- Nell’ultimo mese 16 pmi quotate hanno battuto il Ftse Mib. Prima fra tutte Maire Tecnimont, che ha registrato una performance del +46%
- Sul podio delle migliori perfomer da inizio anno si posizionano Ieg (+55%), Maire Tecnimont (+42%) e Alkemy (+36%)
- Randone: “Continuiamo a ritenere che i titoli growth recupereranno terreno e che le mid-small cap siano un ottimo proxy del growth in Italia”
Dopo aver ritrovato slancio in Borsa a inizio anno, le piccole e medie imprese tricolori tirano il freno rispetto ai titoli a grande capitalizzazione. Nell’ultimo mese, sia le mid cap che le small cap hanno infatti incassato performance peggiori rispetto alle large cap: l’indice Ftse Italy Mid-Cap (+4,0%, prezzi al 15 marzo 2024) ha sottoperformato l’indice principale del 2,7%, mentre l’indice Ftse Italy Small Caps (-0,7%) restituiva una performance del 7,5% inferiore rispetto al mercato. Ma ci sono alcuni titoli che hanno viaggiato in controtendenza, battendo il Ftse Mib.
Pmi quotate: i titoli migliori (e peggiori) dell’ultimo mese
Come analizzato dall’ultimo Report mensile sulle mid-small cap italiane a cura di Intermonte, a battere Piazza Affari nell’ultimo mese sono state 16 società. Si parte da Maire Tecnimont, gruppo societario attivo nel settore ingegneristico, tecnologico ed energetico, che ha registrato una performance del +46%. Sul podio anche Fincantieri (+27%) insieme a Webuild e Alkemy in terza posizione a pari merito (+23%). Seguono De’ Longhi (+15%), Civitanavy Systems (+15%), Buzzi-Unicem (+13%), Unipolsai (+12%), Acea (+11%), Antares Vision (+11%), Seco (+10%), Gpi (+10%), Avio (+10%), Servizi Italia (+9%), Reply (+9%) e Bff Bank (+8%). Tra le peggiori performer dell’ultimo mese troviamo in cima Somec (-42%), Igd (-33%) e Cy4gate (-23%).

Fonte: Intermonte
Pmi in Borsa: chi ha battuto il Ftse Mib da inizio anno
Guardando alle performance da inizio anno risulta evidente come siano invece 13 i titoli che hanno battuto il Ftse Mib. Sul podio delle migliori perfomer ci sono ancora una volta le sopracitate Ieg (+55%), Maire Tecnimont (+42%) e Alkemy (+36%), affiancate da Antares Vision (+36%), Webuild (+29%), The Italian Sea Group (+28%), Civitanavi Systems (+27%), Tod’s (+26%), Safilo (+26%), Buzzi-Unicem (+25%), Unipolsai (+19%), Credito Emiliano (+14%) e Avio (+14%). Sul versante opposto Somec, operatore specializzato in progetti costruttivi chiavi in mano, che lascia sul terreno 48 punti percentuali, accompagnata da Dovalue (-46%) e Cy4gate (-39%).

Fonte: Intermonte
“In molti casi abbiamo la sensazione che il mercato abbia puntato troppo su titoli che avevano già registrato performance deboli e che ora vengono scambiati a multipli interessanti”, spiega Andrea Randone, head of mid small cap research di Intermonte, analizzando le performance dell’ultimo mese. “Come nei mesi scorsi, la scarsa liquidità ha determinato forti oscillazioni di prezzo”. Nei prossimi giorni, dopo l’approvazione dei risultati annuali, molte società terranno incontri con gli investitori. “Crediamo che sarà un’ottima occasione per riportare l’attenzione sui fondamentali”, dice Randone. Poi conclude: “Gli investitori cercheranno di verificare la validità dei modelli di business e di capire se le attuali stime di consenso possano essere più caute del dovuto. In generale, continuiamo a ritenere che i titoli growth recupereranno terreno e che le mid/small cap siano un ottimo proxy del growth in Italia”.