Uno dei pezzi di design che ancora oggi vede il maggior successo nelle aste di settore è la lampada Tiffany.
Si tratta di uno dei più prestigiosi oggetti annoverato fra i pezzi iconici di settore.
Queste lampade possono essere considerate delle vere e proprie opere d’arte, raggiunsero popolarità e successo nei primi anni del Novecento nella società newyorkese, e possiamo considerarle tutt’ora fra i componenti di arredo più ricercati dai collezionisti contemporanei, in quanto versatili e adattabili ad ogni tipo di ambiente.
La storia della lampada Tiffany
Le Lampade Tiffany sono tra gli oggetti più amati dell’Art Decò. Si tratta di un’ode alla natura incontaminata e ai fiori, dalle morbide curvature alle linee vorticose.
Questi oggetti hanno acquisito nel tempo un inestimabile valore che continua a crescere, grazie alla loro unicità e all’incredibile lavoro artigianale che necessitano per essere prodotte.
Ogni elemento di queste lampade risulta unico e speciale dalla base realizzata in bronzo come una scultura fino al paralume composto da centinaia di tessere dello speciale vetro Favrile brevettato dallo stesso Louis Tiffany. Questa Lampada viene prodotta per la prima volta attorno al 1893 e riscuote subito una grande attenzione da parte del pubblico, diffondendosi velocemente nelle residenze dell’alta società newyorkese.
Chi era Louis Comfort Tiffany
Louis Comfort Tiffany, figlio di Charles Tiffany, fondatore del noto marchio di gioiellerie Tiffany & Company, è uno dei più importanti esponenti maestri vetrai del ventesimo secolo. Grazie al suo contributo, possiamo dire che Tiffany abbia rivoluzionato il concetto di vetro artistico dando vita ad oggetti unici divenuti simbolo e punto di riferimento nel mondo dell’illuminazione Art Déco negli Stati Uniti e in Europa.
La carriera del giovane Tiffany cominciò nell’ambito artistico, più precisamente nell’ambito pittorico mostrando fin dagli esordi la sua passione per gli elementi naturali come piante e insetti.
Dopo un viaggio in Europa, dove il giovane entrò a contatto con il movimento Arts and Crafts che rivalorizzava l’artigianato a discapito della produzione industriale, cominciò una produzione che applicava questi principi alle sue creazioni.
Attorno al 1870 Tiffany comincia a realizzare suggestive vetrate saldando numerosi pezzi di vetro colorati. Con la diffusione della lampadina a incandescenza e il particolare rapporto di stretta collaborazione che legava Louis a Thomas Edison per decorare il Lyceum Theatre di New York, verrà avviata la produzione delle lampade Tiffany con motivi ispirati alla natura.
Nel 1885 Louis fondò nel Queens a New York l’azienda Tiffany Studios e nel 1893 presentò le sue prime lampade in vetro in occasione della World’s Columbian Exposition a Chicago.
In brevissimo tempo le sue straordinarie produzioni acquisirono popolarità in Germania e Francia, facendo diventare questa particolare lavorazione del vetro un’icona dell’Art Nouveau.
Quello che caratterizza queste speciali lampade è l’alta qualità nelle lavorazioni artigianali, gli straordinari colori del vetro e i motivi decorativi ispirati alla natura.
Nel 1888, Tiffany assunse Clara Driscoll, che propose una tecnica assolutamente innovativa per realizzare questa lampada oggi tanto noto: la saldatura in stagno.
La giovane donna rappresentò una svolta stilistica anche per quanto riguarda i motivi decorativi, progettando le serie più di successo come la Daffodil, Dragonfly, Wisteria e Peony.
Grazie a questa nuova tecnica di produzione l’azienda ebbe un vero e proprio exploit, diventando famosa in Europa e Stati Uniti ed entrando nelle più lussuose abitazioni dell’epoca.
Nel 1894 Tiffany brevettò il vetro iridescente che chiamò Favrile, si tratta di una delle sue più celebri invenzioni che gli vantò la vincita del primo premio con il bicchiere Favrile all’Exposition Universelle di Parigi del 1900.
Tiffany, non solo lampade
La tecnica di produzione che ritroviamo nelle lampade Tiffany è stata applicata anche a molti altri supporti, ad adornare soffitti, finestre delle chiese, musei ed edifici pubblici in tutto il mondo.
Fra i più celebri capolavori abbiamo il sipario in mosaico del Palacio des Belles Artes a Città del Messico, la finestra dell’Angelo della Resurrezione alla First Presbyterian Church di Indianapolis e le finestre panoramiche del Metropolitan Museum of Art e del Brooklyn Museum di New York.
Tiffany si ritirò dalla società nel 1918 e un decennio dopo terminarono le produzioni.
Oggi, i vetri Tiffany, in particolare le meravigliose lampade, rappresentano degli emblemi dell’Art Nouveau e richiamano un’epoca di artigianato e design raffinato.
Caratteristiche delle lampade Tiffany
Oggetto di design dalla storia centenaria, la lampada Tiffany è oggi considerata un “fenomeno culturale” rappresentando un vero e proprio simbolo di eleganza in stile Art Déco.
Questo splendido pezzo d’alto artigianato necessità di moltissime ore di lavoro, di grande accuratezza e profonda esperienza artigianale, tutte caratteristiche che ne definiscono il valore, si tratta di prodotti estremamente raffinati e unici nel loro genere.
La procedura necessaria a realizzare le lampade è interamente manuale e prevede un processo di produzione lungo, preciso e complicato che nessuna macchina sarebbe in grado di replicare.
Ogni oggetto è infatti composto da migliaia di pezzi di vetro iridescente che seguono un complesso disegno decorativo richiedendo centinaia di ore di lavorazione.
Per la realizzazione è inoltre necessaria la produzione di un campione in gesso refrattario, successivamente sulla base di questo campione si passerà al taglio delle tessere in vetro che dovranno essere levigate sui bordi in modo da perdere le caratteristiche taglienti, per poi essere ricoperti dal nastro di rame, utilizzato come base per la saldatura a stagno.
Infine la lampada verrà immersa in un apposito acido per rifinire la saldatura e poi patinata per rendere l’insieme perfettamente uniforme.
Il successo perdurante in asta
Le lampade Tiffany sono fra gli oggetti di design che riscuotono maggior successo fra le maggiori case d’aste come Christie’s e Sotheby’s.
Queste lampade arrivano oggi ad essere battute all’asta raggiungendo cifre a sei zeri, con il record detenuto dalla lampada da tavolo Pond Lily, venduta per 2.9 milioni di euro da Christie’s nel 2018. La lampada in questione, ispirata allo stagno con le ninfee, è stata progettata nel 1903, e risulta essere uno dei modelli Tiffany più ambiti.
Nella sede di Christie’s a New York il 18 dicembre 2007 é stata battuta all’asta la lampada ‘Peony’, lampada in vetro opalescente policromo e bronzo del 1910, stimata 220.000-280.000 dollari e aggiudicata per 284.800 dollari.
Christie’s inoltre, nel dicembre 2017 ha proposto un’asta con oltre 30 pezzi di Tiffany Studios fra cui lampade, vasi e portagioie.
Sullo stesso filone, nel dicembre del 2015, la maison competitor Sotheby’s a ha messo all’incanto un’ampia selezione di oggetti della griffe newyorkese, tra i pezzi di punta compariva la bellissima lampada da tavolo “Dragonfly” proveniente dalla collezione di Andrew Carnegie che è stata venduta per $2,1 milioni.
La lampada Tiffany “Pink Lotus”, datata 1900/10, decorata con otto fiori di loto, è stata invece battuta all’asta da Christie’s nel 1997, archiviando il record di $2,8 milioni.
Che dire? La lampada Tiffany rientra sicuramente fra i pezzi più iconici di sempre