In sette sul podio, fra eterno femminino e religione. È accaduto alla fine dell’ultima asta di Phillips Photographs a Londra (aperta online dal 19 al 23 maggio): splendide donne e una celebre chiesa, a firma di Richard Avedon, Peter Lindbergh, Helmut Newton, Mert & Marcus, Michael Halsband, Terry O’Neill, Markus Brunetti. L’incasso totale è stato di 2,3 milioni di sterline. Con tutta la sua magnificenza, apre la classifica dei lotti più pagati Dovima with Elephants, Evening Dress by Dior, Cirque d’Hiver, Paris, August, 1955, con £139.700/$173.438/€160.753. Alla stessa cifra ha cambiato proprietario la Kate Moss di Peter Lindbergh. La foto dell’abito Dior in mezzo agli elefanti correva nella sezione SPOTLIGHT, appartenendo a una collezione ricca di nomi fra i più importanti del XX e XXI secolo, tra cui appunto Richard Avedon, Irving Penn, Robert Mapplethorpe, Helmut Newton e Mario Testino. «Opere provenienti da una collezione privata londinese che fa luce su persone ed eventi che hanno lasciato un segno indelebile nella cultura pop contemporanea», per dirla con le parole di Yuka Yamaji, responsabile del settore Fotografia, Europa, e Rachel Peart, responsabile del dipartimento a Londra. «Una collezione che presenta icone della moda, del cinema, della musica e dell’arte, nonché momenti che hanno segnato una generazione».
La fotografia che diede vita a un nuovo standard nella comunicazione della moda: Dovima with Elephants
Richard Avedon (1923-2004) scattò Dovima with Elephants, Evening Dress by Dior, Cirque d’Hiver, Parigi, nel 1955 su incarico di Harper’s Bazaar. questo tour-de-force racchiude l’approccio inventivo unico di Avedon. Il fotografo era uno dei pochi in quegli anni a possedere la sua abilità intuitiva di creare immagini nuove ed emozionanti e nello stesso tempo veicolo del racconto dell’alta moda. Con il suo accostamento di elementi distanti, Dovima with Elephants fissa un nuovo standard nella fotografia di moda. Ma come vi si arrivò?
Nell’agosto del 1955, Avedon si recò a Parigi per fotografare le collezioni di alta moda. Invitato dal collega Sam Shaw, Avedon visitò lo storico Cirque d’Hiver e ne colse il potenziale scenografico che avrebbe esaltato la persona della modella statunitense Dovima avviluppata in un abito che il giovane Yves Saint Laurent aveva creato per la Maison Dior. Il sapore finale dell’immagine è trionfale: l’eleganza della figura umana e del vestito si pone in continuità con le rotondità imponenti degli animali, e ne viene esaltata.
La foto fu poi pubblicata nel numero di settembre di Harper’s Bazaar, nel servizio “Carmel Snow’s Paris Report”, facendo dire al direttore artistico della rivista (nonché mentore di Avedon) Alexey Brodovitch che Avedon aveva la dote di cogliere «le qualità uniche di ogni donna» davanti al suo obiettivo e di restituire ogni volta quell’effetto «sorprendente di shock». Tutto ciò, unito alla «sua fervida immaginazione», rendeva «il suo lavoro eccezionale».
Peter Lindbergh e Kate Moss
Il secondo posto è (anche) di Peter Lindbergh (1944-2019), celebrato per la sua estetica apparentemente scarna. Infatti la sua Kate Moss appare candida e rilassata, con la spallina della pettorina penzolante, lontana anni luce dall’opulenza visiva degli anni ’80-’90. In bianco e nero, come amava Lindbergh: «Sebbene gli esseri umani vedano la realtà a colori, per me il bianco e nero è sempre stato collegato alla verità più profonda dell’immagine, al suo significato più nascosto». Anche questa foto fu pubblicata su Harper’s Bazar, nello speciale “A Star Is Born” (era il 1994): la celebrazione, il debutto del volto di questa ragazza – apparentemente nulla di speciale – rimasto per sempre nell’inconscio collettivo.
Peter Lindbergh
Con £57.150/$70.952/€65.763 la seconda posizione in classifica è condivisa con Helmut Newton con Big Nude: Yuko, Camilla, Raquel, Una and Verina, 1993 e dal duo Mert & Marcus, Missy Running, 2005. Quest’ultima (alta due metri) è una stampa unica, realizzata in esclusiva nel 2016 per celebrare il 20° anniversario della collaborazione del duo di artisti Mert Alas (1971) e Marcus Piggott (1971), noti come Mert & Marcus. Selezionata dagli artisti come un’opera chiave che incarnava il loro immaginario in bianco e nero di donne di potere o «donne con un significato», come ha affermato Mert, Missy Running è apparsa per la prima volta nell’editoriale Physical del numero autunno/inverno 2005 della rivista Pop.
Helmut Newton
Mert & Marcus
Chiudono il podio con £48.260 $59.915/€55.533 Michael Halsband, Terry O’Neill, Markus Brunetti.
Michael Halsband
Terry O’Neill
Markus Brunetti
Nella stessa asta è transitata la foto di Brian Duffy che ritrae David Bowie per la copertina dell’album Aladdin Sane (1973). È stata aggiudicata a 27.940 sterline.
All’interno dell’asta generale di fotografia di Phillips, si è tenuta anche 17a edizione di ULTIMATE è stata venduta al 100%.
Brian Duffy
Il lotto più costoso in questo caso è stata la fotografia Grössling City Bath di Maria Svarbova che con 38.100 sterline ha messo a segno il suo nuovo record mondiale d’asta. In generale, otto degli undici artisti presenti della sezione ULTIMATE hanno stabilito un nuovo massimo personale (sette donne, quattro provenienti dalla Corea).
Maria Svarbova
Commentano Yuka Yamaji e Rachel Peart: «L’entusiasmante risposta della nostra comunità globale di collezionisti per le fotografie coreane contemporanee nella vendita di oggi dimostra la crescente domanda di opere di creatori di immagini all’avanguardia provenienti da quella regione. Siamo particolarmente soddisfatti del risultato ottenuto per il debutto in asta di Rala Choi con A woman lying on the sofa, che ha raggiunto 27.940 sterline, oltre il doppio della stima».