Cash is not king: scacco matto alla liquidità

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Sebbene possa inizialmente sembrare una decisione prudente, in un mondo finanziario in costante evoluzione rimanere fermi sui contanti può rivelarsi una scelta rischiosa. Ecco perché, come insegna il gioco degli scacchi, occorre pianificare la propria strategia nel lungo periodo. Vediamo come

Negli scacchi, i migliori giocatori che diventano gran maestri sono quelli capaci di pianificare le proprie strategie partendo a ritroso dall’ultima possibile mossa, spesso anticipando i propri avversari di decine di passaggi. Allo stesso modo, gli investitori più oculati dovrebbero costruire la propria strategia di investimento guardando al di là dei vantaggi offerti dall’apparente sicurezza degli strumenti liquidi.  Dopo oltre un decennio di tassi prossimi allo zero non sorprende che molti investitori siano attratti dai rendimenti relativamente sicuri che i conti deposito e i fondi monetari possono offrire. Tuttavia, limitarsi a pianificare la propria strategia una sola mossa alla volta potrebbe non essere saggio. Seth Meyer, Global Head of Client Portfolio Management di Janus Henderson Investors ci spiega perché.

Liquidità: sicurezza, ma anche rischi…

Secondo l’esperto della casa di gestione angloamericana, la sicurezza relativa offerta dalla liquidità potrebbe infatti celare alcuni rischi strategici. “Sebbene i rendimenti attuali possano sembrare allettanti – – spiega l’esperto di Janus Henderson – essi potrebbero presto declinare se le Banche centrali dovessero ridurre i tassi, come da esse anticipato”. Inoltre, i contanti non godono degli stessi vantaggi dei mercati azionari e obbligazionari quando i tassi scendono. “Ad esempio, le obbligazioni a tasso fisso registrano un apprezzamento dei prezzi quando i rendimenti scendono, mentre il valore attuale degli utili futuri di una società aumenta quando i tassi scendono, facendo salire il valore delle sue azioni, a parità di altre condizioni”.

…e mancate opportunità

Mantenersi liquidi in attesa che l’economia mostri segnali più chiari potrebbe sembrare prudente, ma così facendo gli investitori potrebbero rimanere spiazzati e senza mosse da giocare se gli eventi non dovessero evolvere come da loro previsto, perdendo le opportunità offerte dagli asset di rischio. “Azioni, obbligazioni e portafogli bilanciati – osserva Meyer – hanno ampiamente sovraperformato la liquidità nei 12 mesi successivi all’ultimo rialzo dei tassi della Federal Reserve Statunitense. Per questo riteniamo che gli investitori debbano essere posizionati per la prossima fase del ciclo. Una volta che i mercati si muoveranno, infatti, è probabile che si muovano troppo velocemente perché gli investitori possano reagire in tempo. Questo è importante perché perdere la prima fase di rialzo di un mercato può essere uno dei fattori più significativi dei rendimenti inferiori a lungo termine”.

L’importanza di definire una strategia

Come i grandi maestri degli scacchi pianificano le proprie strategie partendo dalle fasi conclusive delle partite, così gli investitori dovrebbero pianificare la propria strategia partendo dagli obiettivi finanziari e di vita che s’intendono dare. Una volta stabiliti, è consigliabile adottare una strategia basata sulla prospettiva a lungo termine, considerando la liquidità come risorsa per esigenze a breve termine e gli asset di rischio come fondamenta per il successo a lungo termine.

Una volta identificati e quantificati gli obiettivi – spiega l’esperto della casa di gestione angloamericana – consigliamo agli investitori di attenersi a una strategia con una prospettiva a lungo termine. Adottando questo approccio, la liquidità dovrebbe essere vista come un asset per soddisfare le esigenze di liquidità a breve termine (meno di 12 mesi). Al di là di questo, gli asset di rischio hanno in media sovraperformato la liquidità nel lungo periodo. Di conseguenza, riteniamo che le strategie di market timing siano rischiose a causa del costo-opportunità di rimanere fuori dai mercati. Allo stesso modo, aspettare per rientrare può rivelarsi costoso nel lungo periodo”.

Alcune mosse per iniziare la partita

Se dunque stare seduti sopra un conto a cinque o sei zeri non solo impedisce di cogliere potenziali opportunità ma addirittura espone ad altrettanti potenziali rischi, quali sono le mosse che gli investitori che si sono tenuti lontani dai mercati finanziari possono attuare?

“Per gli investitori che desiderano spostarsi dai contanti – spiega Meyer – esistono diverse strategie da considerare. In primo luogo possono prendere in considerazione un esposizione graduale agli asset di rischio, con investimenti programmati scollegati dagli eventi di mercato.
Una seconda possibilità potrebbe essere quella di valutare i portafogli bilanciati 60/40, che offrono maggiore stabilità, soprattutto alla luce della correlazione inversa tra azioni e obbligazioni che dovrebbe maggiore stabilità e diversificazione.
Entrando più nel dettaglio della pianificazione, nell’ambito delle allocazioni azionarie potrebbe essere importante concentrarsi su società di alta qualità a crescita secolare pluriennale, in particolare quelle guidate dai megatrend, le cui prospettive di crescita degli utili rimangono positive a prescindere dall’incertezza del contesto economico.
Per quanto riguarda l’obbligazionario, può essere interessante valutare i fondi multisettoriali, che rispondono alle esigenze degli investitori che ricercano rendimenti più elevati rispetto ai mercati monetari, nonché una rivalutazione dei prezzi in caso di calo dei rendimenti.
Infine, un’ulteriore possibile mossa potrebbe essere quella di considerare i fondi cash plus, uno strumento che offre un compromesso tra preservazione del capitale e un certo livello di remunerazione”, conclude l’esperto

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