Si tratta di uno dei primi pir alternativi sul mercato. Il prodotto è già disponibile alla sottoscrizione sino al 31 marzo 2021.
Il nuovo strumento nasce per offrire ai risparmiatori italiani l’opportunità di investire in attività finanziarie di natura azionaria e obbligazionaria direttamente legate al tessuto imprenditoriale del nostro paese, contribuendo così al rilancio dell’economia reale e al contempo beneficiando delle agevolazioni fiscali previste dal decreto Rilancio.
La filosofia del progetto vuole essere fautrice di un ponte tra la finanza e l’impresa, per alimentare un vero e proprio circolo virtuoso, con un orizzonte temporale di medio-lungo termine, compatibile con il processo di generazione di valore.
Gestirà il fondo Massimo Trabattoni, head of Italian equity, con Rocco Bove, head of fixed income. Entrambi vantano un’esperienza ultraventennale. I gestori condivideranno tutte le fasi propedeutiche alla costruzione del portafoglio, basato sull’analisi fondamentale e su un rigoroso processo di selezione bottom up. Trabattoni gode di un lungo track record nel mondo degli investimenti in piccole e medie imprese italiane, mentre Bove ha seguito sin dalla nascita, nei primi anni 2000, il mercato europeo delle obbligazioni ad alto rendimento, ovvero la componente meno liquida del segmento dei corporate bond.
Fabrizio Rindi, ceo del Gruppo Kairos, ha dichiarato: “La fabbrica prodotto di Kairos continua ad arricchire la propria gamma, che punta a generare rendimenti consistenti nel lungo termine. Le piccole e medie imprese hanno, ora più che mai, bisogno di accedere a nuove risorse finanziarie. Kairos promuove Kais Renaissance Eltif forte di una profonda conoscenza del tessuto economico italiano, con un ampio osservatorio sulle pmi di diversi settori”.
Infine, “questo nuovo prodotto rappresenta da un lato un veicolo di contribuzione alla ripresa dell’Italia e dall’altro un’opportunità per i nostri investitori di valorizzazione del loro patrimonio nel medio-lungo termine, con in più interessanti agevolazioni fiscali: siamo infatti riusciti ad adeguare in corso d’opera il regolamento dell’Eltif alle novità introdotte dal decreto Rilancio per i pir alternativi”.