- Fineco registra una raccolta netta nel mese di novembre pari a 941 milioni di euro, in crescita del +228% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno
- Doris: “In questa fase distensiva dei tassi di interesse, le erogazioni di mutui e prestiti – 2,7 miliardi in 11 mesi – sono tornate in linea con i volumi dello scorso anno”
Le reti di consulenza italiane – quotate in Borsa – archiviano il mese di novembre con una raccolta totale pari a 5,46 miliardi. Un dato in crescita del +335% anno su anno. Al top Azimut, che registra una raccolta netta di 3,1 miliardi di euro, di cui 2,8 miliardi relativi alla chiusura dell’acquisizione di 16 società di consulenza finanziaria da Amp Limited in Australia.
Azimut: superato l’obiettivo dei 14 miliardi
La raccolta netta totale da inizio anno ammonta così a 17,4 miliardi di euro, consentendo alla rete di battere l’obiettivo annuale aggiornato a luglio pari a 14 miliardi. Le masse totali, inclusive del risparmio amministrato, risultano pari a 113,9 miliardi. Di questi, 68,5 miliardi sono relativi al risparmio gestito. “La raccolta di novembre segna un ulteriore successo per Azimut, evidenziando la solidità del nostro modello di business diversificato e l’efficacia della nostra strategia di espansione internazionale, confermata dalla finalizzazione dell’acquisizione di 16 società di consulenza finanziaria in Australia, annunciata ad agosto”, conferma Gabriele Blei, ceo del gruppo. “I 17,4 miliardi di euro raccolti da inizio anno ci hanno permesso di superare ampiamente l’obiettivo per il 2024 e di raggiungere un nuovo massimo storico di 113,9 miliardi in masse totali”, continua l’amministratore delegato.
Fineco: 8,9 miliardi di raccolta in nove mesi
Fineco, con una raccolta netta di 941 milioni di euro, avanza invece del +227,87% rispetto allo stesso periodo del 2023. La banca guidata dall’amministratore delegato e direttore generale Alessandro Foti registra una raccolta totale da inizio anno pari a 8,9 miliardi di euro, superando l’intero 2023. L’asset mix restituisce una predominanza della componente gestita a 387 milioni di euro, a fronte dei 214 milioni del mese di novembre dello scorso anno (+34%). La raccolta amministrata ammonta invece a 61 milioni, mentre la diretta risulta positiva per 493 milioni. “Il crescente interesse dei risparmiatori per un’interazione con i mercati finanziari si riflette in una crescita del brokerage, favorita dalla costante innovazione dei servizi e da un ampliamento della base clienti che si è mantenuto dall’inizio dell’anno su livelli particolarmente elevati”, aggiunge Foti. I ricavi del brokerage sono infatti stimati a circa 20 milioni, per un totale da inizio anno di 199 milioni (+12% rispetto ai primi nove mesi del 2023).
Mediolanum: 517 milioni in risparmio gestito
Primi nove mesi da record anche per Banca Mediolanum che, con 912 milioni di raccolta netta totale nel mese di novembre, supera lo storico primato annuale del 2021. Il dato risulta tra l’altro in crescita del +570,59% anno su anno. “I 517 milioni di novembre in risparmio gestito sono il segno tangibile del grande lavoro svolto assieme ai nostri clienti, con flussi da inizio anno di 6,7 miliardi, il doppio dello scorso anno”, le parole di Massimo Doris, numero uno del gruppo di Basiglio. La raccolta netta in risparmio amministrato ammonta nel mese a 394 milioni, per un totale da inizio anno di 2,8 miliardi. “Desidero anche sottolineare come in questa fase distensiva dei tassi di interesse, le erogazioni di mutui e prestiti – 2,7 miliardi in questi 11 mesi – siano tornate in linea con i volumi dello scorso anno”, prosegue il ceo.
Generali, Mossa torna sull’Opa su Intermonte
Chiude il cerchio Banca Generali, che realizza nel mese di novembre una raccolta netta pari a 510 milioni di euro, in aumento del +39,34% anno su anno. Il totale da inizio anno sfiora i 5,7 miliardi, in crescita del +13% rispetto ai primi 11 mesi del 2023. I flussi under investment ammontano a 385 milioni, trainati dalla domanda per le soluzioni gestite (323 milioni) e da un ritorno della domanda per le polizze vita tradizionali (53 milioni). “Ci avviamo verso la chiusura di un anno in decisa crescita, con flussi in aumento a due cifre”, dichiara Gian Maria Mossa, amministratore delegato dell’istituto, lanciando tra l’altro uno sguardo al lancio dell’Opa volontaria su Intermonte. “Ha avuto un grande riscontro”, dice. “Siamo fiduciosi di ricevere nelle prossime settimane le autorizzazioni dalle Autorità competenti per poter iniziare a lavorare insieme già nei primi mesi dell’anno nuovo”.