Lo Stedelijk Museum di Amsterdam ha deciso di consegnare il quadro Odalisca (Odalisque, dipinto nel 1920-1921) di Henri Matisse ai legittimi eredi di Albert Stern, imprenditore tessile e collezionista tedesco fuggito dalla Germania nazista durante la Seconda Guerra Mondiale, dopo aver ricevuto il parere vincolante della Dutch Restitutions Committee.
Dal successo imprenditoriale a quello del collezionismo
Nel 1888 Albert fondò – insieme al fratello Siegbert e all’amico Julius – la Graumann & Stern, una manifattura di abbigliamento per signore nel centro di Berlino (l’edifico della fabbrica, in Mohrenstrasse, è oggi sede del Ministero Federale della Giustizia). Il sodalizio dei tre soci fu particolarmente fruttuoso, portando il business ad espandersi anche a New York, Londra, Amsterdam e Copenaghen (totalizzando 20 milioni di Reichsmark nel 1920).
Grazie al successo della propria società e spinto dall’amore della moglie Marie per l’arte, Albert divenne presto uno dei principali collezionisti tedeschi dell’epoca. Marie, che aveva studiato storia dell’arte e musica a Monaco, assemblò insieme al marito una collezione di tutto rispetto: la coppia comprò (tra gli altri) quadri di Vincent van Gogh, Edvard Munch ed Henri Matisse. Nel 1912, i due commissionarono inoltre all’architetto Hermann Muthesius la loro nuova dimora nel quartiere di Nikolassee, la “Haus Stern”. Quest’ultima fu, fino al 1936, un circolo di artisti, letterati, musicisti e critici d’arte, ospitando frequentemente eventi d’arte e musica.
Inizia la persecuzione nazista
Le cose cambiarono radicalmente nel 1933, quando l’attività della Graumann & Stern divenne sempre più difficile a causa del regime nazionalsocialista (la famiglia Stern iniziò ad essere perseguitata poichè ebrea). Secondo quanto stabilito dalla Dutch Restitutions Committee, gli Stern riuscirono a lasciare Berlino per fuggire ad Amsterdam (chiedendo dei visti per raggiungere anche a Cuba, il Messico e gli Stati Uniti, ma senza successo), vendendo parte dei propri averi.
Nel 1938 l’azienda fu forzatamente liquidata a seguito della promulgazione del decreto tedesco sull’uso delle proprietà ebree. Gli Stern, ancora ad Amsterdam, si impoverirono sempre di più, decidendo di vendere anche gli ultimi pezzi dell’amata collezione d’arte. Grazie all’amico di famiglia Lieuwe Bangma, Odalisque fu acquistato dallo Stedelijk Museum il 19 luglio del 1941. Poco dopo, Albert fu deportato al Castello di Laufen (dove morì, internato, nel 1945) mentre Marie a Liebenau, sopravvivendo alla guerra.
L’Odalisca di Matisse torna alla vita, ai legittimi proprietari
Rein Wolfs, direttore dello Stedelijk Museum, ha spiegato che l’istituto ha iniziato a studiare la provenienza delle proprie opere nel 2013, includendovi anche delle ricerche sull’Odalisque di Matisse (ritenuto dal direttore un quadro importante della collezione, ben spiegando il movimento dell’orientalismo francese). In accordo con gli eredi della famiglia Stern (anch’essi internati durante la seconda guerra mondiale) e con il supporto della Commission for Looted Art in Europe, il museo ha richiesto l’intervento della Dutch Restitutions Committee.
Quest’ultima ha poi espresso il proprio “binding advice” per la restituzione del quadro agli eredi. Toon van Mierlo, chair della commissione olandese, ha poi chiarito che l’evidenza di una vendita forzata del quadro era in questo caso schiacciante (sono stati trovati molteplici documenti che dimostrano come la famiglia Stern sia stata minacciata in tutti i modi per un lungo lasso temporale). D’altra parte, anche gli eredi si sono dichiarati soddisfatti di vedersi restituito il quadro Odalisque, visto l’amore per l’arte loro trasmesso da nonna Marie.