Il forum fu è istituito negli anni ’90 per incoraggiare la cooperazione internazionale nell’affrontare e prevenire gli episodi di hacking. E’ poi cresciuto fino a diventare una sorta di primo “scudo” in caso di grandi attacchi hacker globali e incidenti connessi. I suoi membri (società, governi ed esperti, ) condividono informazioni e intelligence per identificare e isolare rapidamente gli attacchi informatici e le vulnerabilità, diffondendo informazioni utili a una maggiore protezione di società e stati. Fanno parte del consiglio di amministrazione Cisco Systems, Hitachi, Siemens e Juniper Networks. Ma anche il ramo sulla sicurezza informatica del Department of Homeland Security e il National Cyber Security Centre del Regno Unito.
Huawei non ha commentato l’esclusione del forum. Tuttavia ultimamente a più riprese ha affermato che gli Usa stanno utilizzando “tutti gli strumenti a loro disposizione” per ostacolarne le attività. La sospensione di fatto esclude il gigante cinese delle telecomunicazioni dalle discussioni tecniche tra i membri del gruppo. Il che potrebbe rallentare ulteriormente la capacità dell’azienda di correggere eventuali falle nei suoi sistemi.
Per di più, Huawei non avrà più accesso a discussioni delicate all’interno dei cosiddetti Special Interest Groups del forum. Si tratta di quei gruppi che condividono dettagli sulle vulnerabilità della sicurezza informatica. Il colosso inoltre non potrà utilizzare la piattaforma riservata del forum per condividere informazioni sui malware.
Gli Usa dietro alla sospensione di Huawei per motivi di cybersicurezza
C’era da aspettarselo. Secondo indiscrezioni riportate dal Wall Street Journal, dietro alla sospensione di Huawei, ci sarebbe una consulenza legale a seguito delle ultime modifiche alle regole di esportazione degli Usa. Il forum puntualizza che la sospensione è temporanea. Secondo i consulenti legali alcune delle informazioni condivise sulle mailing list, nei gruppi di lavoro e tra i membri del forum rientrerebbero nei vincoli e nelle restrizioni fissate dagli Stati Uniti. Ad ogni modo pare che First stia lavorando con i funzionari americani per ammettere nuovamente Huawei fra i suoi membri effettivi.
Un portavoce del forum si è limitato ad affermare che “dopo ampie consultazioni e revisioni, ci dispiace di essere finiti in una posizione in cui abbiamo dovuto sospendere la partecipazione di Huawei”. Un’interruzione che certo non giova alla crescita del tech cinese e all’appianamento della guerra tecnologica in atto fra Aquila e Dragone.