Contrariamente a ChatGpt, Clara non è in grado di rispondere all’intero ventaglio delle conoscenze, ma restringe la sua disponibilità solo alle tematiche d’interesse per la compagnia assicurativa
Dopo aver formulato una domanda a Clara, questa viene inviata a ChatGpt “insieme al contenuto appropriato dal nostro sito Web” e si ottiene infine “una risposta che è stata redatta da ChatGpt”
La compagnia assicurativa svizzera Helvetia ha lanciato un nuovo strumento sperimentale che permette agli utenti trovare risposta ai propri dubbi su polizze, pensioni e immobili. Si chiama Clara ed è un chatbot che estrae tutte le informazioni che riferisce dall’integrazione con ChatGpt di OpenAI e utilizza come fonte il sito ufficiale di Helvetia. Helvetia diventa così la prima società assicurativa quotata ad aver integrato ChatGpt nelle relazioni con la sua clientela. Lo strumento è disponibile a questo link.
Contrariamente a ChatGpt, Clara non è in grado di rispondere all’intero ventaglio delle conoscenze, ma restringe la sua disponibilità solo alle tematiche d’interesse per la compagnia assicurativa (gli abbiamo chiesto consigli cinematografici senza successo). Nel dettaglio, il funzionamento di Clara è il seguente: dopo aver formulato la domanda, questa viene inviata a ChatGpt “insieme al contenuto appropriato dal nostro sito Web” e si ottiene infine “una risposta che è stata redatta da ChatGpt”.
“Per noi è chiaro che l’intelligenza artificiale e i modelli linguistici in particolare saranno una competenza chiave in futuro”, ha dichiarato il cto di Helvetia Achim Baumstark, “da qui il nostro interesse a raccogliere esperienze con questa tecnologia il più rapidamente possibile all’interno di un ambiente di test chiaramente definito”.
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Lo scopo della sperimentazione
Clara è “un esperimento” attraverso il quale “l’azienda vuole valutare il potenziale offerto da modelli linguistici come ChatGpt e capire come i clienti percepiscono servizi di questo tipo”. L’ambizione è stabilire nuovi parametri di riferimento per quanto riguarda la comodità e l’accesso ai clienti: “Stiamo investendo in un’esperienza positiva per i clienti su base continuativa e a diversi livelli”, ha dichiarato Jan Kundert, responsabile Gestione clienti e mercato e membro della Direzione generale di Helvetia Svizzera, “di conseguenza, vogliamo essere in grado di valutare il valore aggiunto che l’intelligenza artificiale può offrire ai nostri clienti”. L’università di Scienze Applicate di Lucerna collabora all’esperimento e aiuterà Helvetia a valutarne i risultati.
“Gli utenti possono cercare informazioni online, interpretarle e costruire un quadro dei prodotti e dei servizi disponibili”, ha fatto sapere la compagnia nella pagina in cui si spiega il funzionamento del nuovo tool. “Con il nostro esperimento Clara, stiamo accelerando questo processo: se qualcuno fa una domanda a Clara, il chatbot AI cerca le informazioni appropriate sul nostro sito Web e le interpreta per la persona che ha posto la domanda. Invece di dover cercare le informazioni da sé, questa persona riceve una risposta che è stata redatta da AI”.
I limiti di Clara
In seguito a un nostro test, emerge come a questo strumento manchi forse l’aspetto potenzialmente più utile per i consumatori: il confronto fra le polizze di compagnie assicurative diverse. In altre parole, Clara potrà solo parlare di soluzioni assicurative di Helvetia. Scambiando poche battute con Clara diventa subito evidente la differenza con ChatGpt, la cui abilità di spaziare fra tematiche molto ampie ha stupito milioni di persone nel mondo. ChatGpt, oltre a tutto il resto, può già rispondere a domande sulle assicurazioni in modo molto più completo rispetto a Clara, pur senza essere al corrente dell’offerta di una specifica compagnia.