A distanza di quasi 120 anni la frase riesce a spiegare il successo della Rolls-Royce: la fabbrica di veicoli è reduce infatti da un anno eccellente di vendite
Nel 2022 la casa automobilistica ha consegnato 6021 vetture, cifra record che la colloca definitivamente fuori dalla crisi pandemica e che mette a segno un +8% sull’anno precedente
In ottobre ha presentato la Spectre, una coupé completamente elettrica con uno scatto da zero a 97 chilometri orari (60 miglia) in 4,4 secondi
«La qualità rimane quando il prezzo viene dimenticato» è un celebre aforisma di Henry Royce cofondatore nel 1906 con Charles Rolls di quello che è forse il marchio simbolo del lusso made in Gran Bretagna e della sua tradizione. A distanza di quasi 120 anni la frase riesce a spiegare il successo della Rolls-Royce: la fabbrica di veicoli è reduce infatti da un anno eccellente di vendite. Nel 2022 la casa automobilistica ha consegnato più di 6000 veicoli, 6021 vetture per l’esattezza, cifra record – fanno sapere dall’azienda – che la colloca definitivamente fuori dalla crisi pandemica e che mette a segno un +8% sull’anno precedente.
Ha contribuito al risultato la crescita della domanda nelle Americhe, ottima compensazione per il calo della Cina. La spesa media per veicolo è stata di circa 500.000 euro (537.100 dollari al cambio attuale). Il modello in assoluto più richiesto e venduto è stato il Cullinan, il primo sport utility vehicle del marchio: ha rappresentato da solo quasi la metà delle consegne.
La Rolls-Royce Motor Cars Ltd (si chiama così dal 2003) è oggi di proprietà della tedesca BMW AG e non ha perso la sua allure di vessillo dello stile di vita royal fissato nell’immaginario collettivo. Ma punta con successo sull’innovazione. La casa ha annunciato che entro la fine di questo decennio produrrà esclusivamente veicoli a batteria. In ottobre ha presentato la Spectre, una coupé completamente elettrica con uno scatto da zero a 97 chilometri orari (60 miglia) in 4,4 secondi.
Gli ordini per la Spectre, che dovrebbe essere prodotta nel quarto trimestre, stanno superando le «più rosee aspettative», ha dichiarato l’amministratore delegato Torsten Müller-Ötvös a Bloomberg, aggiungendo che il marchio sta attirando nuovi clienti proprio perché sta diventando elettrico e che il raffreddamento dell’economia (con inflazione galoppante e mercati azionari in ribasso) non impedisce agli ultra high net worth di acquistare una Rolls-Royce. Il ceo resta «cautamente ottimista per il 2023», dato che negli ultimi mesi la società «non ha registrato alcuna flessione negli ordini».
Tuttavia Müller-Ötvös è consapevole che il mercato complessivo del lusso potrebbe subire una leggera flessione quest’anno, anche se «è troppo presto per prevedere come si svilupperà la domanda della Cina». Come visto nel 2022, in un certo senso la distribuzione globale dei clienti Rolls-Royce protegge la società dalla recessione, anche se non la immunizza, spiega il ceo. «Una volta terminata la pandemia in Cina, prevedo che anche lì si implementeranno nuovi modelli di crescita», ha affermato. Invece «il resto del mondo è piuttosto stabile».
Ai suoi albori, la casa automobilistica veniva definita negli slogan pubblicitari la “migliore automobile del mondo”. Per molti anni nemmeno il numero dei cavalli delle vetture veniva rivelato, liquidato sdegnosamente con la formula “quanto basta”. Del resto, per dirla sempre con Henry Royce, «Esiste una sola alternativa a una Rolls-Royce: un’altra Rolls-Royce».
Nel 2022 è stata anche presentata (al Concorso d’Eleganza di Villa d’Este) la Rolls-Royce Boat Tail, secondo esemplare di una serie di appena tre vetture ultra personalizzate. Il prezzo si collocherebbe fra i 20 e i 26 milioni di euro, cifra che renderebbe l’automobile la vettura nuova più costosa mai venduta. Gli ultimi dati disponibili per i rendimenti delle auto di lusso (Art Market Research sull’anno 2021) evidenziavano una resa del 3% a 12 mesi e del 164% a 120 mesi.