La venuta di internet ha rivoluzionato completamente la vita, da quella lavorativa, a quella privata, trasformando anche il modo di comunicare. Se prima di questo sembrava impossibile che un’invenzione stravolgesse radicalmente il mondo, ora dovremmo aver imparato che nulla è impossibile. Il consiglio è quindi quello di tenere ben sott’occhio l’intelligenza artificiale (AI) perché potrebbe essere la prossima rivoluzione e sarà di ben più ampia portata rispetto alla venuta di internet.
L’AI è destinata a prendere sempre più piede in ogni ambito della nostra vita e in tutti i settori, tra cui quello dei semiconduttori. In un futuro sempre più tecnologico e a zero emissioni i semiconduttori saranno fondamentali. Ed è proprio per questo che già da qualche anno è iniziata una gara per aggiudicarsi il primato, con Taiwan che per ora sembra il vincitore indiscusso. Per guadagnare lo scettro definitivo sarà necessario, secondo Janus Henderson Investors, abbracciare sempre di più la rivoluzione tecnologica.
Più informazioni e cloud sempre più potenti
Vista la rapida crescita degli investimenti in intelligenza artificiale, che sono decuplicati tra il 2018 e il 2022, non ha sorpreso che Nvidia, azienda americana leader nella produzione di chip, sia giunta a un valore di capitalizzazione di mercato di 1.000 miliardi di dollari, una cifra record che ne sottolinea le potenzialità.
Se l’intenzione è veramente quella di trasformare il settore tecnologico, saranno fondamentali due cambiamenti, che le alcune aziende hanno già iniziato a mettere in atto:
- Migrare verso sistemi di cloud pubblici, ovvero affidarsi a hyperscaler (aziende che forniscono l’infrastruttura di servizi cloud di grandi dimensioni, servizi scalabili, come quelli di computing e storage, come ad esempio Google Cloud). Questo movimento permetterà da una parte di considerare e rielaborare una quantità enorme di dati e, dall’altra, di ridurre fortemente il consumo di energia, abbattendo così i costi. “Gli hyperscaler stanno adottando i processori Arm, per portare nei data center l’elaborazione a basso consumo, in uso da anni negli smartphone, attraverso semiconduttori personalizzati progettati internamente, per esempio da Amazon o startup come Ampere”, spiega Richard Clode, CFA di Janus Henderson.
- Spostare carichi di lavoro di calcolo all’interno del cloud, che deve diventare sempre più AI-centrico. Si tratta di un passaggio fondamentale ed è il motivo per cui molti degli hyperscaler stanno spostando i loro investimenti in AI, soprattutto nel suo comparto generativo. Se si guarda a Nvidia, ad esempio, la crescita nel primo trimestre è stata spinta proprio dal segmento Data Center, che ha segnato un fatturato record di 4,28 miliardi di dollari, con una crescita del 14% sull’anno passato e di ben il 18% sul trimestre precedente.
È ora di grandi investimenti
Sebbene sembri che la rivoluzione sia già partita a gonfie vele, la realtà è che ci troviamo ancora nella fase iniziale e l’impatto potrebbe essere incredibile.
Se per anni, spiega Clode, “l’aumento esponenziale dei costi per tenere il passo con la legge di Moore ha portato a una rapida riduzione del bacino di clienti disposti a pagare per semiconduttori all’avanguardia, ora questa tendenza si sta invertendo, in quanto i requisiti di performance dell’AI spingono sempre più clienti a cercare il massimo livello di prestazioni e potenza”. La Taiwan Semiconductor Manufacturing Company (TSMC), azienda leader nella produzione di semiconduttori, ad esempio, ha dichiarato di avere il doppio di progetti di chip pronti per la fabbricazione rispetto al periodo precedente.
La rivoluzione che l’AI generativa sta portando con sé aprirà una gamma sempre più vasta di opportunità di investimento. Il consiglio da parte di Janus Henderson Investors è di trovare le aziende ben posizione già da ora, così da trarne vantaggio nei prossimi anni.
