- Mps aumenta a 2,23 miliardi il numero massimo di azioni da emettere nell’ambito dell’aumento di capitale a servizio dell’Ops su Mediobanca
- Nelle intenzioni di Rocca Salimbeni, l’acquisizione porterà alla creazione di un nuovo campione bancario italiano
- Nagel (Mediobanca): “I soci prenderanno le loro decisioni in base alla convenienza, non in base alla politica”
Monte dei Paschi di Siena prepara le cartucce per lanciare l’offerta pubblica di scambio su Mediobanca. Stando a quanto emerso dalla relazione illustrativa del Consiglio di amministrazione depositata martedì, la banca senese intende aumentare a 2,23 miliardi il numero massimo di azioni da emettere nell’ambito dell’aumento di capitale a servizio dell’Ops. Non più 1,91 miliardi come previsto in precedenza, insomma. La decisione sarà sottoposta ai soci in occasione dell’assemblea del 17 aprile, che sarà non solo straordinaria (in vista dell’approvazione dell’aumento del capitale sociale per l’affondo su Mediobanca) ma anche ordinaria (con l’esame del bilancio di esercizio al 2024 e la nomina di cinque amministratori a integrazione del board).
Mps: “Verso la creazione di un campione bancario nazionale”
Nelle intenzioni di Banca Mps, l’acquisizione di Mediobanca porterà alla creazione di “un nuovo campione bancario italiano attraverso l’unione di due tra i marchi più distintivi del mercato dei servizi finanziari”, si legge nella relazione illustrativa. L’operazione darà così vita “al terzo operatore bancario nazionale”, prosegue la relazione, con “benefici sull’intera economia italiana” e aumenterà il sostegno a famiglie e imprese “rafforzando il supporto complessivo alle prime, sia nelle esigenze di finanziamento che nella protezione e gestione del risparmio, e affiancando le seconde per catturare opportunità di crescita a livello domestico e internazionale”.
Mps-Mediobanca: un polo da 105 miliardi di masse gestite
Come recentemente approfondito da We Wealth, sui dati aggiornati a fine settembre, gli asset finanziari complessivi della clientela di Mps e Mediobanca toccherebbero quota 204,9 miliardi di euro, con masse gestite combinate per 104,9 miliardi. Focalizzandoci sul wealth management, le due reti conterebbero su circa 1.200 banker totali, unendo le forze di Widiba e Mediobanca Premier. Nella relazione di martedì, Rocca Salimbeni ha confermato sinergie per 700 milioni di euro annui derivanti dall’aggregazione, di cui 300 milioni da ricavi e 300 milioni di risparmi in termini di costi operativi, oltre a sinergie per 100 milioni da un maggiore equilibrio nella composizione dei finanziamenti.
Nagel (Mediolbanca): “Soci non scelgono per politica”
Ma il ceo di Mediobanca, Alberto Nagel, torna a bocciare l’Ops di Montepaschi. Intervenuto all’European financials conference di Morgan Stanley in corso a Londra, il banchiere ha dichiarato che l’operazione della partecipata dal Tesoro porterebbe “a importanti dissinergie concentrate nel private e nell’investment banking, dove si materializzano ostacoli sul fronte dei ricavi”. Tali dissinergie “sono abbastanza alte da non poter essere compensate dal taglio dei costi”, ha puntualizzato Nagel. “Clienti e banker sono contenti di continuare a lavorare con noi se rimaniamo concentrati su quello che facciamo, sul nostro modello”, ha aggiunto l’amministratore delegato, ricordando tra l’altro come la maggioranza del capitale di Mediobanca sia “in mano a investitori istituzionali e a qualche investitore privato, che prenderanno le loro decisioni in base alla convenienza, non in base alla politica”.
Mps: l’ordine del giorno dell’assemblea del 17 aprile
Il Consiglio di amministrazione di Monte dei Paschi ha intanto deliberato di integrare l’ordine del giorno dell’assemblea del 17 aprile, aggiungendo la parte ordinaria e inserendo un nuovo punto in quella straordinaria. Per quanto riguarda la parte ordinaria, i soci saranno chiamati a esaminare il bilancio di esercizio 2024 della capogruppo oltre alla destinazione dell’utile di esercizio e alla distribuzione agli azionisti del dividendo. Attesa poi la nomina di cinque amministratori: Alessandro Caltagirone, Elena De Simone, Marcella Panucci, Francesca Paramico Renzulli e Barbara Tadolini.
All’attenzione sarà sottoposta inoltre una modifica dello statuto sociale relativamente alle modalità di svolgimento delle assemblee “a porte chiuse”, senza la presenza dei soci ma unicamente del rappresentante designato. Quanto alla parte straordinaria, come detto, l’assemblea dovrà invece votare la proposta di “aumentare il capitale sociale in una o più volte” a servizio dell’offerta sulla totalità delle azioni ordinarie di Mediobanca. Resterà da capire infine quale sarà l’approccio di Banco Bpm (titolare del 5% del capitale di Mps) e Anima (a sua volta sotto l’Opa di Bpm).