In conferenza stampa la numero uno della Bce, Christine Lagarde, ha ribadito che l’Eurozona necessita ancora di un ampio stimolo monetario. Tassi fermi e avanti con il Pepp
Riflettori puntati sul vertice di Bruxelles del prossimo 17-18 luglio dedicato al Recovery Fund e al bilancio pluriennale Ue
Avanti con il programma di Quantitative easing (Qe), per 20 miliardi di euro al mese, con una dotazione temporanea aggiuntiva pari a 120 miliardi di euro fino alla fine dell’anno. Confermato anche il Pepp (Pandemic emergency purchase programme) da 1.350 miliardi di euro. Il programma di acquisti di titoli per l’emergenza pandemica, precisa la Lagarde, continuerà “almeno fino a giugno 2021” e sarà condotto “in maniera flessibile nel tempo, per classi di asset e fra le giurisdizioni”. In questo contesto, la Lagarde ha ribadito flessibilità della Bce, in termini di deviazione rispetto al capital key (la quota che ogni banca centrale detiene nella Bce e in base alla quale quest’ultima procede con gli acquisti degli asset) per quanto riguarda il Pepp. “Non lasceremo mai – ha detto la presidente – che la convergenza verso il capital key, che a un certo punto avverrà, indebolisca l’efficacia” delle misure della politica monetaria della Bce. Un pacchetto di misure, dal Pepp alla liquidità, che al momento “è efficace, adeguato e sta funzionando”e che, spiega la Lagarde, contribuiranno a spingere il pil dell’Eurozona e l’inflazione rispettivamente di 1,3 e 0,8 punti percentuali aggiuntivi entro il 2022. Intanto Piazza Affari, dopo una giornata altalenante, ha chiuso la seduta di giovedì in rialzo dello 0,37% a 20357 punti. Occhi puntati sul Consiglio Europeo straordinario del 17-18 luglio a Bruxelles, in vista di un accordo sul recovery fund.