Rallenta la ripresa nel mese di agosto: l’indice Pmi preliminare composito dell’eurozona scende a 51,6
Harker (Ihs Markit): “L’ Eurozona si trova ad un bivio, con la crescita destinata a riprendersi nei prossimi mesi o a continuare a vacillare dopo la ripresa iniziale post- restrizioni”
Secondo Alessandro Caviglia (Cordusio Sim), la gestione della crisi potrebbe portare a un possibile vantaggio dell’Europa rispetto agli Usa nell’avvio di un processo di ripresa più accentuato
“La ripresa è stata compromessa dall’aumento dei nuovi casi di infezione da coronavirus in varie zone dell’area euro, e al ripristino di restrizioni più rigide con il conseguente impatto particolarmente patito dalle imprese del terziario. Le aziende manifatturiere hanno continuato a registrare aumenti marcati della produzione e dei nuovi ordini” ha dichiarato Andrew Harker, economist director di Ihs Markit commentando i dati Pmi Flash. Secondo Harker, “l’eurozona si trova ad un bivio, con la crescita destinata a riprendersi nei prossimi mesi o a continuare a vacillare dopo la ripresa iniziale post-restrizioni”. La capacità di bloccare la pandemia e la fiducia delle imprese e dei loro clienti, saranno, a detta dell’economista, le variabili chiave nel determinare lo scenario futuro.
Secondo Alessandro Caviglia, responsabile investimenti di Cordusio Sim, il rallentamento della pandemia negli ultimi mesi e il conseguente allentamento delle misure di contenimento potrebbero “con buona probabilità” mettere l’Europa “in una posizione di vantaggio rispetto agli Stati Uniti nell’avvio di un processo di ripresa più accentuato, nel contesto di un divario transatlantico sempre più ampio”. Prospettive che portano la Sim a mantenere gli asset europei al centro della propria asset allocation strategica. “Preferiamo le azioni europee rispetto a quelle USA, non solo perché riteniamo che resteranno ben supportate dal recente accordo sul Recovery Fund, che ha il preciso orientamento strategico di spingere la crescita dei settori chiave, quali “green” e digitale, ma anche alla luce della loro valutazione più economica, della migliore gestione della crisi Covid-19, del possibile proseguimento del recupero dei titoli value e ciclici e delle minori incertezze politiche” ha sottolineato Caviglia.