La 60. Esposizione Internazionale d’Arte dal titolo Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere, a cura di Adriano Pedrosa, apre le sue porte sabato 20 aprile e fino a domenica 24 novembre 2024 (pre-apertura 17, 18, 19 aprile) mentre la cerimonia di premiazione e inaugurazione si svolgerà il 20 aprile 2024.
I due nuclei della Biennale di Venezia
La mostra – che si tiene ai Giardini e all’Arsenale – sarà, come spiegato da Adriano Pedrosa “una celebrazione dello straniero, del lontano, dell’outsider, del queer e dell’indigeno” e “parlerà di artisti che sono essi stessi stranieri, immigrati, espatriati, diasporici, émigrés, esiliati e rifugiati, in particolare di coloro che si sono spostati tra il Sud e il Nord del mondo”. Il tutto lo ritroviamo nei due nuclei distinti della mostra. Il Nucleo Contemporaneo in cui gli artisti indigeni hanno una presenza emblematica e le loro opere accolgono il pubblico nel Padiglione Centrale ai Giardini, con un murale monumentale realizzato dal collettivo brasiliano Mahku sulla facciata dell’edificio, e nelle Corderie, dove il collettivo Maataho di Aotearoa/Nuova Zelanda presenterà una grande installazione nella prima sala. Gli artisti queer sono presenti in ogni spazio e costituiranno il fulcro di una sezione nelle Corderie, nonché di un’area dedicata all’astrazione queer nel Padiglione Centrale.
Il Nucleo Storico è invece composto da opere del XX secolo provenienti dall’America Latina, dall’Africa, dall’Asia e dal mondo arabo e si snoda in tre sale nel Padiglione Centrale: la sala intitolata Ritratti, la sala dedicata alle Astrazioni e una terza sala dedicata alla diaspora artistica italiana nel mondo lungo il corso del XX secolo. Le due sale che ospitano i Ritratti comprendono le opere di 112 artisti, per lo più dipinti, ma anche lavori su carta e sculture, coprendo un arco di tempo compreso tra il 1905 e il 1990.
Dal Padiglione Italia agli eventi approvati
Il Padiglione Italia si trova alle Tese delle Vergini in Arsenale ed è a cura di Luca Cerizza che presenta il progetto Due qui / To hear dell’artista Massimo Bartolini con contributi appositamente ideati da musicisti e scrittori. Una attenzione particolare è data poi ai progetti all’aperto e a un programma di performance durante i giorni di pre-apertura e nell’ultimo fine settimana dell’esposizione. Trenta eventi collaterali approvati da Adriano Pedrosa sono invece organizzati in numerosi siti della città e propongono un’ampia offerta di contributi provenienti da importanti centri culturali esteri.
Gli eventi collaterali della Biennale di Venezia
Armando Testa alla Galleria Internazionale d’Arte Moderna Ca’ Pesaro
Diversi gli eventi che si svolgono in concomitanza con la 60. Biennale d’Arte. Tra questi inaugura dal 20 aprile e fino al 15 settembre 2024 alla Galleria Internazionale d’Arte Moderna Ca’ Pesaro la mostra monografica “Armando Testa.”, a cura di Gemma De Angelis Testa, Tim Marlow ed Elisabetta Barisoni. Oltre che creatore di indimenticabili pubblicità e campagne promozionali, dei loghi per Lavazza, Sasso, Carpano, Simmenthal e Lines per citarne solo alcuni, Armando Testa (Torino,1917-1992) è stato anche artista con la sua produzione più libera ed eclettica che caratterizza la serie di dipinti sulle dita ma anche con le opere Omaggi a Mondrian e nella serie delle Croci che nel percorso espositivo si affiancano alle ironiche Sedie AT.
Armando Testa, Segno (1990), acrilico su tela, 100×70 cm, credito fotografico Nino Chironna
Gli artisti: da Lorenzo Quinn a William Kentridge
Si chiama “Anime di Venezia – Souls of Venice”, la nuova creazione di Lorenzo Quinn che sarà esposta a Venezia, dal 20 aprile al 15 settembre 2024, in onore delle celebrazioni dell’Anniversario di Marco Polo a 700 anni dalla morte. William Kentridge, artista sudafricano noto negli ultimi quarant’anni per i suoi cortometraggi animati, le sue sculture e le sue produzioni di teatro e opera, presenta in collaborazione con la curatrice Carolyn Christov-Bakargiev, la suggestiva nuova serie di video in nove episodi intitolata Self-Portrait as a Coffee-Pot all’Arsenale Institute for Politics of Representation dal 17 aprile al 24 novembre 2024.
Canaletto alla Quadreria di Palazzo Ducale
Nella Quadreria di Palazzo Ducale è invece in corso già dal 27 marzo l’esposizione del capolavoro di Canaletto Il molo verso Riva degli Schiavoni con la colonna di San Marco. L’opera si inserisce nel progetto Ospiti a Palazzo, la rassegna che portaa Palazzo Ducale grandi esempi di opere pittoriche, volte a esaltare il ruolo di Venezia e dei suoi protagonisti nella storia e nella cultura europea.
Francesco Vezzoli al Museo Correr
Fondazione Civici Musei di Venezia e Venice International Foundation presentano Musei delle Lacrime, un progetto ideato da Francesco Vezzoli (Brescia, 1971) in maniera site-specific per le sale del Museo Correr dal 17 aprile al 24 novembre 2024.
L’arte digitale alla Scoletta dell’Arte dei Tiraoro e Battioro
Infine, TAEX, piattaforma interdisciplinare per artisti, curatori e collezionisti, presenta la mostra interattiva dedicata all’arte digitale Scoletta dell’Arte: Digital Reform che si terrà alla Scoletta dell’Arte dei Tiraoro e Battioro dal 19 aprile al 15 settembre 2024. La mostra propone un viaggio interattivo attraverso l’artigianato digitale, creando un legame diretto con l’arte del passato e coinvolgendo attivamente il pubblico attraverso il gioco.