I risultati d’asta della Rare Watches di Christie’s Ginevra a maggio 2024
Michael Schumacher arrivò a vincere sette campionati mondiali di Formula 1. Per celebrare quel traguardo, il suo mentore e amico Jean Todt gli regalò un orologio personalizzato di F.P. Journe, modello Vagabondage. Questo pezzo della storia dello sport ha appena incassato 1.497.000 franchi svizzeri (1.646.700 dollari; 1.532.928 euro) nella speciale asta di Christie’s Ginevra del 14 maggio 2024 (asta in realtà rimandata di qualche giorno rispetto alla data inizialmente prevista a causa dell’attacco hacker in corso al sito della casa d’aste da diversi giorni). Della stessa vendita, inserita nell’asta Rare Watches, hanno fatto parte altri sette orologi della collezione personale del pilota. Gli otto segnatempo della collezione personale di Schumacher hanno ottenuto l’equivalente di 4,4 milioni di dollari (4,1 milioni di euro).
F.P. JOURNE, INVENIT ET FECIT, PIECE UNIQUE, VAGABONDAGE 1 MODEL, CIRCA 2004 (lotto 136)
L’asta, dal vivo, è andata molto bene, anche se un po’ meno rispetto a quella della rivale Phillips, sia per incasso totale che per tasso del venduto. Erano offerti 164 pezzi. Alla fine ne sono stati venduti il 96%, per un totale di 22.821.050 franchi svizzeri. Top lot della vendita è stato un Patek Philippe vintage ref. 1518 del 1948, capace di realizzare 2.465.000 franchi svizzeri/ 2.711.500 dollari / 2.524.160 euro. Si è trattato dell’orologio più caro venduto questa primavera a Ginevra. Il lotto più caro da Phillips, il Patek Philippe 2523/1 ha incassato l’equivalente 1.934.840 dollari.
Patek Philippe, ref. 1518, second series, movimento no. 867368, cassa n. 652368, fatto nel 1948 (lotto 127)
Risultati che si sommano a quelli della grande asta benefica Only Watch, andata tutta esaurita con 28,3 milioni di franchi svizzeri incassati. «Questi risultati dimostrano la passione dei collezionisti internazionali per i segnatempo eccezionali», ha commentato Remi Guillemin, responsabile del settore orologi per l’EMEA e le Americhe. Si conferma che Patek Philippe è un marchio amatissimo: «è stato il protagonista della vendita», prosegue lo specialista, aggiungendo che anche per F.P. Journe c’è stata «una significativa domanda da parte degli acquirenti».
Quanto hanno fatto gli orologi di Michal Schumacher in asta?
Sempre Guillemin ha ribadito i ringraziamenti per «la famiglia Schumacher che ci ha affidato l’eccezionale proprietà di Michael Schumacher». Di seguito i lotti provenienti dalla collezione personale del campione.
Vagabondage di F.P. Journe (lotto 136, 1.646.700 dollari). Il quadrante commemora i sette campionati mondiali di F1 vinti da Michael Schumacher. Fu il regalo di Jean Todt per il Natale 2006.
Audemars Piguet Royal Oak (lotto 130). Anche questo fu un regalo di Jean Todt, amico generoso, giunto come celebrazione delle prime sei vittorie. Il quadrante personalizzato presenta l’emblema del Cavallino Rampante, le sei stelle rappresentanti gli altrettanti campionati mondiali e il casco da corsa rosso di Schumacher. Prezzo di aggiudicazione: 415.800 franchi svizzeri/457.380 dollari americani/ 425.779 euro.
Audemars Piguet Royal Oak (lotto 130)
Collezione completa di 5 pezzi (lotti 131-135b) in rutenio (metallo raro del gruppo del platino) di F.P. Journe.
Michael Schumachers full F.P. JOURNE ruthenium collection (lotto 131)
I pezzi erano vendibili singolarmente, ma sono stati acquistati tutti dallo stesso acquirente, scatola originale e personalizzata inclusa.
Michael Schumachers full F.P. JOURNE ruthenium collection (lotto 132)
Il prezzo? Oltre 1,7 milioni di franchi svizzeri/ 1,8 milioni di dollari statunitensi/ 1,7 milioni di euro.
Michael Schumachers full F.P. JOURNE ruthenium collection (lotto 133)
Michael Schumachers full F.P. JOURNE ruthenium collection (lotto 134)
Michael Schumacher full F.P. JOURNE ruthenium collection (lotto 135)
Infine, l’ultimo lotto offerto dalla collezione Schumacher è stato un Rolex Daytona ref. 6262, uno dei più rari e ricercati, battuto a 315.000 franchi / 346.500 dollari / 322.560 euro. La referenza 6262 fu in produzione per un periodo molto breve, tra il 1970 e il 1972.
Rolex Oyster ref. 6062 (lotto 54)
Gli orologi più combattuti nell’asta Rare Watches di Christie’s
Il pezzo che ha fatto il record assoluto di stagione nelle aste di orologi è stato il Patek Philippe 1518 del 1948 (lotto 127), una delle sole 58 referenze prodotte in oro rosa e una delle 12 con quadrante rosa. Fu realizzata esclusivamente per il mercato latino-americano; ha infatti il calendario dei giorni della settimana e del mese in spagnolo. È stata venduta per 2.465.000 franchi / 2.711.500 dollari / 2.524.160 euro, stabilendo il prezzo più alto per un orologio da polso venduto in questa stagione primaverile a Ginevra.
La referenza 2526 di Patek Philippe in oro rosa invece (lotto 124), con quadrante in smalto nero, è solo uno degli otto esemplari apparsi in pubblico fino ad oggi. Le caratteristiche più rappresentative della cassa 2526 sono il fondello a vite bombato che garantisce l’impermeabilità e la corona in oro fuso con la scritta “PP”. Quotazione: 680.400 franchi svizzeri/ 748.440 dollari americani/ 696.730 euro.
Patek Philippes reference 2526 in pink gold, with black enamel dial, lotto 124
Rolex, il fascino senza tempo del vintage in asta
Il Rolex referenza 6262 Daytona (lotto 93) con quadrante “Paul Newman” è ritenuto l’unico esemplare realizzato per la FAP (Peruvian Airforce). Si ritiene che tra il 1962 e la fine degli anni Settanta, la FAP abbia ricevuto circa 700 orologi Rolex, tra cui Daytona, Submariner e GMT. Il lotto ha realizzato 302.400 franchi svizzeri/32.640 dollari/ 309.657 euro.
Rolex reference 6262 Daytona with Paul Newman dial, lotto 93
“Les Armoiries” (lotto 112, stemma/riferimento 6100) è uno dei soli tre orologi da polso Rolex noti con quadrante in smalto cloisonné. A decorarlo, Marguerite Koch negli anni ’50. Ha cambiato proprietario per 277.200 franchi / 304.920. dollari / 283.853 euro.
Rolex Les Armoiries 8217; (coat of armsreference 6100), lotto 112
In chiusura d’asta, Remi Guillemin sottolinea «la forte partecipazione a livello mondiale, con un’enfasi particolare sull’America».