I pronostici sono fatti per essere smentiti. Al giro di boa del 2023 emerge chiaramente che le azioni dei mercati emergenti hanno offerto rendimenti sì positivi, nell’ordine del 5%, ma decisamente inferiori alle rispettive controparti dei mercati sviluppati, che hanno ottenuto un rendimento di poco superiore al 15%. Vontobel Asset Management, che a fine 2022 aveva pronosticato ottimi risultati quest’anno per i mercati emergenti, ritiene che la partita sia ancora da giocare.
Rimanendo nella terminologia calcistica, siamo solo al primo tempo e nella seconda metà dell’anno gli emergenti potrebbero ribaltare il risultato.
EM: gli utili possono stupire
Se nel primo semestre la crescita degli utili per azione dei mercati emergenti è rimasta invariata, le aspettative rimangono alte per la seconda metà dell’anno, basta sapere dove guardare. Se, da un lato, guardando ai mercati occidentali (più Giappone) è difficile essere troppo ottimisti, lo stesso non si può dire delle economie asiatiche. Economie emergenti come la Corea del Sud, Taiwan e l’India possono vantare un numero sempre più crescente di società specializzate e veri e propri leader dei settori centrali oggi, come quello dei semiconduttori e della produzione di batterie.
Guardando al 2024, le società in questione avranno una forte crescita degli utili, spingendo così i loro Paesi di riferimento. “Secondo le stime, infatti, nel 2024 la crescita degli utili in Asia sarà più che doppia rispetto a quella delle società statunitensi e quasi cinque volte quella delle società giapponesi, con le imprese del settore IT a fare da capofila”, spiegano gli esperti.