Come è nata l’idea di questo convegno?
La componente dei patrimoni familiari composta da opere d’arte sta assumendo un valore crescente, al punto che oggi l’arte rappresenta una vera e propria “passione strategica”, dove gli aspetti economici catturano sempre di più l’attenzione dei collezionisti, affiancandosi agli aspetti estetici, culturali ed emozionali.
Va da sé che il professionista che opera nell’ambito della consulenza patrimoniale deve necessariamente conoscere quel compendio di norme, scritte e non scritte, che caratterizzano il mercato al fine di poter offrire consulenze sempre più mirate.
Conoscere, per l’appunto, “Le regole dell’arte”.
D’altronde è una precisa finalità statutaria della Associazione Nazionale Consulenti Patrimoniali (ANCP) quella di formare consulenti patrimoniali in grado di intercettare e gestire tutte le esigenze e criticità legate al patrimonio familiare in tutte le sue forme.
In questo, la neo-costituita sezione territoriale di Napoli, che ho onore e onere di presiedere, non può essere da meno.
Quali sono gli obiettivi?
Formare, divulgare, applicare.
In un territorio ricco di città d’arte e patrimoni Unesco, come quello campano, abbiamo riscontrato la quasi totale assenza di attività di approfondimento dedicate a questo tema, molto frequenti in altre parti di Italia. Occorre fare un grande lavoro di formazione per noi consulenti patrimoniali, anche attraverso attività divulgative che tengano in considerazione elementi come l’attuale impianto normativo, la disciplina fiscale, le nuove tecnologie a servizio dell’arte, al fine di sostenere forme di collezionismo sempre più consapevole e soprattutto durature nel tempo.
A chi è rivolto?
Agli appassionati collezionisti certamente, ma non solo.
Le adesioni raccolte fin ora, provengono da una platea molto eterogenea, composta non solo dagli addetti ai lavori, ma anche da professionisti appartenenti a diverse categorie.
Questo convegno, d’altronde, vuole evidenziare in prevalenza il profilo normativo e culturale dell’acquisto di opere d’arte, e la risposta del territorio dimostra quanto la trattazione di questi temi sia un’esigenza, forse fin ora celata, che investe un pubblico molto vario.
Questa sarà solo la prima di diverse iniziative già in programma per il 2022.
Quali sono i rischi per chi acquista arte?
Sono gli stessi rischi per chiunque viva e coltivi una passione in modo inconsapevole.
Le regole dell’arte sono spesso trascurate quando ci muoviamo in contesti dettati – per la maggior parte – dalla passione.
Gesti semplici come l’acquisto di un’opera o il trasferimento a mezzo donazione, per la semplicità con cui sono attuati, possono far tralasciare alcune – anche semplici – cautele che, se adottate, potrebbero calmierare i rischi che sono insiti in un mercato davvero complesso.
Sul punto abbiamo la fortuna di aver coinvolto l’avvocato Annapaola Negri-Clementi che, oltre ad essere una appassionata collezionista, è tra le principali protagoniste nello studio e nella divulgazione dei temi legati al diritto dell’arte e con il suo contributo fornirà preziose indicazioni su come acquistare arte in sicurezza.
Come le nuove tecnologie si stanno integrando nel mondo dell’arte?
Siamo senza dubbio in piena tempesta digitale. Parafrasando Andrea Concas, uno dei relatori più attesi per questo evento, l’esperienza della fruizione dell’arte è sempre più phygital, un ibrido tra fisico e digitale.
Le nuove tecnologie stanno cambiando il linguaggio espressivo e la fruizione di questo mondo.
Non parlo solo dei social network, che rappresentano un canale di informazione e divulgazione, mi riferisco soprattutto agli scenari che da quest’anno si sono paventati dopo l’avvento dirompente degli nft che stanno rivoluzionando anche le logiche del collezionismo.
Inoltre, è evidente come la stessa produzione degli artisti è in parte influenzata da queste logiche: le opere hanno sempre di più ad oggetto un universo ed una umanità vicinissima alla tecnologia.
È di certo un’era nuova quella che abbiamo avanti, dove le sorprese non mancheranno.