La strategia investe non solo in aree “prevedibili”, come le energie rinnovabili, il riciclaggio e l’edilizia “verde”, ma anche in settori meno ovvi, come i software di virtualizzazione o gli enzimi in grado di ottimizzare e migliorare l’efficienza energetica nella produzione di vari prodotti e materiali.
La nuova infrastruttura necessaria per l’espansione delle fonti di energie rinnovabili costituisce un’area importante per i nostri investimenti. Riteniamo che anche il settore immobiliare offra opportunità di miglioramento dell’efficienza energetica (nella maggior parte dei casi almeno raddoppiandola), oltre a rendere le rinnovabili la principale fonte di energia grazie all’uso dell’idrogeno e all’integrazione del solare e dell’eolico. Inoltre, sono sempre più numerose le aziende coinvolte nella costruzione di un’economia circolare.
Lo slancio degli Stati Uniti
Si prevede che l’elezione del nuovo Presidente degli Stati Uniti, che rappresenta il più grande mercato nazionale con i suoi 326 milioni di consumatori, contribuirà in modo significativo all’agenda della sostenibilità globale. Nel suo primo giorno da Presidente, Joe Biden ha autorizzato il rientro degli Stati Uniti nell’Accordo di Parigi. Gli USA puntano ad azzerare l’impronta ecologica del settore energetico entro il 2035 e a raggiungere il traguardo delle zero emissioni nette di carbonio entro il 2050. La nuova amministrazione intende ristabilire i crediti d’imposta per le energie rinnovabili, investimenti nelle infrastrutture di ricarica necessarie per l’elettrificazione del settore dei trasporti statunitense, la conversione della rete elettrica e l’utilizzo di accumulatori su larga scala.
Per gli investitori, tutto questo si traduce in un maggior numero di opportunità di investimento più durature e a lungo termine. Il nostro approccio in quest’area consiste nell’investire lungo l’intera catena di fornitura. Ad esempio, nel caso dei produttori di auto elettriche, guardiamo anche ai produttori di batterie per questi veicoli, o ai fornitori di attrezzature e materiali che servono a produrle.
Dal momento che le emissioni di carbonio sono tra lei cause che incidono maggiormente al riscaldamento globale, crediamo che gli investitori possano spingersi oltre per mitigare e adattarsi ai cambiamenti climatici. Con la compensazione delle emissioni di carbonio, Candriam può fare più che fornire agli investitori gli strumenti per contribuire a un cambiamento positivo attraverso il modo in cui investono. Candriam utilizza, infatti, le sue risorse per investire in progetti in tutto il mondo. I nostri tre progetti per il prossimo triennio riguardano le energie rinnovabili (un impianto solare termodinamico in India), l’efficienza energetica (uso del metano per la produzione di energia in Cina) e la riforestazione (ripristino di terreni tropicali misti a Panama). Per saperne di più, cliccate qui.
È evidente che l’agenda climatica su scala mondiale è un obiettivo ambizioso, che comporterà uno sforzo complesso e di ampia portata in molti settori e continenti e creerà numerose opportunità per investitori responsabili, con effetti nei prossimi decenni.
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