Il Louvre con Sotheby's per scoprire opere depredate

Teresa Scarale
Teresa Scarale
24.1.2022
Tempo di lettura: 2'
La casa d'aste più antica e il prestigioso museo hanno stretto un accordo per mettere al vaglio tutte le opere d'arte acquisite in un periodo molto buio della storia umana: quello fra il 1933 e il 1945
Saranno tre anni di duro lavoro a Parigi. Il Musée du Louvre e Sotheby's hanno stretto un accordo triennale di sponsorizzazione per svolgere attività di ricerca sulle opere che il museo ha acquisito nel periodo 1933 – 1945.
La drammatica fase storica è nota anche per l'enorme numero di spoliazioni e saccheggi compiuti ad opera dei nazisti (di queste vicende si dà di frequente notizia su questa testata). La collaborazione supporterà il finanziamento di una ricerca che, come si legge in una nota dello stesso museo “potrebbe portare a restituzioni” delle opere presenti nelle collezioni del Louvre e “a migliorare i processi di digitalizzazione, favorendo l'organizzazione di seminari, giornate di studio e pubblicazioni”. Un accordo non certo casuale: nel 1997 nasce infatti il dipartimento di restituzione di Sotheby's, cui il museo riconosce il primato internazionale in questo impegno.

E per il 27 gennaio – Giornata della Memoria – il Louvre prevede la proiezione di filmati, fra cui quella del documentario “The Art Market During the Occupation”. Prodotto nel 2021, il girato si basa sulle scoperte di Emmanuelle Polack, la storica dell'arte cui il museo nel 2020 ha affidato il compito di indagare sulle acquisizioni del periodo nazista. Il 2 febbraio è invece prevista una giornata di studio, focalizzata sui passaggi di di proprietà durante l'occupazione tedesca e il governo di Vichy.

L'accordo era stato anticipato dalla messa online sul sito del museo di un database di 485mila oggetti. Oltre 1.700 le opere recuperate in Germania dopo la seconda guerra mondiale e non ancora restituite, elencate nella categoria Musées Nationaux Récupération.
Caporedattore Pleasure Asset. Giornalista professionista, garganica, è laureata in Discipline Economiche e Sociali presso l'Università Bocconi di Milano. Scrive di finanza, economia, mercati dell'arte e del lusso. In We Wealth dalla sua fondazione

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