- La divisione global wealth management di Ubs punta a raggiungere circa 100 miliardi di dollari di afflussi netti di nuovi attivi nel 2025
- La piattaforma di analisi avanzata dell’istituto ha generato 13 milioni di spunti finanziari per i consulenti finanziari negli Stati Uniti
- Ermotti: “Fiduciosi nella nostra capacità di completare sostanzialmente l’integrazione di Credit Suisse entro la fine del 2026”
Ubs archivia il quarto trimestre del 2024 con un utile ante imposte oltre il miliardo dollari e un utile sottostante di 1,8 miliardi (+198% su base annua). L’utile netto ammonta a 0,8 miliardi, per un totale di 5,1 miliardi nell’intero anno. “La nostra solida performance riflette il nostro impegno incessante nell’assistere i clienti, la forza del nostro franchise globale diversificato e i progressi compiuti nell’ambito dell’integrazione”, le parole di Sergio Ermotti, ceo del colosso svizzero. “Durante il 2024 abbiamo mantenuto alto lo slancio, registrando una crescita nelle divisioni di global wealth management e asset management e guadagnando quote di mercato nella divisione dell’investment bank nelle aree in cui abbiamo effettuato investimenti strategici”, ha aggiunto.
Ubs: raccolta netta pari a 97 miliardi nel 2024
Il focus sul wealth mostra 18 miliardi di dollari di nuovi asset in global wealth management nel trimestre. La raccolta netta nell’intero anno ammonta a 97 miliardi di dollari. La divisione punta a un’ulteriore crescita di circa 100 miliardi nel 2025, per poi sfiorare i 200 miliardi l’anno fino al 2028, quando il patrimonio investito dovrebbe battere i 5mila miliardi. “Un elemento essenziale dei nostri piani di crescita è il miglioramento della redditività dell’attività di gestione patrimoniale nelle Americhe, che gestisce patrimoni investiti pari a 2.100 miliardi di dollari ed è un pilastro della nostra strategia e della proposta di valore per i clienti”, scrive l’istituto nel comunicato stampa sui risultati trimestrali. “Per questo motivo investiamo in modo mirato anche nel potenziamento e nel miglioramento del nostro modello di copertura multidisciplinare nel segmento ultra high net worth. Vogliamo inoltre aumentare la nostra penetrazione di mercato nei segmenti high net worth e core affluent per realizzare ulteriori economie di scala”, prosegue la nota.
Ubs punta sull’intelligenza artificiale (anche per i banker)
Nelle intenzioni del colosso elvetico rientrano anche ulteriori investimenti in tecnologia, in particolare nell’intelligenza artificiale. Ad oggi 20mila consulenti alla clientela hanno accesso a “Red”, l’assistente di intelligenza artificiale proprietario di Ubs. Inoltre, la piattaforma di analisi avanzata dell’istituto ha generato 13 milioni di spunti finanziari per i banker negli Stati Uniti. L’obiettivo della banca è diventare “Ai first”, in modo tale che clienti, collaboratori e azionisti possano beneficiare degli ultimi sviluppi sul fronte dell’Ai. Nel 2024 Ubs calcola 1,75 milioni di prompt in tutti i suoi strumenti di intelligenza artificiale generativa, dato che si attende decuplicherà nel 2025.
A che punto è l’integrazione di Credit Suisse
La banca elvetica ha intanto continuato ad attuare i piani di integrazione di Credit Suisse, riducendo “significativamente” il rischio di esecuzione, continua la nota. Attualmente risulta che sia stato trasferito sulle piattaforme di Ubs più del 90% dei conti dei clienti al di fuori della Svizzera. Confermato l’obiettivo di completare l’operazione entro il 2026. “Nel 2024 abbiamo realizzato tutti gli obiettivi principali dell’integrazione e ridotto significativamente la complessità e il rischio di esecuzione mantenendo, allo stesso tempo, solida la nostra posizione di capitale”, dichiara Ermotti. “Nel 2025 continueremo a portare avanti in modo disciplinato la prossima fase dell’integrazione e ad attuare le nostre priorità. Siamo fiduciosi nella nostra capacità di completare sostanzialmente l’integrazione entro la fine del 2026, di raggiungere i nostri obiettivi finanziari e realizzare le nostre iniziative di crescita”, conclude l’amministratore delegato.
Proposto un dividendo di 0,90 dollari per azione
Il Consiglio di amministrazione di Ubs si avvia a proporre agli azionisti del gruppo un dividendo di 0,90 euro per azione per l’esercizio finanziario 2024. In caso di approvazione dell’Assemblea generale ordinaria, in calendario il 10 aprile 2025, la cedola sarà pagata il 17 aprile 2025 agli azionisti registrati il 16 aprile 2025. La data di stacco è fissata per il 15 aprile alla Six Swiss Exchange e per il 16 aprile alla Borsa di New York. Prevista una crescita del dividendo ordinario di circa il 10% nel 2025. Nell’ultimo trimestre dello scorso anno è stata infine conclusa l’operazione di buyback da 1 miliardo di dollari. Annunciato un nuovo piano di riacquisto di azioni proprie di 1 miliardo nel primo semestre del 2025 e di ulteriori 2 miliardi nel secondo semestre.