Palazzo Reale a Milano ospita una straordinaria mostra dedicata a due titanici artisti dell’arte, Paul Cezanne e Pierre-Auguste Renoir, indagando la loro profonda influenza sui movimenti artistici successivi. La mostra presenta cinquantadue capolavori provenienti dalle prestigiose collezioni del Musée d’Orsay e del Musée de l’Orangerie di Parigi, offrendo un viaggio affascinante attraverso le vite e le opere di questi maestri dell’Impressionismo. Cezanne e Renoir hanno giocato un ruolo fondamentale nella creazione e nello sviluppo di questo movimento artistico, che celebra nel 2024 il suo 150º anniversario.
Cezanne e Renoir, in mostra i capolavori dell’Impressionismo
Attraverso una selezione dei dipinti più iconici dei due artisti, la mostra spazia dai ritratti ai paesaggi, dalle nature morte alle raffigurazioni delle bagnanti, raccontando così la storia e l’evoluzione dell’arte impressionista. L’attenzione compositiva rigorosa e geometrica di Cezanne si contrappone all’armonia e alla resa delle forme tramite il colore di Renoir. La sezione conclusiva della mostra mette in luce l’influenza duratura di entrambi gli artisti sulla generazione successiva, attraverso il confronto diretto con due dipinti di Pablo Picasso, evidenziando quanto le loro visioni e tecniche abbiano influenzato lo sviluppo dell’arte moderna. La mostra, curata con maestria da Cécile Girardeau, conservatrice del Musée d’Orsay, e Stefano Zuffi, rinomato storico dell’arte, offre un’esperienza unica e coinvolgente per gli appassionati d’arte e gli studiosi. Presentando i dipinti di questi due artisti, la mostra risalta le affinità e le differenze tra le loro visioni artistiche, offrendo ai visitatori una straordinaria varietà di stili, temi e traiettorie estetiche. Grazie alla collaborazione con gli istituti parigini e al patrocinio dell’Ambasciata di Francia, la mostra Cezanne / Renoir è uno dei momenti salienti della stagione espositiva milanese 2024-2025, promettendo un’occasione unica per ammirare capolavori che continuano a incantare il pubblico con la loro bellezza e modernità, anche dopo più di un secolo dalla nascita del movimento impressionista.
Paul Cezanne
Nato ad Aix-en-Provence nel 1839 e morto nel 1906, Paul Cezanne è stato uno dei maggiori protagonisti della corrente post-impressionista. La sua influenza sull’arte del XX secolo è stata fondamentale, soprattutto per la semplificazione formale che ha influenzato numerosi movimenti artistici successivi, tra cui il Cubismo. Nonostante la sua ribellione contro il desiderio del padre di intraprendere una carriera legale, Cezanne ha seguito la sua vera passione, l’arte, che lo ha portato a creare opere di grande impatto. Cezanne ha sviluppato uno stile pittorico unico, distaccandosi gradualmente dagli impressionisti per creare una tecnica più riflessiva e scientifica, volta a conferire all’arte una maggiore autonomia. Pur trascorrendo gran parte della sua vita nella campagna provenzale, Cezanne ha tratto ispirazione anche dalla vita urbana parigina, frequentando i caffè artistici di Montmartre e Montparnasse. I suoi dipinti sono caratterizzati da una profonda attenzione ai dettagli e dalla rappresentazione di soggetti comuni della sua vita quotidiana, come paesaggi, nature morte e ritratti. Elementi distintivi delle sue opere includono la maestosa montagna di Sainte-Victoire e una particolare attenzione alla resa della luce e della forma.
La pittura di Paul Cezanne si distinse per il suo approccio metodico e riflessivo: contrariamente agli impressionisti, l’artista non si limitava a rappresentare ciò che l’occhio vede, ma piuttosto si concentrava sulla costruzione logica e strutturale del soggetto dipinto. Cezanne cercava una sintesi delle forme, poiché per lui la natura era composta essenzialmente da figure geometriche come cilindri, coni e sfere. Credeva che, indipendentemente dalla complessità strutturale della natura, la mente percepisce le forme geometriche, rendendo impossibile la riproduzione diretta della realtà. Le nature morte offrivano al pittore una vasta gamma di forme da esaminare in modo analitico e scientifico. Le sue prime opere in questo genere, come Vaso, Caffettiera e frutta del 1867-69, mostrano una composizione apparentemente disordinata, ma caratterizzata da una profonda staticità e compostezza, con un’attenzione particolare alla resa volumetrica degli oggetti attraverso l’uso del colore e dei contorni marcati. Cezanne, pur mantenendo una certa vicinanza agli impressionisti, iniziò a schiarire la sua tavolozza di colori e ad adottare una tecnica più libera, soprattutto sotto l’influenza dell’amico Camille Pissarro. Opere come La casa dell’impiccato del 1872-73 mostrano la sua crescente attenzione alla semplificazione delle forme e alla definizione dei volumi.
Oltre alle nature morte e ai paesaggi, Cezanne dedicò molto tempo anche ai ritratti e agli autoritratti. Nei suoi autoritratti, come quello del 1875, traspare il suo carattere irascibile e riservato, mentre in opere come Il ponte di Maincy del 1879-80, la sua abilità nel definire lo spazio con rapidi colpi di pennello diventa evidente. Negli anni Ottanta dell’Ottocento, la sua ricerca artistica sulla forma e la solidità della natura raggiunse un livello elevato, come dimostra il dipinto Il Bagnante del 1885, in cui la figura solitaria emerge dallo sfondo in modo imponente, dialogando armoniosamente con l’ambiente circostante. L’arte di Cezanne ha lasciato un’impronta indelebile sulle generazioni successive di artisti, influenzando profondamente lo sviluppo dell’arte moderna.

Hervè Lewandowski / RMN-GP / Dist. Photo SCALA, Firenze)
Cezanne in asta
Nei suoi record d’asta si ricorda il paesaggio monumentale di Paul Cezanne, La Montagne Sainte-Victoire, uno dei più celebri dipinti ad olio su tela del maestro francese, realizzato tra il 1888 e il 1890, che ha fruttato 137.790.000 dollari da Christie’s a New York nel 2022 in occasione dell’asta dedicata alla collezione del co-fondatore di Microsoft, Paul Allen. Importante ricordare nel 2012 l’acquisto record da 250 milioni di dollari della famiglia reale del Qatar per I giocatori di carte, uno dei più celebri dipinti dell’artista francese del 1893, (fino a quel momento di proprietà di George Embiricos, armatore greco) . Per riuscire ad accaparrarsi il capolavoro la famiglia reale, aveva partecipato a un’asta battendo due dei più importanti mercanti d’arte al mondo, Larry Gagosian e William Acquavella. Il 9 novembre 2023 a New York, da Christie’s sono andati all’asta tre dipinti significativi di Paul Cezanne, tutti provenienti dal museo Langmatt di Baden, in Svizzera, che ha messo le opere in vendita per mantenere l’apertura del museo nei prossimi anni. La tela più importante, Frutta e vaso di zenzero, dipinta nei primi anni ’90 del XIX secolo, aveva una stima di 35-55 milioni di dollari, mentre Quattro mele e un coltello, era valutata tra i 7-10 milioni. Infine Il mare a L’Estaque, datato alla fine degli anni ’70 dell’Ottocento era valutata tra i 3 e i 5 milioni.
Pierre-Auguste Renoir
Pierre-Auguste Renoir, nato a Limoges nel 1841 e deceduto a Cagnes-sur-Mer nel 1919, è uno dei più celebri pittori dell’Impressionismo, rinomato per la sua vivace joie de vivre e per la sua fase influenzata dalla pittura di Ingres, nota come “aigre”. Oggi, è riconosciuto come uno dei più eminenti artisti francesi. Tra le opere più significative di Renoir si annoverano capolavori come La Grenouillère del 1869, Ballo al moulin de la Galette del 1876, La colazione dei canottieri del 1880-1882, Sulla terrazza del 1881, Gli ombrelli del 1881-1886 e Le grandi bagnanti del 1884-87. Nel corso del suo viaggio in Italia nel 1882, l’artista fu influenzato e ispirato da maestri del Rinascimento come Donatello e Raffaello, che contribuirono a plasmare il suo nuovo stile pittorico. L’Impressionismo, emerso a Parigi nella metà del XIX secolo tra il 1860 e il 1870, è stato caratterizzato dall’adozione del dipingere en plein air, cioè all’aperto. Il termine “impressionismo” fu coniato dal critico d’arte Louis Leroy in seguito alla sua reazione negativa alla prima mostra degli impressionisti nel 1874. Tra i protagonisti di questo movimento, oltre a Renoir, spiccano nomi come Claude Monet, Édouard Manet, Edgar Degas e Camille Pissarro. Pur condividendo le basi comuni del movimento, ognuno di questi artisti ha sviluppato uno stile e una tematica distinti. L’elemento unificante dell’Impressionismo è stato l’approccio innovativo nell’uso della luce e del colore, che, tramite pennellate rapide e vibranti, consentiva loro di catturare l’effetto istantaneo della realtà. Renoir si dedicava a un’interpretazione soggettiva del mondo, in cui l’occhio del pittore dettava legge: ciò che si osservava in un istante poteva differire radicalmente da ciò che si percepirebbe successivamente. Dipingendo en plein air, le vere protagoniste delle sue opere erano la luce e la sensazione fugace del momento con particolare attenzione alla ricerca della bellezza e l’ammirazione per la natura.

Auguste Renoir, Femme nue dans un paysage (© 2024 RMN-Grand Palais /
Franck Raux/ Dist. Foto SCALA, Firenze)
Renoir sul mercato secondario
Tra le vendite record delle opere di Renoir si ricorda nel 2015 a Tefaf, quella per 15 milioni di dollari di Femme cueillant des pleure (Donna che raccoglie i fiori) realizzato nel 1874. Opera andata all’asta per volere del Sterling and Francine Clark Art Institute di Williamstown, (proprietari del quadro dal 1933). Protagonista del fantastico quadro è Camille Doncieux in Monet, prima moglie del pittore amico di Renoir. Camille conobbe Monet quando aveva solo 18 anni e tra i due nacque l’amore, il rapporto tra l’artista e Camille fu contrastato dal padre di lui, ma Monet nel 1870 la sposò. Anche il celebre dipinto Bal du moulin de la Galette, che ritrae un’immagine iconica della Belle Epoque, divenuto uno dei simboli dell’impressionismo, ha una versione più celebre conservata al Museo d’Orsay, ma una versione più piccola è stata venduta nel 2015 per «appena» 143,9 milioni di dollari dalla vedova di John Hay Whitney (editore del New York Herald Tribune).