La nuova frontiera del Private Debt per lo sviluppo di PMI e Mid-cap

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L’attuale contesto geopolitico ed economico rende più arduo e costoso l’accesso ai finanziamenti da parte delle aziende. Il mercato del credito offre un interessante strumento per rispondere a questa esigenza: i basket bond. La parola a Graziano Novello, Head of Private Debt del Gruppo Sella

Un paniere di mini bond per finanziare le piccole e medie imprese, volto a sostenere l’economia reale e in grado di coinvolgere gli investitori istituzionali. È questo lo scopo dei basket bond, strumenti di private debt pensati per le PMI e le Mid-cap e della cui emissione si occupa la divisione Corporate & Investment Bank (CIB) del Gruppo Sella, che ha recentemente dato il via alla seconda tranche di un programma triennale da 100 milioni di euro. Con questa forma di finanziamento si offre alle aziende l’opportunità di ottenere risorse finanziarie per supportare i loro piani di crescita e di investimento, con uno strumento complementare al credito bancario tradizionale e che beneficia della partecipazione di investitori istituzionali “di sistema” che difficilmente aderirebbero a emissioni di mini-bond singole. L’operazione, avviata nel novembre 2021, vede Sella CIB nel ruolo di arranger e Cassa Depositi e Prestiti (CDP) e Mediocredito Centrale (MCC) in quello di anchor investor. Per capire meglio il loro funzionamento abbiamo intervistato Graziano Novello, Head of Private Debt del Gruppo Sella.

Perché avete deciso di avviare nel 2021 questa iniziativa e in che cosa consiste il vostro ruolo di arranger?

Il lancio del programma di basket bond si colloca all’interno della strategia di Sella CIB di supportare i piani di sviluppo delle aziende clienti, tramite uno strumento finanziario che permetta alle società emittenti di approcciare il mercato dei capitali e, al contempo, di ampliare il proprio network di relazioni con investitori istituzionali diversi dagli istituti di credito. In qualità di arranger, seguiamo l’intero processo di strutturazione ed emissione sia dei singoli minibond sottostanti al programma basket bond, sia della cartolarizzazione: offriamo assistenza alle aziende emittenti tramite un’attività iniziale di advisory, volta a comprendere le peculiarità degli investimenti su cui costruire il minibond, cui segue la realizzazione delle attività tecnico-amministrative necessarie per completare l’emissione dei titoli di debito. Assistiamo, infine, i sottoscrittori nella valutazione delle singole opportunità di investimento.

Quali effetti positivi ritiene possano offrire questi strumenti ad investitori ed aziende, considerando anche il contesto attuale?

Per le aziende, l’emissione di un minibond – singolo o rientrante nel programma basket bond – costituisce un’importante opportunità per aprirsi al mercato dei capitali, con uno strumento di finanziamento complementare al credito bancario che garantisce la giusta visibilità alle iniziative imprenditoriali da realizzare: noi consigliamo sempre la quotazione delle obbligazioni sul segmento professionale ExtraMOT PRO3 di Borsa Italiana in quanto, oltre alla visibilità, certifica l’avvio di un percorso di crescita organizzativa e di trasparenza verso il mercato, essenziali per supportare l’accelerazione del proprio business. Al contempo i minibond offrono una diversificazione delle fonti di finanziamento, accedendo alle risorse necessarie per lo sviluppo dei progetti di sviluppo delle imprese. Per gli investitori, oltre al ritorno finanziario connesso all’investimento, riteniamo che l’aspetto più positivo sia rappresentato dall’opportunità di sostenere il tessuto imprenditoriale italiano e, nello specifico, i piani di investimento delle aziende finanziate, con un impatto positivo sull’economia reale.

In base a quali criteri sono state selezionate le aziende protagoniste dell’operazione?

Oltre ad alcuni criteri quantitativi che sono oggetto di analisi preliminare per l’accesso al programma basket bond, è estremamente importante che l’operazione sia destinata al supporto di nuovi progetti e iniziative di crescita interna, come ad esempio nuovi prodotti e linee di produzione, oppure esterna quali joint venture, ingresso in nuovi mercati tramite acquisizioni etc. In aggiunta vengono valutati elementi qualitativi come il posizionamento sul proprio mercato di riferimento, la storia dell’azienda e del management.

Quale è stata finora la risposta degli investitori e la domanda da parte delle aziende?

La risposta degli investitori e delle aziende è stata molto positiva: attualmente abbiamo completato circa la metà del programma di complessivi 100 milioni di euro e abbiamo in pipeline ulteriori operazioni che completeremo nei prossimi mesi. Nonostante uno scenario ancora incerto causato dal conflitto militare in Ucraina e le conseguenti tensioni che si stanno registrando sui mercati delle materie prime e dell’energia, sono numerose le realtà imprenditoriali italiane solide e con spazi importanti per crescere: dai colloqui con gli imprenditori, innovazione e sostenibilità sono i capisaldi su cui accelerare la propria crescita.

Quali saranno i prossimi passi in questa direzione e come vede lo scenario per questo tipo di strumenti?

Come divisione Corporate e Investment Banking del gruppo Sella continueremo ad ampliare la nostra offerta di prodotti e a fornire consulenza alle aziende clienti, con l’obiettivo di condividere la migliore soluzione finanziaria a supporto della loro crescita: con specifico riferimento al private debt, siamo convinti che questo mercato proseguirà nel proprio percorso di sviluppo, raggiungendo una quota sempre più ampia di aziende che decideranno di rivolgersi al mercato per sostenere i propri investimenti.

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