Cos’è che guida – in definitiva – il mercato dell’arte, se non le quotazioni dei dipinti più costosi di tutti i tempi? Quelle cifre siderali anche solo difficili da immaginare, sono un po’ la stella polare che guida la rotta dei sogni dei collezionisti. We Wealth tiene traccia di questi record, facendo ben attenzione a considerare anche i risultati delle “private sales”, delle vendite private, e non solamente quelli delle aste pubbliche. A organizzare le trattative private sono le stesse major che presiedono alle aste “normali”: Sotheby’s, Christie’s, Phillips. Una modalità che molto spesso i collezionisti ultra high net worth prediligono: garantiscono riservatezza, ma qualche “leaks” non manca (quasi) mai di filtrare sulla stampa internazionale, accrescendo ulteriormente la leggenda (e auspicabilmente anche il valore) delle opere scambiate. Di seguito i lettori potranno compulsare la lista aggiornata dei lotti blue chip del mercato dell’arte, guardando alla sua intera storia e non a un singolo anno. Anche perché, stante la situazione attuale, passerà un po’ di tempo prima che si raggiungerà un nuovo picco nelle quotazioni. Tutti i prezzi sono aggiustati all’inflazione 2024: quanto mi servirebbe oggi per acquistare quel dipinto allo stesso valore reale che aveva nell’anno in cui è stato venduto?
I 10 dipinti più costosi di sempre, tra aste e private sales
1. Leonardo da Vinci, Salvator Mundi – $450,3 milioni ($576,7 milioni) – asta
Era il novembre 2017 quando l’opera attribuita a Leonardo da Vinci veniva offerta all’incanto da Christie’s per volontà del magnate russo Dmitry Rybolovlev. Il dipinto, realizzato tra il 1490 e il 1519, era stato dai più considerato distrutto fino a quando il suo ritrovamento nel 2005 ha acceso un dibattito ancora in corso tra i più autorevoli studiosi e storici dell’arte circa la paternità della tela. Un alone di mistero ha avvolto sin da subito la trattativa: dall’acquirente del dipinto, il principe Badr bin Abdullah, che ha finalizzato la compravendita per il Dipartimento della cultura e del turismo di Abu Dhabi (e, forse, per lo stesso principe saudito Mohammed bin Salman). Oggi il luogo di conservazione del Salvator Mundi è ignoto, con l’ultima notizia dell’ottobre 2019 che lo riportava custodito in un deposito svizzero.
2. Willem de Kooning, Interchange – $300 milioni ($397,6 milioni) – private sale
Nel 2015, durante una vendita privata il manager di hedge fund e miliardario Kenneth C. Griffith si aggiudicava due lotti di questa classifica per 500 milioni di dollari, il dipinto in oggetto e il No. 17A di Jackson Pollock. Il prezzo più elevato venne spuntato da Interchange, dell’astrattista americano Willem de Kooning, un dipinto realizzato nel 1955 e dagli anni Novanta di proprietà di David Geffen, magnate dell’industria dei media. Si tratta del dipinto contemporaneo più costoso di sempre.
3. Paul Cézanne, I giocatori di carte – $250 milioni ($349,2 milioni) – private sale
L’unica versione de I giocatori di carte (1892-92) ancora in mano a privati tra le cinque esistenti è quella acquistata nel 2011 dalla famiglia reale del Qatar tramite trattativa privata. Il precedente proprietario era George Embriricos, magnate greco e appassionato collezionista di arte moderna.
4. Andy Warhol, Orange Marilyn – $225 milioni ($281,5 milioni) – private sale
Nella trattativa privata di Orange Marilyn (1964) troviamo come acquirente Kenneth C. Griffin, che nel 2018 la acquista dalla famiglia di Samuel Irving Newhouse Jr., anch’esso magnate americano dei media (presidente di Condé Nast) e da poco deceduto al momento della compravendita.
5. Paul Gauguin, Nafea faa Ipoipo? – $210 milioni ($278,4 milioni) – private sale
Un altro dipinto dal 2015 all’interno della collezione della famiglia reale del Qatar (probabilmente in vece del museo locale) è Nafea faa Ipoipo? (Quando ti sposi?) del 1892, realizzato da Gauguin durante il suo primo soggiorno a Tahiti. Il precedente proprietario era Rudolf Staechelin, ex dirigente in pensione di Sotheby’s, che ha venduto l’opera tramite una trattativa privata.
6. Mark Rothko, No. 20 (Yellow Expanse) – $200 milioni ($265,4 milioni) – private sale
Il monumentale dipinto di Rothko (3mx4,5m) No. 20 (Yellow Expanse), realizzato nel 1953, era in precedenza parte della collezione di Bunny Mellon, designer di giardini e filantropa americana mancata nel 2014. La trattativa privata avviene in seguito alla morte di Mellon; l’opera è uno dei 9 dipinti di Rothko della collezione. All’attuale proprietario, oltre al dipinto in questione, viene venduto anche un Rothko più piccolo e un Richard Dibenkorn per ulteriori 100 milioni di dollari.
7. Jackson Pollock, Number 17A – $200 milioni ($265,1 milioni) – private sale
Insieme a Interchange di de Kooning, Number 17A (1948) viene venduto da Geffen e acquistato da Griffin nel 2015. Il dipinto è ora in prestito all’Art Institute di Chicago.
8. Rembrandt, The Standard Bearer – $198 milioni ($212,6 milioni) – acquisizione
L’autoritratto di Rembrandt, dipinto nel 1636 in occasione del trasferimento dell’artista a Leiden, era entrato nella collezione privata parigina di Elie de Rothschild. Tuttavia, la sua provenienza è ancora più illustre e antica: la prima traccia, a cura dello storico dell’arte John Smith, data infatti al 1836 e cita tra i primi proprietari Gabriel-François-Joseph de Verhulst, le Boeuf e François-Antoine Robit. Successivamente, l’opera è entrata nella collezione del re d’Inghilterra Giorgio V, che lo aveva poi scambiato con altri dipinti con Pierre Joseph Lafontaine. Nel 2022 l’opera è stata acquistata dal Rijksmuseum per 175 milioni di euro, con l’assistenza del governo nederlandese e della Vereniging Rembrandt, un’associazione che aiuta i musei del paese ad acquistare opere dei propri connazionali.
9. Andy Warhol, Shot Sage Blue Marilyn – $195 milioni ($209,3 milioni) – asta
Altra versione della Marilyn pop, questa volta su sfondo salvia. Shot Sage Blue Marilyn è stata battuta da Christie’s New York il 9 maggio 2022 per 195 milioni di dollari, sfiorando la stima pre asta trapelata fra i corridoi della maison. L’acquirente? Il celebre gallerista Larry Gagosian. La vendita dimostra “la potenza pervasiva di Andy Warhol, la sua eredità duratura nel mondo dell’arte, della cultura e della società”, come ha affermato Alex Rotter, presidente di Christie’s per l’arte del 20esimo e del 21esimo secolo.
10. Gustav Klimt, Wasserschlangen II – $187 milioni ($252,2 milioni) – private sale
Nel 2013, Dmitry Rybolovlev acquista Wasserschlangen II (1907) da Yves Bouvier, uomo d’affari e mercante d’arte svizzero. Rocambolesche le vicende del quadro, confiscato dai nazisti durante la Seconda guerra mondiale e poi al centro di una delle cause dell’Affair Bouvier, una serie di processi internazionali che dal 2015 coinvolgono l’art dealer. Bouvier viene infatti accusato di frode da diversi collezionisti, sia a causa dalla sovrastima delle opere commerciate che dell’introduzione sul mercato di falsi come quelli di Wolfgang Beltracchi. Rybolovlev stesso ha accusato Bouvier e i suoi collaboratori in diverse cause. Dopo 7 anni di udienze e deposito di atti, le parti hanno recentemente raggiunto un accordo, (il cui contenuto è rimasto strettamente confidenziale), che ha determinato la rinuncia di tutte le pretese sollevate da Rybolovlev.
Bonus – 11. Mark Rothko, No. 6 (Violet, Green and Red) – $186 milioni ($246,8 milioni) – private sale
No. 6 (Violet, Green and Red), realizzato nel 1951, è un altro dipinto al centro dell’Affair Bouvier ai danni di Dmitry Rybolovlev, probabilmente sovrapagato nel 2014.
Articolo originariamente pubblicato nel 2021; aggiornato nell’ottobre 2023 e ancora nel luglio 2024.