Goldman Sachs ha analizzato alcuni esempi storici di bolle finanziarie, individuando 9 caratteristiche chiave di questi avvenimenti e confrontandole con le attuali condizioni di mercato
Pur riconoscendo “segnali di compiacenza e di accresciuto ottimismo nel mercato”, gli strategist della banca d’affari americana sostengono che “siamo lontani da una bolla o da un mercato ribassista”
- Eccessivo apprezzamento e valutazioni estreme
- Nuovi approcci di valutazione giustificati
- Maggiore concentrazione di mercato
- Speculazione e flussi degli investitori frenetici
- Credito facile, tassi bassi e leva in aumento
- Attività aziendale in forte espansione
- Narrative di una nuova era e innovazioni tecnologiche
- Boom economico di fine ciclo
- Emergere di scandali contabili e irregolarità
Risultato? “Solo alcune di queste caratteristiche comuni sono attualmente presenti”, osservano gli strategist, che, pur riconoscendo “segnali di compiacenza e di accresciuto ottimismo nel mercato”, sostengono che “siamo lontani da una bolla o da un mercato ribassista” alla luce dei fondamentali che guidano il mercato e della fase iniziale del ciclo economico in cui ci troviamo. “I rischi di una bolla imminente con rischi sistemici per il sistema finanziario e le economie sono relativamente bassi” scrivono gli esperti.
Prendendo ad esempio l’eccessivo apprezzamento e le valutazioni estreme degli asset finanziari, uno delle principali caratteristiche ricorrenti individuate, a detta di Goldman Sachs anche se “le azioni, insieme alla maggior parte delle attività finanziarie, appaiono costose rispetto alla storia e ci sono sacche di esuberanza” questo può essere in gran parte spiegato dai “livelli storicamente bassi dei tassi di interesse”. Inoltre, guardando all’andamento dell’S&P500, “l’aumento negli ultimi anni è stato impressionante, in particolare nella tecnologia, ma non è così estremo come il rialzo esplosivo che si è accumulato alla fine degli anni ’90” osservano gli strategist.