- L’Indicatore della situazione economica equivalente – noto con l’acronimo di Isee – è un documento utile a valutare e confrontare la situazione economica dei nuclei familiari al fine di fruire di alcuni servizi, strumenti di sostegno e bonus
- Pubblicato il modello aggiornato della Dichiarazione sostitutiva unica per il calcolo dell’Isee 2025 con l’esclusione di titoli di Stato, buoni fruttiferi postali e libretti di risparmio postale entro un valore di 50mila euro
Scattano le novità sull’Isee. A partire dal 3 aprile è possibile escludere i titoli di Stato, i buoni fruttiferi postali (inclusi quelli trasferiti allo Stato) e i libretti di risparmio postale dalla Dichiarazione sostitutiva unica per il calcolo dell’Isee. Previsto un limite massimo di 50mila euro per ciascun nucleo familiare. Ma come si calcola tecnicamente l’Isee, a cosa serve e come farlo, anche per escludere i Btp? Partiamo dalle basi.
Isee: che cos’è e a cosa serve
L’Indicatore della situazione economica equivalente – noto con l’acronimo di Isee – è un documento utile a valutare e confrontare la situazione economica dei nuclei familiari al fine di fruire di alcuni servizi, strumenti di sostegno e bonus (come l’Assegno unico universale). L’accesso a queste misure è subordinato infatti al possesso di determinati requisiti soggettivi ed economici dei cittadini interessati. La situazione economica, in particolare, viene determinata in base a una serie di fattori tra cui:
- reddito;
- patrimonio;
- eventuali disabilità;
- componenti del nucleo familiare.
Come funziona il calcolo dell’Isee
Nello specifico, il valore dell’Isee si calcola attraverso il rapporto tra l’indicatore della situazione economica di una famiglia – che si ottiene sommando il reddito complessivo e il 20% del patrimonio mobiliare e immobiliare – con il parametro della scala di equivalenza. Tale parametro viene maggiorato di 0,5 per ogni componente del nucleo familiare con una disabilità media, grave o non autosufficiente, incrementando così il peso specifico di tali soggetti sul calcolo complessivo.
Come ottenere l’Isee e compilare la Dsu
Per ottenere l’Isee è necessario compilare la cosiddetta Dichiarazione sostitutiva Unica (Dsu), un documento che elenca le informazioni anagrafiche, reddituali e patrimoniali utili a fotografare la situazione economica del nucleo familiare.
Isee: quali documenti servono per la domanda?
I documenti necessari per compilare l’Isee sono innanzitutto quelli relativi ai dati anagrafici:
- documento d’identità del dichiarante;
- codice fiscale di tutti i componenti del nucleo familiare, inclusi i non conviventi (come un coniuge non residente o figli a carico con meno di 26 anni);
- contratto di affitto registrato in caso di residenza in locazione
Quanto ai redditi, occorre invece fornire i dati relativi a:
- ultima dichiarazione dei redditi (Modello Redditi, Modello 730 o Modelli Cu per dipendenti e pensionati);
- certificazioni relative ai redditi esenti da imposta o sottoposti a imposta sostitutiva o a ritenuta a titolo d’imposta;
- altri documenti che attestino compensi, indennità o altri tipi di sussidi percepiti nel corso dell’anno;
- dichiarazione Irap per gli agricoltori;
- eventuali sentenze di separazione o divorzio con l’indicazione dell’assegno di mantenimento per i figli.
Solo per i residenti in Trentino Alto Adige è previsto l’obbligo di dichiarare anche tutte le indennità provinciali percepite (come l’Assegno regionale o l’Assegno per le famiglie numerose). Inoltre, tutti i richiedenti dovranno attestare le proprietà immobiliari e mobiliari detenute e l’eventuale proprietà di autoveicoli e imbarcazioni.
Titoli di Stato fuori dal calcolo dell’Isee
Come anticipato in apertura, dal 3 aprile 2025 è possibile escludere titoli di Stato, buoni fruttiferi postali (inclusi quelli trasferiti allo Stato) e libretti di risparmio postale dal calcolo del patrimonio ai fini Isee. Nel dettaglio, i rapporti finanziari interessati dall’esclusione sono:
- “Codice 02”, conto deposito titoli e/o obbligazioni;
- “Codice 03”, conti deposito a risparmio libero/vincolato detenuti esclusivamente presso Poste Italiane;
- “Codice 06”, gestione patrimoniale;
- “Codice 07”, certificati di deposito e buoni fruttiferi detenuti esclusivamente presso Poste Italiane.
Per queste tipologie di rapporti, compilando la Dsu, l’interessato dovrà indicare i relativi dati contabili calcolati “al netto del valore in questione inclusi nel patrimonio mobiliare del nucleo stesso”, si legge nelle nuove istruzioni tecniche. L’Inps chiarisce tra l’altro che “per l’accesso alle prestazioni sociali agevolate, le Dsu già presentate nell’anno in corso restano valide fino alla naturale scadenza, ferma restando la facoltà di richiedere una nuova attestazione Isee per escludere nel limite massimo di 50mila euro gli strumenti di risparmio richiamati dalla norma”.
Come presentare la Dsu
Ricordiamo infine che le modalità per presentare la Dsu sono sostanzialmente tre:
- all’ente che eroga la prestazione sociale agevolata;
- a un Centro di assistenza fiscale (i cosiddetti Caf);
- o direttamente all’Inps attraverso il servizio online per l’Isee precompilato.