Nascoste in bella vista: 4 opportunità d’investimento nell’Healthcare

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Nonostante nel 2023 il settore sanitario sia rimasto in disparte, vi sono 4 motivi per cui i titoli di questo comparto riservano interessanti opportunità

Nel corso del 2023, il settore sanitario è rimasto relativamente stabile sul fronte dei rendimenti azionari, ma questa apparente calma potrebbe nascondere un potenziale di investimento che non dovrebbe essere sottovalutato. Ne sono convinti Andy Acker e Dan Lyons, portfolio managers di Janus Henderson Investors, secondo cui sono almeno 4 buoni motivi per considerare il comparto health come un’interessante opportunità di mercato in questa fase. Vediamole insieme.

1. Protezione nelle fasi di ribasso

Nonostante le aspettative di una recessione si siano attenuate, la possibilità di un rallentamento economico rimane un’eventualità da non prendere sotto gamba. In tali circostanze, il settore sanitario potrebbe rivelarsi un rifugio sicuro. “Storicamente – spiega Acker – il MSCI World Health Care Index ha registrato perdite significativamente inferiori rispetto all’MSCI World Index in periodi di crisi economica. Inoltre, anche in assenza di una recessione, l’occupazione in crescita continua a sostenere la domanda di assicurazioni sanitarie fornite dai datori di lavoro, beneficiando le compagnie d’assicurazione specializzate. I dati positivi dei test clinici e le approvazioni normative, infine, possono spingere le azioni del settore verso l’alto, indipendentemente dalle condizioni economiche generali”.

2. Valutazioni Convenienti

Attualmente, le azioni del settore sanitario sono negoziate con uno sconto rispetto alla media dei mercati azionario e alle valutazioni storiche, una situazione che potrebbe rappresentare un’opportunità di ingresso. “Questo – osserva Llyons -è particolarmente rilevante se confrontato con altri settori tradizionalmente considerati difensivi, che attualmente sono scambiati a valori superiori rispetto ai propri livelli storici. Inoltre, molti titoli biotecnologici sono negoziati livelli notevolmente bassi rispetto a quanto la solidità dei loro bilanci non farebbe pensare”. Questa è una conseguenza dell’hangover vissuto dal settore farmaceutico e sanitario dopo la pandemia. Dopo che l’emergenza sanitaria s’è conclusa, le vendite di vaccini e terapie sono diminuite bruscamente nel 2023, pesando anche sulle performance dei titoli delle aziende che producono componentistica e strumenti per il settore farmaceutico e vita. Nel frattempo, un rimbalzo nelle cure mediche di routine, che molti hanno procrastinato durante la pandemia, ha minacciato di aumentare i costi per gli assicuratori. “A nostro avviso, questo ritorno alla media costituisce un ritorno alla normalità, probabilmente di breve durata”, osservano gli esperti della casa di gestione angloamericana.

3. Accelerazione dell’Innovazione

L’industria farmaceutica sta vivendo un periodo di rapida innovazione, con più di 80 nuovi farmaci al vaglio della FDA (Food and Drug Administration) nel 2023, molti dei quali già approvati. “Questo stimola le entrate del settore e potrebbe portare a un periodo di espansione pluriennale – commenta Llyons – in quanto il ciclo di produzione farmaceutica dura in genere una decina d’anni. L’innovazione ha anche scatenato un’onda di fusioni e acquisizioni, con diverse operazioni del valore di miliardi di dollari annunciate finora nel 2023, principalmente nel settore biotecnologico”.

4. Potenziale di crescita anche nel lungo periodo

Anche se la spesa sanitaria è già significativa, ci sono ampie opportunità di crescita, soprattutto spostando l’orizzonte di tempo nel lungo periodo. Il crescente numero di persone di età superiore ai 60 anni, che di solito spendono di più per l’assistenza sanitaria, insieme ai progressi nella medicina, indica che il settore ha ancora spazio per espandersi. “L’aspettativa di vita sta aumentando grazie a terapie migliorate, aprendo nuove opportunità mediche e di business. Con l’innovazione in costante aumento e la continua ricerca per ridurre le principali cause di mortalità, il settore sanitario potrebbe offrire opportunità di investimento a lungo termine”, spiega Acker.

In conclusione

È importante notare che molti dei blockbuster drugs (farmaci con vendite annue di oltre 1 miliardo di dollari) perderanno la protezione brevettuale entro la fine del decennio. “Tuttavia – osservano i due esperti – anche questo fattore ha contribuito a dare vita a una serie di fusioni e acquisizioni, dal momento che le grandi aziende cercano di ricostituire le loro pipeline. La perdita di esclusività potrebbe anche migliorare aprire alla concorrenza e agevolare l’accessibilità di alcuni, liberando così capitale per nuove innovazioni. Sebbene sussistano anche delle preoccupazioni per l’impatto del Inflation Reduction Act (IRA) sui prezzi dei farmaci negli Stati Uniti, occorre ricordare che alcune categorie di farmaci sono escluse dalla misura, mentre altre saranno oggetto di forme di sussidi statali che ne aumenteranno i volumi di vendita. Il settore sanitario potrebbe quindi costituire un’opzione di investimento interessante per gli investitori attenti alle valutazioni e consapevoli delle opportunità di crescita a lungo termine. Fermo restando che le complessità del settore richiedono una strategia di stock picking oculata, con un’analisi attenta gli investitori potrebbero trovare valore nascosto in questo settore spesso trascurato”, concludono gli esperti.

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