Il 2022 e il 2021 sono stati anni brillanti per il dipartimento gioielli di Phillips. La casa d’aste ha comunicato che il valore delle vendite autunnali 2022 è salito del 185% rispetto alla primavera dello stesso anno. Premesse che fanno ben sperare per l’asta che si terrà a Ginevra il prossimo 6 novembre 2023. La vendita sarà preceduta dalla consueta mostra di prevendita, visitabile nella settimana che precede l’asta, dal 31 ottobre al 5 novembre.
Tiffany
Orologio da scrivania in onice, madreperla, diamanti, smalti. 1925
Nell’anteprima riservata alla stampa, la casa d’aste ha comunicato che sarà inclusa nella vendita autunnale (120 lotti) un’importante collezione privata di scatolette smaltate di epoca Art Déco. Van Cleef & Arpels, Cartier, Raymond Templier, Sandoz, Ostertag, Lacloche Frères, Marchak, Tiffany & Co., Janesich, Jean Després, Black Starr & Frost e Boucheron sono solo alcuni dei nomi che si avvicenderanno sotto il martelletto di Benoît Repellin, responsabile globale della gioielleria di Phillips: «Abbiamo il privilegio di portare sul mercato una collezione di art déco rara e completa. Questa collezione, assemblata con amore, rende omaggio all’occhio esigente del collezionista, che ha selezionato con cura le migliori case di gioielleria e i migliori designer del periodo in questione, cogliendo i diversi stili e le tendenze dell’epoca, dai modelli elaborati e ingioiellati a quelli dalle linee pulite e dalle forme geometriche di Jean Després e Raymond Templier», ha dichiarato l’esperto durante la presentazione. «Siamo entusiasti della continua crescita ed espansione del nostro reparto gioielli e non vediamo l’ora di presentare questi pezzi straordinari a collezionisti e intenditori». Le stime dei lotti vanno «da nessuna riserva» a 100.000 franchi svizzeri, una scelta – quella di non fissare nessun prezzo di riserva – che molte case d’asta stanno adottando per accrescere la loro clientela.
Boucheron
Il pezzo forte della collezione è un cofanetto Tiffany & Co. in onice, smalto, cristallo di rocca, giada e diamanti, risalente agli anni venti. Questo straordinario pezzo esemplifica la maestria e l’opulenza del periodo art déco, esibendo l’impeccabile maestria che ha reso Tiffany & Co. il marchio rinomato che è.
Cartier
Molti i pezzi con estetica sino-giapponese: un tripudio di giada, onice, corallo, ambra. Tesori che si discostano dai materiali preziosi tipici della cultura tradizionale occidentale e che presentano motivi di draghi, chimere, pagode, Buddha e paesaggi tipici dell’estremo oriente. Un eccellente esempio di sincretismo culturale.
Strauss Allard Meyer
Non manca l’esotismo di suggestione persiana e islamica, i cui motivi opulenti e ipnotici sono valorizzati dall’interazione con il design tipico dell’epoca. In questi pezzi, stelle e temi geometrici creano motivi accostabili agli arazzi orientali, espressione di una eleganza senza tempo.
Van Clef & Arples
Oltre ai motivi di radice estremo orientale e islamista, una selezione di pezzi in catalogo celebra le geometrie e le architetture del movimento art déco. Ispirate allo sviluppo di innovative macchine industriali moderne, queste creazioni incapsulano quell’eleganza snella, i suoi motivi simmetrici, quelle linee pulite e quelle forme nette che omaggiano la fusione armoniosa fra arte e tecnologia in quell’epoca di profonda trasformazione.
In particolare i cofanetti di Boucheron, Ostertag, Strauss e Allard & Meyer esemplificano l’amore per il regno botanico dell’art déco: sono infatti adornati dei motivi floreali tipici del periodo, un mondo di fiori intricati, in cui la natura si intreccia con l’estetica modernista. Petali vibranti, viti sinuose, fogliame. Il mercato negli ultimi anni ha dimostrato di essere pazzo per i preziosi risalenti all’art déco. Si pensi solo alla magnifica spilla Stella di mare (1938) in diamanti e zaffiri di René Boivin (parte della collezione dei coniugi Earl Simcox Swensson, ricchissima di pezzi art déco) e venduta poco tempo fa a New York per 1,15 milioni di dollari.