- Il Consiglio di amministrazione di Mps approva i risultati consolidati al 31 dicembre 2024. Registrato un utile netto pari a 1,95 miliardi (+16,5% anno su anno)
- Lovaglio: “Saremo in grado di creare un nuovo campione nazionale con Mediobanca, tutelando il valore di entrambe le banche”
Monte dei Paschi di Siena saluta il 2024 con un utile netto di 1,95 miliardi di euro, in crescita del +16,9% anno su anno. I ricavi complessivi ammontano a 4,03 miliardi (+6,2% anno su anno) mentre il margine di interesse si attesta sui 2,35 miliardi (+2,8%). “Questi risultati così solidi, con oltre 1 miliardo di dividendi, ci consentono di affermare che Mps è più che pronta a portare avanti un processo di sviluppo industriale che punta a crescita sostenibile e creazione di valore, grazie a una combinazione innovativa anche con Mediobanca, a vantaggio di tutti gli stakeholder”, le parole dell’amministratore delegato Luigi Lovaglio, intervenuto durante la conference call con gli analisti. Un’occasione per svelare i numeri dell’operazione che, nelle intenzioni di Rocca Salimbeni, porterebbe alla nascita di un polo da 1.200 consulenti finanziari e circa 400 private banker.
Mps-Mediobanca: i numeri dell’operazione
“Credo fermamente che siamo ben attrezzati per unire le forze con Mediobanca. È evidente che la nostra transazione non andrà a colpire l’identità dell’istituto. La ratio industriale di questa combinazione è molto forte”, rassicura il manager. “Intendiamo creare una banca di investimento corporate completa e moderna, in linea con quella dei player più importanti sul mercato”, aggiunge. Alzando il velo sulle cifre dell’operazione. Mediobanca Premier e Widiba andrebbero a creare un’entità da 1.200 consulenti finanziari, 500 banker e oltre 50 miliardi di total financial asset. I private banker arriverebbero invece a circa 400.
Lovaglio: “Pronti a creare un campione nazionale”
“Potremo beneficiare tra l’altro di un miglioramento dell’offerta, grazie ai prodotti di asset management di Mediobanca”, precisa Lovaglio. “Parliamo di 700 milioni di sinergie lorde totali. In base alla mia esperienza, credo di poter tranquillamente confermare che si tratta del livello minimo di partenza”, dice l’amministratore delegato. Sarebbe un’integrazione “senza scosse”, prosegue. “Dal primo giorno saremo in grado di ottimizzare il livello di copertura verso il cliente, il che comporterà un’espansione della dimensione del nostro business. Saremo insomma in grado di creare un nuovo campione nazionale, con due banche di cui intendiamo tutelare il valore”, dichiara Lovaglio.
Mps: i risultati di conto economico al 2024
Tornando ai risultati di Mps, le commissioni nette al 31 dicembre 2024 ammontano a 1,46 miliardi di euro, in crescita del +10,8% anno su anno. Rilevante il contributo dell’attività di wealth management e advisory, progredita del +19% anno su anno. Positiva anche la dinamica dell’attività bancaria commerciale, in aumento del +4,1%. Gli oneri operativi risultano pari a 1,86 miliardi di euro, avanzando del +4,1% rispetto al 2023 per effetto dei rinnovi dei contratti di lavoro parzialmente compensati dall’ottimizzazione delle spese amministrative (-3,8% anno su anno). Le spese per il personale, pari a 1,22 miliardi, risultano infatti superiori all’anno precedente del +4,2%. Al contrario, le altre spese amministrative calano del -3,8% a 469 milioni. Il risultato operativo netto si attesta sugli 1,74 miliardi di euro a fronte degli 1,51 miliardi dell’anno precedente. L’utile di esercizio al lordo delle imposte si porta così sugli 1,44 miliardi.
Mps, raccolta totale in crescita del +5,8%
Passando agli aggregati patrimoniali, i volumi di raccolta complessiva ammontano a 197,2 miliardi di euro. La raccolta commerciale totale si attesta sui 167,2 miliardi di euro, in crescita del +5,8% rispetto all’anno precedente. I volumi di raccolta diretta risultano pari a 94 miliardi di euro, in aumento di 2,7 miliardi rispetto al mese di settembre 2024. Incremento, quest’ultimo, trainato soprattutto da conti correnti (+2,1 miliardi di euro), obbligazioni (+0,8 miliardi) e altre forme di raccolta diretta (+0,5 miliardi). La raccolta diretta commerciale si porta sui 74,3 miliardi, a fronte dei 2,9 miliardi di dicembre 2023. La raccolta indiretta si attesta infine sui 103,2 miliardi, con una crescita del risparmio gestito di +0,5 miliardi di euro rispetto al mese di settembre e del risparmio amministrato di +1,1 miliardi.