Gli occhi del mercato italiano del wealth management sono puntati sull’Opa lanciata da Banca Generali su Intermonte, nei giorni scorsi (leggi).
Ma ci sono altri importanti cantieri aperti. A cominciare da quello svizzero A quattro mesi dall’inaugurazione in pompa magna della nuova sede di Lugano (leggi), nella centralissima piazza della Riforma 3 – presente tutto il top management di Banca Generali e le autorità locali – i progetti di Bg Suisse Private Bank entrano nel vivo.
Si arricchiscono di alcuni dettagli, e di numeri, raccolti in questa intervista di alcune settimane fa da We Wealth.
Il progetto BG International di Banca Generali
Grazie al progetto Bg International i clienti italiani della private bank guidata dall’amministratore delegato Gian Maria Mossa, potranno avere un conto corrente e un conto deposito in Svizzera presso Bg Suisse, cui è associato un servizio di investimento in Italia attraverso il proprio banker di fiducia.
Al cuore del progetto c’è il modello multibooking, che Marco Bernardi, vice-direttore generale di Banca Generali, spiega così: “In concreto permette al cliente di essere servito comodamente dal proprio banker in Italia controllando anche le posizioni sul conto svizzero in una convergenza e trasparenza assoluta”. Tramite una piattaforma dedicata, infatti – precisa Leandro Bovo (leggi), head of Wealth & international advisory network development, “è prevista la completa integrazione di entrambe le posizioni”.
Per questi clienti significa soprattutto potersi avvalere “di un unico punto di riferimento già informato sulla sua storia, sulle sue esigenze e in grado di intercettare anche i nuovi bisogni annota Bernardi -. Nei prossimi mesi, contiamo di continuare a ingrandire il team dei nostri banker a supporto nella consulenza e di investire sui territori”.
BG Suisse e la crescita di Banca Generali in Svizzera
Sul numero di professionisti già operativi a Lugano, non dà numeri. “Siamo una banca nata ufficialmente nove mesi fa”, ricorda Bernardi. “Quello che possiamo dire è che abbiamo reclutato banker da altre primarie banche svizzere e l’obiettivo è reclutare altri consulenti finanziari nei prossimi mesi”, dice Bernardi. Durante l’inaugurazione, Mossa ha dichiarato l’intenzione di aggregare piccole boutique locali, fiduciarie, in un mercato molto frammentato. “Ci potrebbero essere dei target molto piccoli in Svizzera, che sono più recruiting che acquisizioni. Sul recruiting siamo molto positivi, c’è grande interesse.
L’obiettivo dichiarato è quello di reclutare 20-30 nuovi private banker in Bg Suisse nel biennio 2024-2026”, precisa Bernardi. Il servizio Bg International è reso possibile dall’ottenimento, da parte di Bg Suisse, della licenza Lps, per la libera prestazione dei servizi, concessa a maggio da Banca d’Italia e che rappresenta un acceleratore del percorso di internazionalizzazione.
Un cammino iniziato nel 2019, con l’acquisizione della maggioranza della fiduciaria Valeur, in seguito ridenominata Bg Valeur, società di wealth management svizzera nata a Lugano nel 2009.
Segue un importante lavoro preparatorio per l’avvio di una nuova private bank, affidato al ceo Renato Santi, e che ha portato all’ottenimento della licenza bancaria da parte dell’autorità svizzera di vigilanza, la Finma, ottenuta a settembre 2023 e divenuta efficace due mesi dopo, a inizio novembre. Era da 15 anni, dal 2009, che la vigilanza elvetica non concedeva la licenza a una banca italiana per l’apertura di una sede nella Confederazione.
“In Svizzera i nostri consulenti saranno, come in Italia, un interlocutore privilegiato per le famiglie e le imprese del territorio, in un modello di business basato su una relazione fiduciaria e di lungo periodo”, conclude Bernardi.
Gli obiettivi di Bg Suisse
Qui, in cinque anni, il gruppo punta a raccogliere 7 miliardi. Quale sarà il peso relativo dei clienti italiani e di quelli svizzeri, a tendere? “È difficile attualmente dare un numero. Quello che possiamo specificare è che il mercato è importante: stimiamo 140 miliardi di masse complessive in Svizzera, di cui 80 miliardi riconducibili a potenziali asset di clienti italiani”, precisa Bernardi.
Insomma, il piatto è ricco. “La Svizzera rimane una piazza fondamentale, per le banche e la finanza in generale e in particolare per la gestione di patrimoni privati, che è il comparto appunto in cui noi siamo attivi. Abbiamo scelto Lugano e puntiamo molto sul Ticino. Al momento, vogliamo concentrarci su questa piazza, che mantiene certamente un suo ruolo di rilievo e consolidare qui la nostra posizione”, chiosa il top manager.
“Al tempo stesso, guardando al futuro, pensiamo anche a una possibile nostra presenza negli altri centri elvetici principali di private banking, guardiamo anzitutto a Zurigo e poi eventualmente a Ginevra. Vorrei anche sottolineare che intendiamo vivere pienamente la realtà del cantone, non solo attraverso le nostre attività e la nostra sede di Lugano, che conta una cinquantina di dipendenti complessivamente, ma anche con una serie di iniziative sul territorio ticinese che vogliamo realizzare”.
Al via le nuove gestioni patrimoniali
Intanto, a luglio sono partiti i mandati multilinea: al via le gestioni patrimoniali del team di asset management diretto da Mario Beccaria, che includono 7 nuove linee selezionate per livello di diversificazione e capacità di raccolta. “Stanno già riscontrando un buon interesse da parte della clientela”, dice Bovo.
“Presto partirà il servizio di advisory che completerà un’offerta personalizzata e su misura, alternativa e complementare a quella già presente di Bg Valeur”. In questo modo Bg, raddoppia la presenza e l’offerta e si propone come alternativa italiana per una consulenza internazionale, raccogliendo le opportunità offerte da un contesto caratterizzato dall’efficientamento dei rapporti ‘cross border’.
Bg International Advisory si differenzia perché “è un prodotto offerto in esclusiva grazie a un modello di collaborazione tra Bg Suisse e Banca Generali”, precisa Bernardi, “mentre Bg Valeur è una società di investimento che offre la gestione di portafogli depositati non solo presso Bg Suisse ma anche presso altre banche terze svizzere”.
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