Nell’ultimo decennio ci si è abituati al dominio indiscusso dei giganti della tecnologia, come Amazon e Apple, ma la situazione potrebbe cambiare presto. Secondo Capital Group in futuro ci si troverà di fronte a un mercato molto meno concentrato, in cui nasceranno nuove opportunità da aziende, settori e aree per ora sono rimasti all’ombra delle big tech. Bisogna quindi tenere gli occhi ben aperti ed essere pronti a investire su imprese anche piccole, purché ben gestite.
Jody Jonsson, equity portfolio manager di Capital Group, è convinta che una delle caratteristiche chiave del futuro dei mercati sarà una situazione sempre meno concentrata. L’esperta porta l’esempio dei grandi dell’e-commerce: “Queste società sono passate dall’essere i protagonisti indiscussi del cambiamento, a dover fronteggiare loro stesse delle sfide”. Infatti, se si escludono dal conteggio pochissimi nomi che hanno avuto successo e, invece che rallentare, stanno accelerando sempre di più, come Amazon, le altre “hanno spesso margini molto bassi e sono costose da scalare con una logistica delle consegne difficile da gestire”, continua l’esperta.
Piccole aziende tradizionali, invece, hanno preso spunto dagli e-commerce, decidendo di combinare le loro attività tradizionali con un’esperienza d’acquisto anche online. Questo è vero anche in paesi come l’Italia: nel 2022 sono circa 70mila le aziende che utilizzano un e- commerce e la grande maggioranza sono aziende di piccole medie dimensioni, secondo i dati di una ricerca CRIF. Si tratta di un dato molto alto e i risultati dimostrano che questo tipo di imprese ha performance superiori alla media.
Insomma, i rivenditori tradizionali, attraverso queste nuove strategie, stanno iniziando ad accaparrarsi una fetta di mercato sempre maggiore, passando indiscreti e occupando il posto prima riservato unicamente dai big
Ma come questo dovrebbe impattare sui portafogli? Avere a disposizione un mercato sempre più diversificato, permette agli investitori di deconcentrare il proprio portafoglio, aprendosi ad opzioni diverse e molto più ampie. Se fino a poco tempo fa non avere alcuni titoli ben specifici, come quelli delle big tech, era visto come una caratteristica negativa, ora il numero di titoli interessanti sembra aumentare sempre di più, superando i confini settoriali.
L’incertezza che ha caratterizzato i mercati nell’ultimo periodo ha spaventato gli investitori, ma questo non significa che non esistano nuove opportunità interessanti che fino a poco tempo fa erano state ignorate, basta essere flessibili e riabituare lo sguardo a un mondo diverso, non per forza negativo.