«Il modello di business è indiscutibilmente di successo e garantisce un’elevata visibilità»: definiscono così le scuderie Ferrari gli analisti di Equita all’indomani dei conti record, ma anche dell’annuncio dell’arrivo nel 2025 del sette volte campione del mondo Lewis Hamilton (7-1-1985) a Maranello, per affiancare Charles Leclerc. Abbandonando la scuderia Mercedes, Hamilton guadagnerà oltre 100 milioni di dollari all’anno. Con la benedizione di John Elkann e l’affetto dei tifosi che già vola oltre confine.
Numeri da numero uno (e due prime volte)
Quanto ai conti, c’è poco da elucubrare, solo da prendere atto. L’utile netto di Ferrari dell’esercizio 2023 è stato pari a 1.257 milioni di euro, un aumento che sfiora il 34% rispetto all’anno precedente. A fronte di ricavi che lambiscono i 6 miliardi di euro (+17,2%), il Cavallino rampante porta a casa un utile netto di 1,25 miliardi, in crescita del 34% sul 2022, per la prima volta oltre la soglia del miliardo. Il margine annuale dell’ebitda vola al 38,2%, livello mai raggiunto prima. Cifre alimentate da un portafoglio ordini molto solido: nel 2023 le vetture consegnate sono state 13.663, 442 in più (+3,3%) rispetto al 2022. Gli analisti di Equita non possono che alzare del 15%, a 300€, il target price del titolo, con raccomandazione “hold”.
Le parole dell’amministratore delegato Ferrari Benedetto Vigna
«Il 2023 è stato un anno di grande successo, durante il quale abbiamo rafforzato il nostro marchio attraverso una serie di traguardi che si riflettono nei nostri risultati finanziari senza precedenti», afferma in conference call l’amministratore delegato Benedetto Vigna. «Per la prima volta il nostro utile netto, in crescita del 34 per cento, ha superato il miliardo di euro e il margine annuale dell’ebitda è salito al 38,2 per cento».
Il ceo ha anche annunciato che i 5.000 dipendenti in Italia godranno di un premio di competitività fino a 13.500 euro (che nel 2015 potrà arrivare 17.000 euro). «Abbiamo ora davanti a noi un anno molto importante per la messa in atto del nostro piano industriale, che prosegue con puntualità lungo un percorso accuratamente delineato. I risultati record del 2023, le ambizioni che abbiamo per il 2024 e l’eccezionale visibilità sul nostro portafoglio ordini ci permettono di guardare con rafforzata fiducia alla fascia alta dei target 2026».
Infiammata dai numeri e dalle indiscrezioni, la casa di Maranello ha chiuso la seduta di giovedì 1° febbraio a Piazza Affari con un rialzo del 9,21%. A livello comparativo su base settimanale, il trend del titolo Ferrari sottolinea un andamento più netto rispetto alla tendenza dell’indice FTSE Mib, dimostrando una maggiore propensione all’acquisto da parte degli investitori verso Ferrari rispetto all’indice principale di piazza.
Le previsioni Ferrari per il 2024
Per il 2024 la Rossa prevede ricavi superiori ai 6,4 miliardi di euro, con un margine operativo lordo che dovrebbe superare i 2,45 miliardi di euro. A giugno inoltre Ferrari inaugurerà l’e-building, arricchendo ulteriormente l’offerta con il lancio di tre nuove vetture.
Quanto alla sostenibilità, nel 2023 la casa di Maranello ha compiuto progressi rilevanti nel percorso verso la neutralità carbonica, riducendo le emissioni del 7% (-16% rispetto al 2021) e installando pannelli solari capaci di fornire una potenza massima di 2,4 megawatt in più rispetto al 2022.
Parlando di Formula uno, Vigna ha ribadito che la lotta c’è stata «fino all’ultima gara, anche se l’ultima stagione è stata difficile, spesso carente soddisfazione. Sappiamo che dobbiamo continuare a lavorare instancabilmente per tornare al livello che i nostri tifosi giustamente si aspettano da noi, non vediamo l’ora».
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