Investire guardando alle forze che plasmeranno il futuro digitale

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Gli investitori non possono ignorare i progressi della tecnologia. Blackrock ha analizzato da vicino alcuni temi chiave che guideranno il futuro digitale, per capire come trarne beneficio all’interno del portafoglio

Il mondo di oggi è plasmato da potenti cambiamenti strutturali, dai mutamenti demografici alla transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio. Queste mega forze creano temi che gli investitori non possono permettersi di ignorare. Un caso esemplare è il futuro digitale. I progressi della tecnologia digitale sono sbalorditivi, e l’intelligenza artificiale (AI, artificial intelligence) generativa ne è solo l’esempio più eclatante. Ma molte di queste tecnologie sono ancora agli albori e ne emergono continuamente di nuove. Concentrandosi sul futuro digitale, gli investitori possono beneficiare di alcune delle forze che stanno dando nuova forma alle nostre vite. Quali sono? Secondo iShares by BlackRock, sono sette i temi chiave che guidano il nostro futuro digitale: sanità, robotica, digitalizzazione, intrattenimento, veicoli elettrici, sicurezza digitale e “smart city”, ovvero città intelligenti. “Il nostro futuro è sempre più digitale e crea opportunità per gli investitori in settori come le smart city e la cybersecurity”, sottolinea Omar Moufti, EMEA Lead Strategist for Thematics, iShares.
Su questi due temi BlackRock propone di seguito un’analisi più approfondita.

Città intelligenti

In tutto il mondo è in corso una vasta migrazione dalla campagna alla città. Già oggi più della metà della popolazione vive in ambienti urbani. Si stima che entro il 2050 più di 8,8 miliardi di persone vivranno in città. Il doppio rispetto agli attuali 4,4 miliardi [1].

Le aree urbane più grandi sono le megalopoli, definite dalle Nazioni Unite come aree con una popolazione superiore ai 10 milioni di abitanti [2]. Esistono già 33 megalopoli; entro la metà del secolo, se ne conteranno circa 50 [3]. L’incremento delle megalopoli pone sfide considerevoli, dalle strade congestionate alla densità di popolazione, dall’inquinamento e ai rifiuti, e richiederà pertanto infrastrutture significative, tra cui reti di comunicazione (ad esempio 5G, fibra), di transito e di trasporto (ad esempio metropolitane, ponti), infrastrutture sociali (ad esempio ospedali, scuole) e abitazioni.

La tecnologia digitale offre un’intera serie di soluzioni alle sfide dell’urbanizzazione, che riguardano la connettività, l’efficienza delle risorse e il benessere dei cittadini. L’Internet of Things (IoT) – l’interconnessione degli oggetti di uso quotidiano – ha un ruolo fondamentale in questo contesto. I sensori che condividono dati in tempo reale sulla posizione delle merci e sul volume dei veicoli possono ridurre la congestione e l’inquinamento atmosferico che ne deriva.

La tecnologia dei sensori può anche contribuire a ottimizzare l’uso dell’energia nelle città. Questo, insieme alla tecnologia smart-grid, può rendere le città più vivibili, accessibili e sostenibili. Le soluzioni digitali possono anche contribuire a ridurre i rifiuti, a potenziare il riciclaggio e a migliorare la sicurezza delle strade cittadine.

È chiaro che gli enti cittadini hanno forti incentivi a impiegare queste tecnologie, e quindi le aziende che le producono possono beneficiare direttamente dell’accelerazione dell’urbanizzazione.

Sicurezza digitale

Le smart city presentano i vantaggi di un ambiente sempre più interconnesso. Ma le soluzioni digitali comportano anche delle vulnerabilità. Man mano che il nostro mondo diventa sempre più connesso, ci si espone sempre più agli attacchi informatici.

La crescita prevista dell’IoT evidenzia questo rischio. Alla fine del 2021, 11,3 miliardi di dispositivi [4] erano connessi all’IoT. Ma entro il 2030, questo numero si prevede che sarà quasi triplicato fino a raggiungere i 29,4 miliardi [5]. Questa catena di dispositivi può fare prodigi nel migliorare la logistica e la qualità della vita, ma ognuno di questi dispositivi potrebbe essere un anello debole.

In sostanza, più la nostra vita quotidiana è digitalizzata, più abbiamo bisogno della cybersecurity per essere al sicuro. La sicurezza informatica riguarda la protezione della nostra privacy, delle nostre finanze e della miriade di applicazioni basate su cloud da cui dipendiamo sempre più. La pervasività dei social network aumenta i rischi anche se migliora la nostra vita lavorativa e sociale. L’incremento del lavoro da casa durante la pandemia di Covid costituisce un’ulteriore considerazione: per facilitare il lavoro a distanza, i datori di lavoro hanno bisogno di sistemi sicuri e affidabili.

Per le aziende, le istituzioni e i governi, la posta in gioco è alta. Le violazioni dei dati possono avere importanti conseguenze di natura legale e finanziaria. Nel 2022, il costo medio di una violazione dei dati è stato di 4,35 milioni di dollari, il 12% in più rispetto al 2020 [6].

Le autorità di regolamentazione e i legislatori sono attenti alla minaccia della criminalità informatica e sia la normativa che la legislazione daranno ulteriore slancio agli investimenti nelle aziende che offrono sistemi e soluzioni di sicurezza informatica.

Investire nel futuro digitale

La gamma di ETF tematici Digital Future di iShares consente agli investitori di acquisire un’esposizione ai temi che stanno ridisegnando il nostro mondo, come ad esempio alle aziende responsabili di dare forma alle città sostenibili del futuro, o ai fornitori di cybersecurity, ai produttori di hardware e alle aziende di sicurezza fisica che contribuiscono a mantenere al sicuro i nostri dati digitali.

Fonti:

[1] World Economic Forum “How has the world’s urban population changed from 1950 to today?”

[2] United Nations “World Urbanization Prospects”

[3] Statista “The World’s Next Megacities”

[4] Global IoT Forecast Report, 2021-2030, 25 luglio 2022

[5] Global IoT Forecast Report, 2021-2030, 25 luglio 2022

[6] AAG IT Support “The Latest 2023 Cyber Crime Statistics” (updated October 2023)


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