Se passione, possesso e perseveranza caratterizzano il profilo del collezionista tipico, per Romeo Sozzi dobbiamo aggiungere eclettismo, entusiasmo e eccentricità. Sfogliando le pubblicazioni che lo riguardano si capisce subito che siamo nel non comune, nel territorio senza confini, nella curiosità che diventa scoperta.
BOTTEGA GHIANDA, Farfallina chair
Fondatore di Promemoria, manifattura del design di arredamento artigianale di lusso, con base a Valmadrera sul lago di Como e showroom in via Bagutta a Milano ma presente anche in città internazionali come Londra, New York, Hong Kong, Mosca, Varsavia e Taipei. Romeo Sozzi è anche detentore del marchio Bottega Ghianda, laboratorio artigianale nato più di due secoli fa e oggi al vertice dell’arte ebanistica che vanta collaborazioni con grandi designer e architetti come Gae Aulenti, Cini Boeri, Michele De Lucchi, Naoto Fukasawa, Alvaro Siza, Philippe Starck, Mario Bellini, Tobia Scarpa, Jean Nouvel e che realizza solo pezzi unici da collezione. Gli studi all’Accademia di Brera li ritroviamo nell’arte che contamina in qualche modo la progettazione a cui collabora, in prima persona, per le realizzazioni delle sue attività.
BOTTEGA GHIANDA, Capri, Alvaro Siza
Ne sono un esempio i colori del dipinto “Study of Bullfight no. 1” di Francis Bacon ripresi per l’allestimento dello show room durante l’ultima edizione del salone del mobile a Milano.
Romeo Sozzi: la collezione perfetta? Non esiste, ma…
Ama collezionare ma senza la presunzione di arrivare alla collezione perfetta. Mobili di design del XX secolo, oggetti di art brut o di arte primitiva prima di tutto. “I collezionisti di design di oggi sono persone che amano il bello e che riconoscono la bellezza nelle pieghe dell’opera”, afferma Romeo Sozzi. Adiacente al suo ufficio di Valmadrera c’è un magazzino dove custodisce la lounge chair Feltri di Gaetano Pesce, una raccolta di pezzi di Alvar Aalto, sedute di Hans J. Wegner, ma anche bauli, tavoli e sedie, bergerès, cercati etrovati presso antiquari.
E poi le rane in legno da lui stesso disegnate per Promemoria e divenute oggetto cult anche per le dimore dei suoi clienti nella versione in bronzo. “Ogni oggetto di design è un’impronta di persone speciali lasciata nel tempo”, afferma Romeo Sozzi, “acquistare un prodotto di design significa comprare un segno lasciato dall’autore siano essi libri, quadri dipinti. Arte”.
L’investimento nel design è destinato a durare
L’equiparazione del design all’arte porta alla ribalta l’aspetto di investimento di questi beni che interessa sempre più i collezionisti accanto all’interesse passionale. “Investimento nel design è quello destinato a rimanere nel tempo. Alessandro Manzoni diceva che le opere che non lasciano segno si cancellano col trascorrere degli anni”, prosegue Sozzi, “mi sento di affermare che ogni pezzo realizzato da Bottega Ghianda ha un valore collezionistico perché è realizzato con la medesima cura e passione dell’opera d’arte. Il disegno, l’idea e l’esecuzione sono le tre fasi importanti rappresentate con alto valore”.
“Motore” fa rima con “design” (guardando al futuro)
Alla collezione di design si affianca quella di moto d’epoca e automobili. Passioni che Romeo Sozzi condivide con i suoi figli. Tra le moto spiccano una Ducati Scrambler del 1972, una Norton ES2 del 1950 completamente restaurata dal figlio Davide e una BMW GS usata regolarmente nei trasferimenti dal lago alla città.
©Pietro Bianchi
Trova posto in questa raccolta anche il Moto Guzzi Galletto, uno scooter monoposto carenato con la ruota di scorta montata davanti usato in gioventù.
©Pietro Bianchi
Guardando invece alle automobili a dominare la scena è una collezione di vecchie Jaguar, tra cui spicca il modello E-Type del 1962 di cui Romeo Sozzi ha curato personalmente il restauro. Si tratta dell’ultima serie prodotta dalla casa inglese, ricercatissima dai collezionisti. Le fa da contraltare una Volkswagen Coccinelle 1200.
“Tra le automobili da collezione amo molto la silver Shadow Rolls Royce, di uno speciale color verde oliva” aggiunge Romeo Sozzi che precisa “nella mia raccolta di automobili non mi sono mai basato sul loro valore economico ma solo su quello personale”. Quali destinazioni avranno le sue collezioni in futuro: vendita, conservazione o passaggio generazionale? “Conservazione e passaggio generazionale, senz’altro”, conclude senza esitazione Romeo Sozzi.
Questo articolo è stato orginariamente pubblicato sul magazine We Wealth luglio / agosto 2024. Abbonati qui.