Christie’s ha vinto la battaglia del giorno inaugurale della sua prima classic week 2024. La seduta Armi e armature del Museo d’Arte Classica di Mougins, Parte I, ha infatti realizzato il tutto esaurito (guanti bianchi) con i suoi circa 40 lotti, totalizzando 6.562.080 dollari, pari al 155% di valore a martello contro la stima bassa.
L’asta rappresenta il secondo capitolo di A Collecting Odyssey, vero e proprio viaggio nelle civiltà mediterranee, una serie di sei vendite che da dicembre 2023 a dicembre 2024 spaziano nella storia dell’arte, con opere e manufatti che vanno dall’antichità alle sculture contemporanee, e che costituivano il nucleo del Museo di Arte Classica di Mougins, nel sud della Francia. La collezione era la maggiore nel suo genere. Fondato da Christian Levett nel 2011, il Museo d’Arte Classica di Mougins ha chiuso i battenti il 31 agosto 2023. Solo provvisoriamente però: riaprirà infatti nel giugno 2024 con il nome di Female Artists of the Mougins Museum, dedicandosi esclusivamente alle opere delle artiste donne della collezione Levett.
i tesori dell’asta di armi e armature antiche provenienti dal Museo di Mougins
Ad ogni modo, per i collezionisti di arte bellica di ogni latitudine l’asta è stata una ghiotta opportunità: non capita spesso di poter acquistare i tesori custoditi nei musei. I lotti principali della vendita abbracciavano più di un millennio di storia europea, dal periodo arcaico dell’antica Grecia al regno merovingio dell’alto medioevo.
«Questa vendita dimostra la forza duratura del mercato delle antichità e la passione, la conoscenza e l’energia che Christian Levett ha messo nell’assemblare la variegata collezione che ha reso il Museo di Mougins una tale fonte di ispirazione per tutti coloro che l’hanno visitato», ha commentato Hannah Solomon, responsabile del dipartimento di arte antica e antichità di New York.
Lotto di punta è stato l’Elmo di topo Guttmann (foto apertura), un importante elmo romano in ferro, ottone e rame con un’iscrizione punzonata del proprietario originale dell’elmo, Julius Mansuetus, aggiudicato per 1.260.000 dollari, perfettamente in linea con la stima pre-asta di 1.000.000 – 1.500.000 dollari.
THE GUTTMANN MOUSE HELMET
AN IMPORTANT ROMAN IRON, BRASS AND COPPER HELMET FOR JULIUS MANSUETUS, together with A DOLABRA
ANTONINE PERIOD, CIRCA 125-175 A.D.
Price realized: $1.260.000
Ma quali sono stati i lotti che si sono rivalutati maggiormente?
Innanzitutto, la spada merovingia del V-VI secolo d.C. circa. D., che ha moltiplicato la sua stima iniziale (35.000) di oltre 7 volte, fino a raggiungere quota 252.000 dollari.
Questa elegante spada conserva ancora la sua lunga lama affusolata in ferro, incastonata in un’impugnatura ornata in bronzo e oro, con un granato ovale incastonato su entrambi i lati del pomo. In basso, sull’asta, compare un motivo a croce punzonata e una fascia d’oro incisa con tre intarsi circolari di granato. L’elsa in lamina d’oro sbalzata è preceduta da un motivo quadrato intarsiato in vetro verde e rosso, centrato da un cabochon ovale.
Poi, una panoplia (insieme delle parti di un’armatura) da guerriero greca in bronzo, dal periodo arcaico a quello classico, che ha incassato 504.000 dollari (120.000 – 180.000).
Cui si aggiunge un elmo greco calcidico in bronzo stagnato, del periodo tardo-classico ed ellenistico, che ha ricavato 315.000 dollari (stima iniziale: 50.000-70.000 dollari). L’elmo è caratterizzato da una cupola a punta, da una cresta carinata, da un nasello corto e da guance smerlate incernierate. Fu ricavato da una lastra di bronzo martellata e poi stagnata, che gli conferisce una bella tonalità argentea. È raro che un elmo conservi la sua superficie stagnata originale: questa sua caratteristica ci offre un’idea di come gli elmi apparissero ai guerrieri di quasi 2.500 anni fa.
Altri risultati degni di nota sono stati ottenuti da:
un elmo da cavalleria romano in ferro e bronzo stagnato del periodo antonino, che ha fruttato 693.000 dollari (300.000 – 500.000);
un elmo corinzio greco in bronzo dal tardo arcaico al primo periodo classico, che ha raggiungo i 478.800 dollari (stima 300.000-500.000 dollari);
un elmo romano in lamina d’ottone di tipo Weisenau, del periodo flavio-traianeo, che è stato battuto a 315.000 dollari (stima 250.000-350.000 dollari);
Fra i lotti più desiderabili da chi ama le antichità figurava lo splendido frammento di Thétis, una piastra posteriore greca in bronzo con iscrizione proveniente da una corazza anatomica, aggiudicato a 151.200 dollari (stima 150.000-250.000 dollari):
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