La nostra Sophia Loren è abituata ai grandi palcoscenici, non sarà quello di Christie’s a intimidirla, virtualmente. Si riapre infatti la grande stagione delle aste d’arte con la prestigiosa tornata di vendite marzoline da Christie’s Londra, e un quadro che fu già nella collezione di Sophia Loren e di suo marito Carlo Ponti, La lumière du pôle (“la luce del palo”) di René Magritte, del 1926, andrà sotto il martelletto. Un dipinto esemplificativo della natura inquietante dell’onirismo del maestro belga del Surrealismo, stimato 4.500.000-6.500.000 sterline, già transitato in asta nel 2022, sempre da Christie’s. In quell’occasione aveva realizzato 6.243.500 a fronte di una stima più elevata dell’attuale (5.500.000-7.500.000 sterline).
La tornata di vendite di Christie’s Londra andrà in scena dal 5 al 12 marzo 2025, e includerà le opere più significative del 20° e del 21° secolo. Fra i nomi che vi brilleranno: Francis Bacon, Tamara de Lempicka, David Hockney, Jenny Saville, Bridget Riley, Fernando Botero, René Magritte, Leonora Carrington, Franz Marc e Michael Andrews. Dunque un catalogo che riunisce lotti per tutti i gusti del collezionista contemporaneo, incluso l’ormai amatissimo surrealismo. Una data in particolare, quella della vendita diurna di giovedì 6 marzo, sarà dedicata all’iniziativa benefica “BUILD IT, BEAT IT” per il Great Ormond Street Hospital Charity, con 29 opere d’arte di 28 artisti contemporanei. Christie’s devolverà il 50% del premio dell’acquirente per tutti i lotti venduti alla Great Ormond Street Hospital Children’s Charity per la costruzione di un centro oncologico pediatrico all’avanguardia.
Tutti gli appassionati potranno visionare le opere fino al 7 marzo 2025, presso la sede centrale di Christie’s a Londra, a King Street.
Sophia Loren protagonista della vendita serale di arte surrealista da Christie’s
Ma l’evento chiave della 20th/21st Century Art London Marquee Week sarà quello del 5 marzo 2025, da sempre l’unica grande vendita internazionale dedicata esclusivamente all’arte surrealista e dadaista, con all’attivo un curriculum ricco di record e di momenti che hanno fatto la storia del mercato dell’arte. A guidare l’asta sarà l’enigmatico La reconnaissance infinie di Magritte (stima: 6.000.000-9.000.000 sterline), capolavoro degli anni Trenta con una grande sfera bianca che fluttua misteriosamente sopra un paesaggio montano. A ispirare l’opera, uno schizzo con il motivo ricorrente della sfera del poeta Paul Colinet, amico intimo di Magritte.
Del maestro belga saranno dunque in asta da Christie’s, oltre al già citato La lumière du pôle (1926-1927), già nella collezione di Sophia Loren e Carlo Ponti, La femme du maçon (1958) (stima: 1.600.000-2.400.000 sterline) e Le faux miroir (1952) (stima: 1.500.000-2.500.000 sterline), una rara variante a guazzo che rivisita il suo precedente lavoro dallo stesso titolo.
I collezionisti attendono con trepidazione tre rare opere di qualità museale di Paul Delvaux, provenienti da una prestigiosa collezione privata e mancanti dal mercato da oltre trent’anni. Si tratta di Les belles de nuit (1936) (stima: £ 500.000-£ 1.000.000), già nella collezione di Edward James ed esposto nella sua “dimora surrealista” Monkton House, La ville endormie (1938) (stima: £ 1.200.000-£ 1.800.000) e Nuit de Noël (1956) (stima: £ 1.000.000-£ 2.000.000).
Completano l’offerta l’Amphore infinie (1929) di Jean Arp (stima: 1.600.000-2.400.000 sterline), che appare in asta per la prima volta, e la sua grande scultura in marmo bianco Étoile (1960) (stima: 1.200.000-1.800.000 sterline).
In catalogo anche due opere significative di Max Ernst: Coloradeau de Méduse (1953) (stima: 700.000-1.000.000 sterline), che evoca i ricordi della sua casa nel deserto del Colorado condivisa con Dorothea Tanning, e Sodaliten schneeberger drückethäler (l’énigme de l’Europe Centrale o sempre il migliore vince) (1920) (stima: 250.000-350.000 sterline), una delle sue più celebri “sovrapitture”, che trasforma un’illustrazione botanica in una composizione mistica e poetica.