Venerdì 5 maggio 2023, presso il Borgo Roccanivo, nel Monferrato (Via San Michele n.10, Mombaruzzo, Asti), si terrà Berta Libera Tutt?, l’asta di beneficenza promossa da Distillerie Berta per aiutare i giovani e le giovani del progetto Amunì di Libera.
Un evento di solidarietà finalizzato a sostenere il percorso di reinserimento di giovani ragazzi e ragazze sottoposti a procedimento penale, per far scoprire loro i valori della giustizia sociale, dell’antimafia e della convivenza civile.
Sul rostro ci sarà Filippo Lotti, Managing Director di Sotheby’s Italia, che batterà ben 20 lotti, tra opere d’arte e bottiglie d’autore, pezzi unici interamente ideati e personalizzati da Adriano Attus (Sanremo, 1971), artista e direttore creativo de Il Sole 24 Ore.
La scintilla tra la famiglia Berta e l’arte scatta nel 2021, quando Adriano Attus dedica all’azienda l’opera “Neometria Berta Club”, un mosaico composto da 36 tessere differenti create partendo da un unico tassello compositivo ma declinate attraverso 6 colori pastello. 36 tessere in plexiglass e magneti la cui rotazione e disposizione sul piano da vita a un numero quasi infinito di composizioni. “La complessa struttura che sottende ogni tavola – spiega l’artista – vuole essere un invito a guardare la parte per vedere l’insieme, a cercare il particolare per arrivare al generale.”
Ma non finisce qua. La famiglia Berta, infatti, nutriva il bisogno di sviluppare un progetto più grande che fosse in grado di creare qualcosa di importante: era alla ricerca di un artista che potesse rafforzare la propria idea di legame tra l’azienda e il mondo dell’arte, che concepisse il bello come un atto concreto e rivoluzionario. E chi meglio di Adriano Attus – l’uomo che restituisce bellezza ai numeri – poteva dare forma e concretezza a questo sogno?
Da questa prima collaborazione prende, quindi, forma il progetto Berta Libera Tutt? e il nutrito catalogo d’asta, consultabile a questo link.
Berta Libera Tutt?, Neometrie, Adriano Attus
I lotti in asta
Da grandi Neometrie a muro – che caratterizzano le Selezioni della Distilleria – alle versioni più piccole e mini “da scrivania”, rispettivamente da 36 e 16 tessere, tutte rigorosamente diverse una dall’altra, fino a bottiglie di grappa Berta Limited Edition personalizzate da Attus. Tra queste, si segnalano due bottiglie speciali Mathusalem (6 litri, alte mezzo metro) di grappa Elisi invecchiata tre anni in legno. Una è dipinta a mano dall’artista e raffigura una parte dell’opera “Planetario Numerico”, presentata nel 2022 alla mostra “Numerismi” presso la Banca Cesare Ponti di Milano, con la curatela di Rosa Cascone e il supporto del Team Arte dello Studio Legale Pavesio e Associati with Negri-Clementi; l’altra riporta una etichetta ricamata a mano a punto croce da Luisa Milanese, moglie di Attus, raffigurante la “Neometria Berta Club”.
Degne di nota sono anche le cinque bottiglie Magnum (150 cl.) di grappa Riserva in Edizione celebrativa per i 75 anni dell’azienda, frutto dell’assemblaggio di 10 annate di Selezione del fondatore Paolo Berta dal 1983 al 1994. Ciascuna di esse riporta al collo una sovraetichetta raffigurante l’inconfondibile Neometria formata da 8 tessere.
Un’asta di beneficenza concepita per accontentare i bisogni degli amanti dell’arte e, allo stesso modo, degli appassionati dei distillati Berta con un obiettivo comune: poggiare un mattone nella costruzione di una società più giusta.
Come anticipato, tutti i proventi dell’evento saranno devoluti a Libera, storica rete di associazioni fondata nel 1995 da don Luigi Ciotti che si occupa di contrasto alle mafie e alla corruzione. In particolare, il sostegno andrà ad Amunì, progetto oggi diffuso in 6 regioni italiane che ogni anno accompagna oltre 300 giovani, quasi tutti minorenni e al loro primo reato, in un percorso di riparazione e rinascita. Grazie a questa iniziativa si potrà, quindi, garantire a 100 ragazzi e ragazze, sottoposti a procedimento penale da parte dell’Autorità giudiziaria minorile e impegnati in un percorso di riparazione, di avere l’opportunità di seguire una proposta formativa della durata di un anno sui terreni confiscati alla criminalità organizzata, insieme ai familiari di vittime di mafia, ai volontari di Libera e agli operatori di giustizia, insieme a tante attività culturali, sportive e di solidarietà attive su tutto il territorio nazionale.
L’evento è frutto della sinergia tra Distillerie Berta, Libera, Adriano Attus, Sotheby’s e Pavesio e Associati with Negri-Clementi. L’iniziativa rientra tra le attività pro-bono che lo Studio Legale sviluppa sia in proprio sia in partnership con associazioni od organizzazioni esterne, con l’obiettivo di favorire e promuovere la giustizia sociale e culturale.
Berta Libera Tutt?, Neometrie, Adriano Attus
La Distillerie Berta
Adagiata tra le morbide colline piemontesi del Monferrato, nella zona più orientale della provincia astigiana, Distillerie Berta è la storia di una famiglia che da tre generazioni tramanda i suoi valori e racconta, attraverso i propri prodotti di eccellenza, il territorio che la ospita. Ma non solo, Distillerie Berta è sinonimo di accoglienza, di impegno nel sociale e, oggi, anche di mecenatismo.
“Il successo di Berta è il frutto del forte spirito di squadra che unisce la famiglia ai dipendenti – dichiarano Chicco Berta e Simonetta Ghignone, Amministratore Delegato e Direttrice delle Risorse Umane delle Distillerie Berta – La nostra è una storia che ha radici antiche e profonde. Ci sono volute tre generazioni per dare vita all’attuale Distillerie Berta, tre generazioni che hanno fatto del vino e della grappa la propria ragione di vita. Tra i nostri valori sono ben radicati l’ospitalità e l’amore per il territorio che ci ospita. Da qui nasce l’idea di non fermarci ai soli distillati, ma di perseguire il filone dell’accoglienza. Filone che ad oggi ci dà grandi soddisfazioni.”
L’arte della distillazione, in Piemonte, vanta radici antiche e raggiunge, ormai da secoli, livelli di eccellenza. Nella terra del vino per antonomasia, dunque, il nettare di Bacco si gusta anche nella sua versione distillata sprigionando aromi e gusti nuovi e intensi. Lo sanno bene a Casalotto di Mombaruzzo dove, dal 1866, la famiglia Berta ha dedicato la propria vita all’attività vitivinicola specializzandosi nella distillazione dei prodotti delle vigne. L’attività prende vita con Francesco Berta, il vero pioniere dell’azienda, colui che più di chiunque altro ha dato forma e sostanza all’impresa, con un approccio imprenditoriale impensabile per l’epoca.
La vera svolta giunge però solo nel secondo dopoguerra: la crisi impone, infatti, ai distillatori di svendere il proprio prodotto rimasto invenduto, nel tentativo di arginare al meglio le perdite. In questo contesto, Paolo Berta, nipote e discendente del fondatore, ebbe un’intuizione geniale e alquanto lungimirante. La sua tenacia lo portò a non accettare passivamente la svalutazione della propria grappa, al contrario, orgoglioso del prodotto, decide di conservarla in botti di legno. Qualche tempo dopo, le prime botti vennero aperte e la prima grappa invecchiata conquistò i mercati. Fu la “Roccanivo di Barbera” la prima a essere venduta e a rappresentare una novità nel mondo delle grappe dell’epoca. Negli anni ’80 il processo di perfezionamento diventa sempre più elaborato grazie alle instancabili prove effettuate con passione e metodo dai fratelli Gianfranco e Chicco, nuove leve della dinastia Berta.
La Distillerie Berta
Non solo grappa e liquori, un business diversificato
Il successo della famiglia astigiana affonda, quindi, le sue origini nel 1947, quando Paolo Berta istituisce Distillerie Berta, la prima etichetta ad avere sperimentato e affinato l’invecchiamento della grappa in botti di legno. Oggi, vengono prodotte oltre 30 diverse qualità di grappa, frutto della sapiente arte della distillazione affinata nel tempo, e 7 tipi di liquori: eccellenze che vengono esportate in tutto il mondo. Distillerie Berta è spirito imprenditoriale, oltre che di squadra, infatti, negli ultimi anni ha saputo ampliare il proprio business affacciandosi, con ottimi risultati, al mondo dell’hospitality per far vivere ai propri ospiti un’esperienza unica nel suo genere. La cultura dell’accoglienza e l’amore per la propria terra hanno dato vita al relais Villa Castelletto, alla dimora di charme Villa Prato, alla ristrutturazione del Castello di Monteu Roero, al recente recupero del Castelletto dell’Annunziata, del Borgo Roccanivo e dell’appena acquisito Convento di S. Giovanni. Non manca all’appello anche una pasticceria che produce il tipico amaretto di Mombaruzzo. A questo si aggiunge l’impegno in campo sociale, con la Fondazione SoloPerGian, che realizza progetti dedicati ai giovani e ai disoccupati con i proventi della vendita di una grappa speciale, e il progetto di riforestazione avviato nel maggio 2020 con la piantumazione di 900 alberi in Kenya.
In pieno stile Berta e a sottolineare, ancora una volta, il forte legame tra storia passata e presente, è nato il Museo dell’antica arte della distillazione, all’interno della sede di Mombaruzzo. Un Museo che racconta la storia della Distilleria e del contesto in cui si è sviluppata, e dove sono custoditi gli antichi strumenti per la produzione della grappa e quelli utilizzati per il lavoro nei campi, dal 1800 ai primi del 1900. Tra questi utensili è possibile ancora ammirare una parte dell’impianto originale del 1947. Non mancano poi alambicchi, bolle di concentrazione, distillatori e la collezione di bottiglie Berta, dal primo modello fino a quelle che si trovano oggi in commercio. Un luogo magico per appassionati e curiosi del brand che vogliono compiere un percorso coinvolgente ed educativo attraverso cui scoprire in maniera chiara l’excursus della grappa: da acquavite grezza a distillato raffinato apprezzato in tutto il mondo.
Berta Libera Tutt?, Neometrie, Adriano Attus
Distillerie Berta può contare oggi su 40 dipendenti, la maggior parte dei quali under 40. A rappresentare l’importanza delle nuove generazioni, ci sono Annacarla e Giulia Berta, rispettivamente figlie di Gianfranco e Simonetta, e Chicco, che si occupano del settore amministrazione e marketing e comunicazione. Nel 2021 l’impresa ha fatturato oltre €12 milioni e ha prodotto oltre 600.000 bottiglie, esportandone il 50% in 75 Paesi. I mercati esteri di riferimento sono principalmente Germania, Svizzera, Giappone e Canada. Un costante trend di sviluppo ha segnato positivamente, anno dopo anno, l’attività dell’azienda, che si caratterizza per qualità, ricerca e ospitalità.
Il successo di un’intuizione e la continua ricerca dell’eccellenza, il forte legame con il territorio del Monferrato – riconosciuto dall’UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità –, la cultura dell’ospitalità, l’impegno nel sociale attraverso progetti concreti e, da ultimo, l’amore per l’arte contemporanea. Tutto questo è il variegato ecosistema di Berta, una famiglia che, pur mantenendo saldi i propri valori, ha saputo innovarsi in oltre 70 anni di vita.
“Giustizia sociale, equità e attenzione verso il prossimo sono valori che da sempre animano lo spirito della mia azienda e della mia famiglia. L’asta Berta Libera Tutt? rappresenta per noi una concreta azione di solidarietà che speriamo possa fare la differenza nella vita di molti ragazzi e ragazze che oggi si trovano in situazioni di difficoltà” ha affermato Chicco Berta, Presidente delle Distillerie Berta.