La via maestra per crescere è farsi scegliere dai talenti

Il reclutamento è uno dei cardini di sviluppo per Widiba, banca nativamente digitale che ha saputo sfruttare il suo posizionamento per crescere nell’anno della pandemia. Ecco quali saranno i prossimi passi secondo Marco Ferrari, nuovo recruiting manager dell’istituto

Diventare la prima scelta per chi decide di cambiare azienda nei prossimi mesi è l’obiettivo di Marco Ferrari, da dicembre national recruiting manager di Banca Widiba. “Nel processo di selezione delle risorse la limitazione nei contatti fisici, imposta dalla pandemia, ha un impatto forte sugli aspetti empatici ma pone in primo piano gli aspetti razionali della selezione da parte del candidato, e su questo Widiba gioca al meglio le sue carte” afferma Ferrari che, insieme ai recruiting manager territoriali e a sette area manager, si occuperà delle selezioni per ampliare la rete in tutta Italia.

Il reclutamento, infatti, è uno dei cardini del piano di sviluppo 2021 di Widiba che ha sempre puntato il suo business sulla rete di consulenti: l’obiettivo di quest’anno è selezionare 25 consulenti finanziari per rafforzare la rete di 530 professionisti di cui attualmente dispone Banca Widiba su tutto il territorio nazionale. Quali sono le competenze richieste ai nuovi professionisti e come sono cambiate rispetto al passato?

“Ci rivolgiamo a consulenti senior e private ma anche ai bancari che sempre più si avvicineranno alla libera professione per le crescenti difficoltà delle banche tradizionali”, dichiara Ferrari. “Il requisito più importante richiesto a tutti i consulenti è lo spirito etico a servizio del cliente ed è favorito dal modello di architettura aperta di Widiba, che non ha conflitti di interesse poiché non punta al raggiungimento di budget per la vendita di prodotti, né ha una Sgr di gruppo. La tecnologia, poi, è un elemento da cui non si può prescindere: i nostri consulenti hanno da tempo a disposizione un hub di servizi che consente processi interamente digitali e personalizzati. Grazie a questo la web collaboration con i clienti è semplice ed è possibile gestire a distanza anche le esigenze più complesse. Tra i vari riconoscimenti ottenuti per la qualità del servizio offerto mi piace sottolineare il premio innovazione per il primo mutuo erogato interamente in maniera digitale, cioè senza dovere necessariamente organizzare incontri di persona o invio di moduli cartacei. Ci tengo a dire che Banca Widiba è una banca nativa digitale: la pandemia ha accelerato il processo di digitalizzazione, e noi eravamo già lì”.

“Un altro aspetto importante è la certificazione dei consulenti: siamo la prima banca a fornire un servizio di Global Advisory certificato da un ente accreditato e indipendente e puntiamo molto sulla formazione. In particolare la formazione offerta in Widiba arriva addirittura a toccare il tema del personal branding dei consulenti, ad esempio come utilizzare la presenza sui canali social a servizio della professione e del social selling. Ogni consulente ha il suo sito personale per gestire al meglio la sua rete di relazioni”.

E per quanto riguarda la presenza femminile nella vostra rete? “L’attività di consulente finanziario, secondo me, dovrebbe essere presa in maggiore considerazione dalle donne che ancora nel settore della consulenza finanziaria non sono rappresentate a sufficienza: in Widiba le consulenti finanziari attualmente sono più del 18% ma contiamo di accrescerne il numero con varie iniziative come il progetto WoW (Women of Widiba) che punta anche alla valorizzazione culturale di questa professione”, conclude Ferrari.

 

 

Articolo tratto dal magazine We Wealth di febbraio 2021

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