Ha fatto il botto l’esclusivo F.P. Journe élégante creato solo per l’asta di beneficenza Phillips a favore della Breast Cancer Research Foundation, stabilendo un altro record per un orologio al quarzo. Quanto ha incassato?
L’orologio da polso al quarzo più costoso di sempre
La battaglia è durata 10 minuti. Ma alla fine, come sempre, l’ha spuntata l’offerente più generoso. In questo caso, colui (o colei) che ha speso 420.000 dollari per acquistare l’esclusivo F.P. Journe Titalyt® élégante 48 mm con il cinturino rosa, creato dal mastro orologiaio indipendente a beneficio totale (100% del ricavato) della Fondazione per la ricerca sul cancro al seno, il maggior finanziatore privato al mondo per la ricerca sulla malattia. Si tratta del nuovo record per un orologio al quarzo senza diamanti e per qualunque élégante. L’asta si è tenuta sabato 2 marzo a Miami.
F.P. Journe élégante, il movimento elettromeccanico del XXI secolo
Fin dalla sua nascita, il marchio F.P. Journe si è distinto per le tecniche esemplari di lavorazione e l’innovazione tecnica. Con la collezione élégante, pronta a festeggiare il suo decimo anniversario nel 2024, Journe ha lanciato il movimento elettromeccanico del XXI secolo, il calibro 1210 con rilevamento del movimento, sviluppato in otto anni di lavoro. Ciò consente all’orologio di offrire da otto a dieci anni di autonomia quando è indossato e fino a diciotto anni in modalità standby. La cassa Flat Tortue® ricorda gli orologi dei primi anni del XX secolo. La tecnica è però del terzo millennio: per preservare la durata della batteria, l’orologio va come in ibernazione dopo 35 minuti di inattività, interrompendo il movimento delle lancette. Ma non appena l’orologio viene spostato di nuovo, un rilevatore di movimento lo risveglia, regolando automaticamente l’ora corretta: le lancette compiono il percorso più breve, in senso orario o antiorario. Il quadrante bianco luminescente presenta numeri arabi neri e un quadrante esterno con elementi in acciaio avvitati. L’élégante offerto il 2 marzo 2024 presenta un numero unico “1” in rosa, come il cinturino.
L’orologio al quarzo dei record e la collaborazione fra due donne
A bandire l’asta, Isabella Proia, specialista internazionale per gli orologi e responsabile delle vendite di Phillips, New York. A conclusione dell’evento di benefivenza ha dichiarato: «Il team di Phillips è immensamente onorato di aver collaborato con F.P. Journe nell’offrire questo orologio unico per una causa così nobile. È stato davvero stimolante assistere all’energia vibrante che si respirava nella sala quando collezionisti e filantropi si sono uniti per questa missione. Con il 100% del ricavato a favore della Breast Cancer Research Foundation, ogni offerta ha rappresentato un significativo passo avanti nella lotta contro il cancro al seno. Questo orologio, con il suo mix di design senza tempo e innovazione moderna, è un simbolo di speranza e solidarietà nel nostro sforzo collettivo per sostenere la ricerca e la consapevolezza del cancro al seno».
Le fa eco Donna McKay, presidente e ceo della Breast Cancer Research Foundation: «Siamo profondamente grati per lo straordinario impegno di F.P. Journe e Phillips, che hanno contribuito ad attirare l’attenzione sul cancro al seno maschile e a finanziare la ricerca critica su una malattia che colpisce un uomo su 833 negli Stati Uniti. Sostenendo la BCRF – il più grande finanziatore privato del mondo per la ricerca sul cancro al seno – essi stanno avendo un impatto enorme nel consentire alla nostra legione globale di scienziati di sviluppare approcci, trattamenti e risultati migliori per le persone affette da cancro al seno e i loro cari».
Breast Cancer Research Foundation (BCRF)
Fondata nel 1993 da Evelyn H. Lauder, la Breast Cancer Research Foundation (BCRF) investe in un’ampia gamma di ricerche, tra cui la prevenzione, la diagnosi, il trattamento, la sopravvivenza e le metastasi, perché ogni area di indagine ne informa un’altra, spingendo verso le soluzioni di cui si ha urgente bisogno. Un problema non solo femminile: negli Stati Uniti si stima che ogni anno venga diagnosticato a circa 1 uomo su 833 soggetti. Sebbene raro, in questi casi è più aggressivo e ha maggiori probabilità di essere fatale.