Ricreare in laboratorio pelle umana in maniera personalizzata a partire dalle cellule del paziente, attraverso una superficie di pochi centimetri, grande quanto un francobollo. È il preludio della terapia cutanea su misura che CUTISS, una startup con sede in Svizzera ma dal cuore italiano, ha intenzione di sviluppare su larga scala, così da aiutare milioni di persone al mondo alle prese con ustioni, tumori, cicatrici e difetti. Con questo obiettivo la startup italo-svizzera ha lanciato un nuovo round di finanziamento da 40 milioni di euro, che chiuderà a breve. Insieme alla ceo e fondatrice Daniela Marino percorriamo i passi di questo progetto.
Quali risultati avete raggiunto finora?
CUTISS è stata creata nel 2017 come spin-off dell’Università di Zurigo e ha già ottenuto importanti risultati di sperimentazione e riscontri positivi dalla comunità medica. Il nostro prodotto di punta, denovoSkin™, un innesto cutaneo umano personalizzato che può essere bioingegnerizzato in grandi quantità a partire da un piccolo pezzo di pelle sana, ha superato con successo lo studio clinico di Fase 2 in pazienti ustionati adulti e adolescenti. DenovoSkin promette di crescere con il paziente, ridurre le cicatrici e portare a un miglioramento della qualità della vita e un calo del numero di interventi chirurgici correttivi successivi, soprattutto sui bambini, tagliando così anche i costi per il sistema sanitario. Il risultato è potenzialmente in grado di salvare e cambiare la vita. La nostra tecnologia è all’avanguardia e siamo leader nel settore a livello mondiale, perché non abbiamo competitori diretti. Per questo, stiamo sviluppando macchinari per la produzione di denovoSkin su larga scala.
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È in corso un round di finanziamento importante. Queste nuove risorse come verranno impiegate?
Siamo già riusciti a raccogliere quasi metà del round e prevediamo di chiudere a breve. Queste risorse serviranno a finanziare l’ultimo studio clinico necessario per richiedere l’autorizzazione di denovoSkin sul mercato, per industrializzare i macchinari e preparare lo scale-up, oltre che per lanciare il dispositivo medico per la pigmentazione. Chi fosse interessato a partecipare, può mettersi in contatto direttamente con me.
Perché partecipare a questo round e più in generale investire in questa storia?
CUTISS sta spingendo le frontiere dell’innovazione nella medicina rigenerativa. Le terapie cellulari sono ormai una realtà e l’ingegneria tissutale è il prossimo passo logico. La pelle è il nostro organo più grande ma il mercato offre poco e nulla di innovativo per la chirurgia cutanea. Oltre un milione di pazienti devono fare ricorso alla chirurgia cutanea ogni anno in Europa e negli Stati Uniti e CUTISS è pronta a offrire una soluzione definitiva e di largo impatto medico ed economico. Abbiamo già raccolto 67 milioni di franchi svizzeri con la partecipazione di investitori qualificati come Giammaria Giuliani (della società farmaceutica Giuliani Pharma) e siamo adesso pronti a scalare la tecnologia e raggiungere il mercato, per primi e in maniera efficace.
CUTISS ha una mission importante. Quali saranno i passi necessari per poterla realizzare?
Dobbiamo espanderci geograficamente, quindi negli Stati Uniti e in Asia, per conquistare ampie fette di mercato. Per fare questo dovremmo avere una strategia in grado di portarci o sul mercato pubblico o a collaborare con alcuni grandi nomi del medtech o del deeptech. Come tempistiche, siamo ad oggi a 2-3 anni. Siamo at the last mile.
Articolo tratto dal n° di dicembre di We Wealth.
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