Cedole mensili anche in caso di inversione di marcia delle banche

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Il mese di agosto è iniziato in salita per i titoli bancari di Piazza Affari. Il certificato di investimento Low Barrier Cash Collect sui tre principali istituti italiani prevede una cedola mensile anche in caso di ribassi importanti per un rendimento annuo di quasi il 10%. È tra le ultime novità di BNP Paribas

Il mese di agosto si è aperto con il segno meno per i principali mercati azionari, suscitando tra gli investitori il dubbio che la corsa vista nella prima parte dell’anno si stia esaurendo. Da qui la necessità di adottare un approccio più attento e prudente nella selezione dei titoli e degli strumenti. In questo contesto, in cui l’incertezza potrebbe tornare ad affacciarsi, si inserisce la gamma di 19 nuovi Certificate Low Barrier Cash Collect, emessa di recente da BNP Paribas sul segmento Sedex di Borsa italiana.

Si tratta, infatti, di certificati di investimento in cui la protezione contro eventuali inversioni di marcia dei mercati è piuttosto elevata, in quanto presentano barriere premio e a scadenza fissate entrambe fino al 30% del valore iniziale delle azioni sottostanti. Allo stesso tempo offrono un premio potenziale mensile tra lo 0,60% e l’1,65% con effetto memoria, per un rendimento annuo compreso tra il 7,20% e il 19,80%. Una doppia caratteristica che rappresenta una novità per BNP Paribas: “Per la prima volta infatti presentiamo la Barriera al 30% su un paniere di azioni italiane a fronte di un rendimento potenziale annuo del 7,2%”, sottolinea Luca Comunian, Distribution Sales, Global Markets Italy di BNP Paribas Corporate & Institutional Banking.

Come funzionano

La nuova serie di Certificate, scritti su panieri di azioni, permette di ottenere premi potenziali con effetto memoria nelle date di valutazione mensili anche nel caso di andamento negativo dei titoli sottostanti purché la quotazione di tutte le azioni che compongono il paniere sia pari o superiore al livello Barriera Premio (che varia dal 30% al 50% del valore iniziale delle azioni sottostanti).

Hanno una durata triennale ma a partire dal sesto mese di vita, i Certificate possono scadere anticipatamente qualora nelle date di valutazione mensili tutte le azioni che compongono il paniere quotino a un valore pari o superiore al rispettivo valore iniziale. In questo caso l’investitore riceve, oltre al premio mensile, anche l’importo nozionale (100 euro) e gli eventuali premi non pagati precedentemente.

Se il certificate giunge a scadenza (luglio 2026), si prospettano due possibili scenari per l’investitore: se la quotazione di tutte le azioni che compongono il paniere è pari o superiore al livello Barriera a Scadenza, il Certificate rimborsa l’importo nozionale (100 euro) più il premio con effetto memoria; se invece la quotazione di almeno una delle azioni che compongono il paniere è inferiore al livello Barriera a Scadenza, il Certificate paga un importo commisurato alla performance della peggiore tra le azioni che compongono il paniere (con conseguente perdita, parziale o totale, del capitale investito).

Il certificato su tre banche italiane

Nonostante risultati trimestrali record, agosto è iniziato con il piede sbagliato anche per le banche italiane. Nelle prime cinque sedute del mese a Piazza Affari, Banco Bpm ha perso oltre il 3%, Intesa Sanpaolo il 2,8%, FinecoBank addirittura più del 4%. Complice, forse, il dibattito scatenato dall’economista tedesco Moritz Kraemer, ex Standard & Poor’s, che in un articolo sul Financial Times ha messo in evidenza la vulnerabilità degli istituti italiani, citando la forte esposizione ai Btp e il caso Mps. Ma non solo. Tra gli analisti si starebbe insinuando il dubbio sulla sostenibilità dei risultati. Sì perché se nel primo semestre del 2023 le banche italiane hanno snocciolato utili mai visti prima, grazie ai rialzi dei tassi della Bce, ora ci si interroga se questo picco sia replicabile, considerando anche l’approssimarsi della fine della stretta monetaria.

Il Low Barrier Cash Collect su Unicredit, Intesa Sanpaolo e Banco Bpm (ISIN: NLBNPIT1RS84) prevede il pagamento di un premio mensile dello 0,82% (9,84% p.a.) dell’importo nozionale a ogni data di valutazione intermedia in cui il valore delle tre azioni sottostanti è maggiore o uguale al livello Barriera Premio, posta in questo caso al 40% del valore iniziale di riferimento. In altre parole, quindi, se i tre titoli bancari non perdono più del 60% rispetto al loro rispettivo valore iniziale. In particolare, i livelli Barriera Premio da osservare sono: 8,52 euro per Unicredit, 0,94 euro per Intesa Sanpaolo e 1,71 euro per Banco Bpm.

Inoltre, a partire dal sesto mese di vita del prodotto, nel caso in cui in una delle date di valutazione mensili tutte le tre azioni quotino a un valore pari o superiore al rispettivo valore iniziale (21,295 euro per Unicredit, 2,357 euro per Intesa Sanpaolo e 4,283 euro per Banco Bpm), il Certificate scade anticipatamente e, oltre al pagamento del premio, rimborsa anche l’importo nozionale (100 euro) e gli eventuali premi non pagati in precedenza, grazie all’effetto memoria.

L’effetto memoria entra in gioco anche se il certificate giunge a scadenza: in questo caso infatti, se la quotazione di tutte le azioni che compongono il paniere è pari o superiore al Livello Barriera a Scadenza (che è identico al livello Barriera Premio, quindi al 40% del valore iniziale), il Certificate paga l’importo nozionale, cioè 100 euro, sommato al premio dello 0,82% più gli eventuali premi non pagati precedentemente. Se la quotazione di almeno una delle azioni che compongono il paniere è inferiore al livello Barriera a Scadenza, il Certificate paga un importo commisurato alla performance della peggiore tra le tre azioni, con conseguente perdita, parziale o totale, del capitale investito.

Tra la lista dei prodotti spunta anche l’intelligenza artificiale

La gamma dei 19 nuovi Low Barrier Cash Collect spazia tra diversi mercati e settori, permettendo all’investitore di prendere posizione in maniera indiretta su titoli italiani quotati a Piazza Affari o stranieri sulle Borse internazionali, ma anche di seguire un approccio tematico, come quello dell’intelligenza artificiale che rappresenta una novità e su cui BNP Paribas ha deciso di dedicare ben tre certificate: “uno più rivolto al mondo dei microchip, l’altro su società AI large cap e infine un paniere di società più piccole ma che hanno l’AI come core (o unico) business”, illustra Comunian.

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