante rimane comunque l’attribuzione del quadro, che qui viene fatta nei confronti di Rembrandt Harmenszoon van Rijn (1606-1669) in persona. Dal canto suo, il Philadelphia Museum of Art non è riuscito a risalire alla mostra per cui avrebbe richiesto il quadro in prestito a Mr. Bok. Il museo ha anche specificato che l’etichetta apposta sul retro nel 1970 non può in alcun modo costituire prova certa dell’attribuzione del quadro al pittore. In mancanza di ulteriori prove, il quadro è dunque stato battuto come scuola di Rembrandt. Live Auctioneers (marketplace americano specializzato in aste online) ha spiegato che l’opera potrebbe essere stata realizzata intorno al 1630, quando il pittore si traferì da Leiden ad Amsterdam. Tra il 1632 e il 1635 Rembrandt gestì lo studio del mercante d’arte Hendrick Uylenburgh, dipingendo grazie all’aiuto di alcuni assistenti.
I record di Rembrandt agli incanti
Ecco quindi spiegato l’interesse della sala per Portrait of a Girl. Appena proposto il lotto, il prezzo è subito salito a 32.000 dollari, per poi venire alzato con 60 bids (da 25.000 dollari l’una) di 11 collezionisti diversi (sia presenti in sala che al telefono). Raggiunti i 900.000 dollari sono rimasti due collezionisti, che si sono sfidati fino alla cifra finale di 1,2 milioni di dollari (registrando la vendita come una delle più proficue mai realizzate all’asta nel Maine). Sta di fatto che, qualora l’attribuzione del quadro venga effettivamente modificata in futuro (diventando il dipinto un Rembrandt a tutti gli effetti), il prezzo a cui è stato battuto sarebbe decisamente a buon mercato. Ricordiamo infatti che i due ritratti di Jan Willemsz. van der Pluym e della moglie Jaapgen Carels (ultimi Rembrandt in mani private), venduti lo scorso anno da Christie’s Londra, sono stati aggiudicati per 11,2 milioni di pound. Il record di Rembrandt più caro mai battuto agli incanti è invece quello realizzato da Portrait of a man with his arms akimbo (1658), venduto sempre da Christie’s Londra nel 2009 per 20,2 milioni di pound.