La galleria inaugura infatti venerdì 19 settembre 2019 una personale di Fabrizio Plessi (fino al 21 dicembre 2019). Il progetto espositivo prevede una raccolta di lavori su tela come la serie “Acqua liquida” e “Analogie sostitutive”. Ma anche disegni come il progetto de “ Il bicchiere dell’infermiere” del 1963. Protagonisti della mostra anche video installazioni più recenti.
Plessi è nato a Reggio Emilia nel 1940. Vive e lavora tra Venezia e Palma de Maiorca. È considerato uno dei pionieri della video arte in Italia. Sicuramente, è il primo ad aver utilizzato il monitor televisivo come un vero e proprio materiale. Ha partecipato numerose volte alla Biennale di Venezia, fin dal 1970, inaugurando nel 2017 il Padiglione Venezia con la mostra Mari Verticali.
Performance sonore, architettura, scenografie televisive e teatrali sono state lo sfondo delle sue videosculture. In esse, l’uso della tecnologia è ridotto ad elemento naturale. Ossia, una materia umanizzata con cui convivere piuttosto che lottare. Nonostante ciò, il disegno rimane ancora oggi uno dei suoi fondamentali stimoli creativi e progettuali.
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In ambito internazionale ha partecipato ad importanti e numerose rassegne. A partire dalla prestigiosissima Documenta di Kassel, passando per le grandi antologiche dei maggiori musei mondiali. Si pensi al Guggenheim di New York a di Bilbao, al Museo Civico di Reggio Emilia, alle Scuderie del Quirinale di Roma. Ma anche al Martin Gropius Bau di Berlino, all’IVAM di Valencia. Ancora, al MoCA di San Diego al Museo Ludwig di Budapest e Koblenz, al Kestner Gesellschaft di Hannover al Museo d’Arte Moderna di Maiorca. Per finire con il Kunsthistorisches di Vienna e la Fondazione Mirò di Barcellona.
Suggestive le sue installazioni site specific. Come ad esempio quelle create per piazza San Marco a Venezia e per la Valle dei Templi di Agrigento. Oppure alla Lonja di Palma de Maiorca o alla Sala dei Giganti di Palazzo Te a Mantova. Ha poi anche realizzato varie scenografie elettroniche per opere teatrali iconiche. Basti pensare a Titanic, Icarus, L’opera da tre soldi, Romeo e Giulietta. Tutte musicate da compositori quali Philipp Glass e Michael Nyman.
Nel 2015 ha anche rappresentato con una monumentale scultura elettronica il Padiglione della Bielorussia per Expo Milano.
Il Plessi Museum del Passo del Brennero è infine un museo progettato dall’artista come un’enorme opera di architettura, scultura e design. Che si integra perfettamente con la natura dell’ambiente circostante.