Barclays, gli analisti valutano 4 titoli leader nella raccolta del risparmio
Gli analisti di Barclays hanno revisionato quattro società attive nella raccolta del risparmio: Banca Generali, Mediolanum, Azimut, Fineco. Gli analisti hanno aggiornato il rating di Banca Generali a “sovrappeso” (Ow, overweight) dato l’aumento del guadagno atteso per azione (Eps, earning per share) del 4% nel biennio 2024-26 (+6% rispetto al consenso). Tre gli aspetti da considerare per Bg.
Banca Generali – Tre fattori
Innanzitutto, l’espansione della rete di consulenti finanziari: negli ultimi tempi Bg ha compiuto sforzi per aumentare la produttività dei consulenti finanziari esistenti. I flussi in entrata dovrebbero essere incrementati da una ripresa del reclutamento, come già avvenuto in passato, in quanto il reclutamento è correlato all’andamento del mercato con un certo ritardo.
In secondo luogo, il calo del rendimento del Btp dovrebbe progressivamente aiutare: BG ha mostrato la correlazione prevalentemente negativa tra aum e rendimento del Btp rispetto ai colleghi, suggerendo che la riduzione dei tassi sarà più positiva per loro.
Infine, come diffusamente illustrato su queste pagine, Banca Generali dalla sua ha il fattore Svizzera. La banca del Leone di Trieste può adesso operare come banca svizzera. Questo passo strategico fa calcolare agli analisti masse attese nette in entrata per 500 milioni di euro quest’anno e di un miliardo di euro dal 2025 in poi. Barclays ritiene che si tratti di una strategia “distintiva e poco apprezzata”, che dovrebbe incrementare il potenziale di crescita di BG nel medio termine.
Oltre agli aggiornamenti mensili sugli afflussi, il prossimo catalizzatore sarà probabilmente il piano industriale all’inizio del prossimo anno (presumibilmente dopo l’aggiornamento della strategia di Generali il 30-01-25).
Azimut
Barclays vede un potenziale rischio di ribasso legato a tre aspetto. In primis, l’incertezza sullo scorporo di parte delle attività italiane in una NewCo, seppur le prospettive migliorano dopo l’abbassamento di Azimut a equal weight, Ew, il 29-01-2024). Entro settembre Azimut selezionerà un partner che acquisirà una quota del 50% nella NewCo, secondo quanto il presidente Pietro Giuliani ha dichiarato in una intervista a IlSole24Ore in luglio (17-07-24).
In seconda battuta, si prevede una maggiore debolezza delle commissioni (prima Azimut era più resistente grazie agli asset privati). Infine, si paventa l’effetto della concorrenza sulle assunzioni di consulenti finanziari in un momento di transizione quale è l’attuale. Il principale rischio di upside riguarderebbe il reinvestimento dei proventi dell’eventuale vendita della NewCo per rilanciare la crescita in Italia e compensare gradualmente la diluizione dei margini e/o un buyback.
Sarà fondamentale capire anche la tempistica di questi reinvestimenti, poiché il riacquisto potrebbe essere immediato benché di piccola entità stando alla stessa società, mentre qualsiasi iniziativa di crescita potrebbe richiedere più tempo, esponendo Azimut a una diluizione del guadagno sui suoi titoli.
Fineco
Gli analisti sentenziano un “equal weight” anche per Fineco. Eventuali operazioni straordinarie di fusione, di cui ha vociato la stampa, rappresentano un rischio di rialzo. Essendo Fineco una società quotata, un eventuale acquisizione non presenta ostacoli oggettivi, ma come per le altre reti di asset gatherer, le AF devono essere favorevoli al progetto, altrimenti il suo costo potrebbe aumentare e il suo valore ridursi rapidamente. Il core business procede bene, soprattutto il brokeraggio. Rappresenta un rischio al ribasso non pienamente apprezzato dal mercato una possibile compressione dei margini a causa delle attività di tipo Auc (asset under copy).
Banca Mediolanum
Per Banca Mediolanum, Barclays si aspetta “una forte costanza nel fornire buoni risultati trimestre dopo trimestre”. Un asso nella manica di questo asset gatherer è il suo essere poco correlato negativamente al livello dei rendimenti dei BTP. La banca è infatti in grado di raccogliere flussi elevati anche in contesti di mercato più difficili.
Come andrà il settore degli asset gatherer nei mesi a venire
Allargando lo sguardo all’intero settore, gli analisti evidenziano che la raccolta corrente degli asset gatherer (i soggetti attivi nella raccolta del risparmio) italiani mostra un mix in miglioramento. I flussi totali (Tfa, total financial asset) infatti sono in aumento del 18% anno su anno, mentre i flussi Aum sono al +34% a/a, quelli Auc al +7% a/a e i depositi arretrano dell’1,4%.
L’effetto dei tassi di interesse in calo sulla raccolta del risparmio prossimi trimestri
I tassi più bassi potrebbero sostenere ulteriormente i flussi in gestione nei prossimi trimestri, con previsioni di maggiore slancio per le commissioni ricorrenti per il settore. Guardando però allo storico, Barclays ritiene che le sue stime siano prudenti, per diversi motivi. nei
Tanto per cominciare, il probabile tasso finale di questo ciclo di allentamento (2,5%) è superiore ai tassi medi del decennio 2013-2022. Quindi, la concorrenza dei Btp continuerà ancora per un po’. Dunque, il livello di risparmio delle famiglie potrebbe continuare a diminuire. Tuttavia, per i “raccoglitori di patrimoni” con licenza bancaria, i tassi più elevati sul lungo termine significano margini più elevati rispetto al passato.
In conclusione, gli analisti di Barclays stimano che le commissioni di gestione lorde siano in aumento del 2% per Azimut, del 2% per Bg e del 4% per Med. Invece, le commissioni di investimento sono in aumento del 4% per Fineco. In media, le masse gestite aumentano dell’1% trimestre su trimestre, trainate da un effetto performance negativo (-1% nel calcolo Barclays) e dalla raccolta positiva (+2%, in miglioramento ma ancora al di sotto del tasso medio storico).
Chi performerà meglio, allora? Secondo gli analisti, sarà Mediolanum a presentare la serie di risultati più solida fra i quattro asset gatherer presi in considerazione, grazie alle solide commissioni di gestione lorde. Barclays conclude la sua analisi con stime sull’utile netto rettificato per le società analizzate: piatto per il 2024; +0,3% per il 2025; +1,4% per il 2026.