L’attuale scenario macroeconomico ha reso più difficile l’accesso delle aziende ai tradizionali canali di finanziamento, favorendo così il ricorso a strumenti alternativi come quelli del private debt che coniugano liquidità e crescita sostenibile. Secondo i dati della Banca dei Regolamenti Internazionali, nel primo semestre del 2023, le emissioni globali di obbligazioni legate a obiettivi di sostenibilità hanno raggiunto i 224 miliardi di euro, con un +107% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il Vecchio continente è il player più virtuoso: con oltre 127 miliardi di euro di emissioni, pesa circa il 56% del totale. In questa classifica l’Italia si piazza quarta a livello europeo: 3,7 miliardi di euro di emissioni sostenibili nel semestre, il 60% in più rispetto allo stesso periodo l’anno precedente. Tra i diversi strumenti di private debt, i sustainability linked bond sono stati oggetto di una forte crescita favorita. Graziano Novello, Head of Private Debt di Sella Investment Banking, analizza peculiarità, funzionamento e potenzialità che questi strumenti riservano alle aziende italiane.
Che cosa sono i sustanability linked bond?
Sono prestiti obbligazioni con cui gli emittenti si impegnano esplicitamente a raggiungere determinati obiettivi di sostenibilità entro una tempistica predefinita. A differenza degli strumenti con un “uso dei proventi” specifico (esempio i green bond), offrono una buona flessibilità alle aziende in quanto permettono di impiegare le risorse raccolte in progetti di investimento finalizzati a conseguire benefici in ottica Esg. La generazione di un impatto ambientale o sociale positivo viene misurata mediante l’individuazione di kpi e può determinare per l’emittente un beneficio o una penalizzazione rispetto alle condizioni di tasso di interesse. Con i sustainability-linked bond le pmi italiane hanno uno strumento finanziario che consenta loro l’accesso al mercato dei capitali e al contempo di acquisire sensibilizzazione e consapevolezza sulle tematiche Esg con massima trasparenza informativa sugli impatti ambientali e/o sociali generati: ciò migliora la percezione dell’azienda da parte di clienti, fornitori e altri stakeholders.
Come si struttura l’emissione di questi strumenti?
Il procedimento di emissione dei sustainability linked bond consta di diverse fasi: nella prima vengono definiti i kpi con un rilevante impatto in termini Esg e coerenti con i principi dell’International Capital Market Association. Essi devono essere misurabili e quantificabili, dato che ad essi è collegata la potenziale riduzione del tasso di interesse corrisposto dall’emittente. Nella seconda fase, si identificano con l’issuer dei target da conseguire e si inseriscono nel “master framework”, un documento che indica quali miglioramenti effettivi in termini di sostenibilità l’azienda dovrà realizzare grazie alla propria attività e che dovranno essere valutati alla luce dei kpi identificati nella fase precedente. Una volta emesso il sustainability linked bond, si avvia la terza fase, dedicata alla valutazione del raggiungimento dei target individuati, nella quale viene coinvolto un soggetto terzo indipendente che certifica, sulla base delle linee guida dell’Icma, il raggiungimento o meno dei kpi selezionati precedentemente. La terzietà della valutazione rappresenta, peraltro, un importante elemento di trasparenza e verifica in caso di quotazione del titolo di debito Esg in Borsa Italiana e, in generale, per gli investitori essendo il rendimento del sustainability linked bond collegato al raggiungimento di kpi Esg.
Che tipo di progetti le imprese possono realizzare attraverso l’emissione di sustainability linked bond e che potenziale hanno questi strumenti rispetto al mercato italiano?
I sustainability linked bond mirano a sostenere piani di investimento e sviluppo specificatamente orientati alla crescita sostenibile delle aziende italiane, incluse le pmi. A differenza di altri strumenti obbligazionari sostenibili come i green bond, in cui vi è uno specifico uso dei proventi a fini ambientali con relativa rendicontazione e segregazione dei fondi, i sustainability linked bond si caratterizzano per una maggiore flessibilità, non essendo vincolati ad alcuna modalità di impiego. Quanto all’impatto sul mercato italiano, i dati di una ricerca condotta da Cerved Rating Agency in collaborazione con Sella Investment Banking riportano che in Italia vi sono oltre 500 aziende investment grade con capitalizzazione tra i 30 e i 500 milioni di euro, operanti in settori ricompresi nei criteri della tassonomia green Ue. Per queste società il potenziale di emissioni obbligazionarie supera gli 11 miliardi di euro.
Quali sono i vantaggi per un’azienda di ricorrere a un Sustainability-Linked Bond?
Essi permettono, innanzitutto, alle aziende di conseguire una diversificazione delle fonti di finanziamento, offrendo, al contempo, elevata flessibilità. Inoltre, le emissioni dei sustainability linked bond possono essere quotate su Borsa Italiana e dando quindi visibilità alle aziende emittenti e valorizzandone le attività di business. Inoltre, soprattutto per le aziende che per la prima volta si avvicinano a questo tipo di operazioni, il sustainability linked bond offre la possibilità di acquisire maggiore sensibilità e consapevolezza rispetto alle tematiche Esg, facilitando la ricerca di iniziative a impatto ambientale e sociale positivo. Infine, consentono di conseguire un ulteriore vantaggio sotto il profilo della compliance normativa. Nel novembre 2022 è stata infatti approvata una Direttiva europea, la Corporate Sustainability Reporting Directive, che stabilisce nuovi principi sulla rendicontazione di sostenibilità. Lo scopo è aumentare la trasparenza in ambito ambientale, sociale e di governance, rafforzando quindi l’impronta sostenibile dell’economia e del mercato europeo. Tra il 2024 e il 2028 le aziende saranno progressivamente assoggettate a tale normativa: anticipare l’instaurazione di tali processi e abituarsi ad essi può risultare per loro una scelta lungimirante. I sustainability linked bond costituiscono, in definitiva, lo strumento ideale per finanziare il business generando, al contempo, un impatto positivo in linea con gli obiettivi europei di transizione ecologica e sviluppo sociale.
Articolo tratto dal Magazine di Marzo 2024