La vicenda di GameStop ha evidenziato la presenza di alcune zone grigie nella regolamentazione sui mercati finanziari. L’intervista a Emanuele Grippo, socio dello studio Gianni & Origoni
Da giorni, il caso GameStop è al centro del dibattito nel mondo della finanza. Ma le implicazioni di questa vicenda rimangono una questione aperta sul tavolo dei regolatori
Per Emanuele Grippo, socio dello studio Gianni & Origoni, questo episodio ha evidenziato un importante tema oltre a quello della manipolazione, ovvero se sia giusto e nel migliore interesse dell’azionista retail agire liberamente
Si è già detto tanto sul caso GameStop, la rivolta dei piccoli investitori contro gli hedge fund che ha scombussolato Wall Street e catturato l’attenzione di media, politici, economisti e non solo, facendo risuonare un campanello d’allarme tra policymaker e regulator. Centrale nel dibattito sulla vicenda è stato il tema della manipolazione di mercato. Se da un lato c’è chi parla di manipolazione da parte dei giovani “day trader” di Reddit, dall’altro, a seguito delle restrizioni introdotte da Robinhood – l’applicazione usata dai piccoli trader – sulla compravendita di determinati titoli (incluso GameStop), alcuni user si sono uniti in una class action, accusando la stessa piattaforma di trading di manipolazione. “Le azioni di Robinhood sono state perpetrate intenzionalmente e consapevolmente per manipolare il mercato a beneficio di persone e istituzioni finanziarie diverse dai clienti di Robinhood” si legge nella causa. Ma la questione è ancora aperta.
Lo scorso 29 gennaio la Sec ha fatto sapere di stare “monitorando e valutando da vicino l’estrema volatilità di alcuni prezzi delle azioni”. Allo stesso tempo, l’autorità garante del mercato americano ha affermato “che esaminerà attentamente le azioni intraprese da entità regolamentate che potrebbero svantaggiare gli investitori o altrimenti inibire indebitamente la loro capacità di negoziare determinati titoli”. Stando a quanto riportato da Reuters mercoledì 3 febbraio, questa settimana Janet Yellen terrà una riunione con i principali regulator finanziari per discutere sulla volatilità del mercato scatenata dal caso Gamestop, riunendo i dirigenti della Sec, della Fed e della Cftc, l’autorità americana che vigila su futures e derivati. Secondo un documento consultato dall’agenzia di stampa, il segretario al Tesoro Usa avrebbe prima cercato l’approvazione di avvocati specializzati in questioni etiche.
GameStop è il classico esempio di come oggi nuovi fenomeni come internet, i new media, la possibilità di interagire velocemente e determinate dinamiche di borsa hanno cambiato totalmente le regole del gioco. Reddit ha creato un’aggregazione di tantissimi trader indipendenti che hanno neutralizzato l’effetto degli shortisti” spiega a We Wealth Emanuele Grippo, socio dello studio Gianni & Origoni. Tuttavia, secondo l’avvocato, oltre alla manipolazione, c’è un secondo tema emerso da questa vicenda, ovvero se sia giusto e nel migliore interesse dell’azionista retail agire liberamente. A detta di Grippo, tanti piccoli investitori che operano in autonomia agendo “di pancia” e senza conoscere i fondamentali di un’azienda – come accaduto in questo frangente – possono avere un effetto “dirompente” su un titolo. “La vera domanda di fondo è: dobbiamo regolamentare il trading dei singoli tramite le piattaforme per evitare questi effetti emozionali e far sì che chi fa trading lo faccia sulla base di analisi, ricerche, competenze e capacità decisionale, oppure lasciamo la libertà individuale?”. A questo, prosegue Grippo, si aggiunge il tema degli effetti delle vendite allo scoperto sulle aziende. “Da tempo le autorità finanziarie mondiali hanno ragionato molto sui limiti allo short selling”, spiega l’avvocato, evidenziando tuttavia che, anche alla luce di quanto accaduto, “andrebbe fatta qualche considerazione in più perché gli shortisti possono anche avere il pregio di far emergere situazioni opache e fraudolente”.
Da giorni, il caso GameStop è al centro del dibattito nel mondo della finanza. Ma le implicazioni di questa vicenda rimangono una questione aperta sul tavolo dei regolatoriPer Emanuele Grippo, socio dello studio Gianni & Origoni, questo episodio ha evidenziato un importante tema oltre a quello d…
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