Nel panorama imprenditoriale italiano, caratterizzato da tante piccole – medie imprese a carattere famigliare, si presenta spesso il problema a chi dei discendenti passare il testimone e in quale momento.
Il panorama imprenditoriale italiano: sfide per un buon passaggio generazionale
La maggior parte delle imprese italiane sono in una fase critica, perché il fondatore spesso ha fatto entrare nel tempo i propri figli e/o nipoti all’interno dell’azienda con vari ruoli e in parte ha anche già trasferito parte delle proprie partecipazioni sociali della sua attività imprenditoriale. Detto questo si capisce perché nel pianificare un corretto passaggio generazionale sia importante fare un’attenta analisi della struttura aziendale e delle persone che la compongono.
Successivamente è importante prevedere un piano ben strutturato per il passaggio generazionale che può essere portato a termine in un’unica soluzione, oppure in più fasi a seconda delle situazioni. Si ricorda che ogni famiglia e ogni realtà aziendale ha delle proprie peculiarità legate anche al territorio e al contesto nel quale operano. Quando si pianifica il passaggio generazionale aziendale si deve procedere anche a pianificare quello del patrimonio privato.
Questa mia affermazione parte dal fondamento che per poter fare un passaggio generazionale stabile nel tempo, è necessario considerare tutto il patrimonio per creare un percorso possibilmente armonico nella famiglia. L’importanza di avere una visione completa è dunque fondamentale per poter avere contezza di quali asset compongono il patrimonio e come gli stessi possano essere assegnati. Spesso si fanno dei passaggi generazionali parziali oppure non si prende in considerazione l’intero patrimonio, il che può comportare poi dei problemi in futuro.
Nel passaggio generazionale dell’azienda è necessario innanzitutto verificare se vi sia o meno qualcuno idoneo a prendere il timone dell’azienda e se vi sia qualcun altro che possa svolgere un ruolo più o meno di vertice nella stessa.
3 soluzioni per garantire la continuità e il passaggio generazionale
L’azienda spesso però è l’unico mezzo di sostentamento della famiglia e questo può comportare non poche dispute se non adeguatamente affrontate e sistemate.
Se non si trova un successore temporaneamente o in modo permanente, bisogna trovare una soluzione pratica per permettere la prosecuzione delle attività aziendali.
Alcune soluzioni possibili in questi casi sono:
- l’acquisto delle quote da parte di un socio, sia esso famigliare o meno;
- l’inserimento di management esterno nelle sue diverse forme;
- la cessione completa dell’azienda.
Il family buy out: cos’è
Solitamente la prima soluzione si configura come un’operazione denominata «family buy out». Il family buy out è un’opzione che nasce dall’evoluzione del classico leverage buy out, operazione in cui una società industriale valuta la possibilità di acquisire un’altra società mediante la costituzione di una nuova società.
Tale nuova società viene costituita da quei famigliari o terzi che vogliano continuare l’attività del fondatore. I soci interessati alla continuità conferiranno le quote di partecipazione a una nuova società che si procurerà le risorse finanziare per acquisire l’azienda e liquidare gli altri soci. Successivamente ci potrà essere un atto di fusione tra le due società, oppure potranno rimanere le due realtà.
Questa opzione viene utilizzata anche quando, in assenza di eredi o successori, ma in presenza di manager, l’imprenditore vuole assicurare la continuità aziendale.
L’inserimento di management esterno
Altro modo di dare continuità senza avere eredi qualificati è quello di managerializzare l’impresa. La managerializzazione dell’azienda è quel processo che porta l’impresa a dotarsi di manager che la conducano e rispondano del loro operato direttamente ai soci-proprietari.
Questo processo contribuisce a una progressiva professionalizzazione della struttura aziendale mediante l’inserimento di competenze, capacità ed abilità adatte ad affrontare le sfide che i mercati oggi pongono alle imprese.
Ci sono varie modalità per affrontare questo processo quali:
- l’inserimento di un manager
- la costituzione di una holding
- l’utilizzo di meccanismi di corporate governance
- l’apertura al capitale di terzi (private equity)
- la quotazione in Borsa
La cessione dell’azienda
Qualora non vi fosse altra via per garantire la continuità e il passaggio generazionale in famiglia, l’unica via percorribile è quella della cessione d’impresa a terzi tramite operazioni straordinarie denominate «mergers and acquisition» (M&A). Quest’operazione consente di alienare al meglio un asset particolarmente complesso all’interno della famiglia per poi gestire al meglio la liquidità che deriva da tale cessione nella sistemazione patrimoniale del passaggio generazionale della famiglia.
Altri strumenti usati nel passaggio generazionale
Gli strumenti che invece possono veicolare il passaggio generazionale dell’azienda sono la donazione, il patto di famiglia, il trust, la fondazione, la società semplice e il testamento.
(Articolo tratto dal n° di aprile 2024 di We Wealth.
Abbonati subito qui per leggere ogni mese il tuo Magazine in formato cartaceo o digitale)