Anche nel 2022 gli italiani si dimostrano un popolo di risparmiatori, sebbene 6 su 10 non sappiano esattamente perché mettono da parte. A confermarlo è il Rapporto sulle scelte di investimento delle famiglie italiane 2021 della Commissione nazionale per la società e la borsa (Consob), secondo cui il 41% dei 2.695 intervistati tende a risparmiare per un generico “non si sa mai”, mentre il 24% del campione accumula senza una precisa ragione. Se è vero che “i piccoli risparmi formano le grandi ricchezze”, come diceva il premio Nobel George Bernard Shaw, sembra allora che gli italiani abbiano fatto di queste parole una vera e propria fede. A febbraio 2022, infatti, sui conti correnti del Belpaese risultavano depositati circa 1831 miliardi di euro: un incremento del 4,5% su base annua, secondo i dati del Rapporto 2022 sull’evoluzione dei mercati finanziari e creditizi dell’Associazione bancaria italiana (Abi).
Dal conto al portafoglio: come gestire la liquidità
Ciò di cui gli italiani sembrano essere ignari, tuttavia, sono le conseguenze di tale comportamento. Ne è esempio l’effetto dell’inflazione sulla liquidità. Da febbraio 2021 a febbraio 2022, il tesoretto presente sui conti correnti del nostro paese è stato eroso dal rialzo dei prezzi (5,7% su base annua lo scorso febbraio), che ha bruciato circa 100 miliardi di euro in termini di potere d’acquisto, continua il report dell’Abi. Questo nonostante l’inflazione preoccupi il 75% degli italiani, secondo quanto evidenziato dal Global state of the consumer tracker di Deloitte pubblicato a marzo 2022. “È importante sottolineare che la liquidità presente sui conti correnti, insieme all’inflazione galoppante, rappresenta una mancata opportunità di raggiungere gli obiettivi di vita che ciascun risparmiatore si è prefissato, dai desideri più piccoli ai progetti più complessi”, afferma Michele Tanzi, Market Solution Director di Objectway, tra i principali fornitori di soluzioni end-to-end per wealth, banking e asset management a livello mondiale.
La soluzione di Objectway: Cash Conversion Experience
“Partendo da questo contesto, abbiamo sviluppato una soluzione innovativa per supportare consulenti e clienti nell’utilizzare la liquidità disponibile in eccesso, individuando bisogni concreti e pianificando le risorse necessarie al raggiungimento degli stessi”, continua Tanzi. “La Cash Conversion Experience si articola in diverse fasi e mette a disposizione degli advisor molteplici funzionalità, al contempo permettendo ai clienti stessi di procedere in autonomia rispetto ad alcuni ambiti grazie alla semplicità d’uso. In prima analisi, anche con modalità predittive sono definiti gli obiettivi del cliente, al fine di identificare traguardi concreti e raggiungibili dato il patrimonio a disposizione. Vengono così definite tutte le caratteristiche dell’obiettivo, quali ad esempio il valore del bisogno, l’importo iniziale da investire, il profilo dell’investitore e la durata dell’investimento stesso, anche grazie a suggerimenti pre-compilati che semplificano l’experience del cliente”, aggiunge Tanzi. “La soluzione supporta consulenti e clienti anche nella identificazione delle più idonee soluzioni di investimento suggerendo prodotti e portafogli ottimali. Si passa poi al monitoraggio degli obiettivi, agevolato dal supporto proattivo alle azioni di aggiornamento. L’interfaccia mostra infatti i dettagli del portafoglio e la probabilità di raggiungimento, oltre che l’andamento storico, tramite l’utilizzo di infografiche intuitive. Il cliente potrà inoltre essere coinvolto attivamente attraverso strumenti di education e accrescimento della consapevolezza dei propri bisogni”, conclude Tanzi.