Come ogni anno, la primavera di Milano si apre con settimane a dire poco bollenti. Dopo l’Art Week, dall’8 al 13 aprile la città ospiterà il Salone del Mobile per l’attesissima Design Week. Se già è difficile navigare tra le innumerevoli proposte dei padiglioni di Rho Fiera, ancora di più lo è scegliere tra spazi ed eventi del Fuorisalone (che partirà invece il 7 aprile). Vi proponiamo dunque qualche spunto – che non pretendiamo essere esaustivo – per decidere cosa visitare.
Fuorisalone 2025, 7 appuntamenti imperdibili
L’Appartamento di Artemest in Palazzo Donizetti
Partiamo da una delle venues più anticipate, ovvero quella dell’Appartamento del marketplace di design italiano Artemest. Dopo i primi due appuntamenti in Via Cesare Correnti 14 (nel 2023) e l’austriaca Residenza Vignale (nel 2024), quest’anno sarà protagonista lo storico Palazzo Donizetti, dimora del diciannovesimo secolo situata nell’omonima via Gaetano Donizetti 48.
L’edificio – visitabile tra l’8 e il 13 aprile – ospiterà una selezione di arredi, luci, arte e oggetti da collezione realizzati da artigiani, brand di design e artisti italiani ospitati sul sito di Artemest. Per l’occasione, le stanze del palazzo verranno trasformate da sei studi internazionali di design. L’americano Romanek Design Studio si occuperà della sala da pranzo, 1508 London della sala di intrattenimento, Meyer Davis del Grand Salon (chiamato La Sirena), il newyorkese Champalimaud Design della camera da letto, la saudita Nebras Aljoaib della sala di lettura e dello studio, mentre l’australiana Simone Haag arrederà il foyer.

Il Treno Arlecchino di Gio Ponti alla Stazione Centrale
Prada Frames torna per il quarto anno consecutivo con il simposio annuale organizzato dalla casa di moda Prada e dallo studio di design Formafantasma. Dal 6 all’8 aprile si terranno le diverse talk a tema In Transit, legate al sistema di infrastrutture che permette lo spostamento di persone, merci, dati e potere.
Particolarmente interessante la location prescelta: il Treno Arlecchino di Gio Ponti. recentemente restaurato dalla Fondazione FS Italiane, il convoglio fu progettato da Gio Ponti e Giulio Minoletti negli anni ’50 creando un esterno ispirato all’aerodinamica navale e degli interni impreziositi da sedie regolabili, salotti panoramici e divisori in vetro. Una seconda parte del simposio si terrà invece nel Padiglione Reale della Stazione Centrale. Ideata da Ulisse Giustacchini nel 1931 e situata nei pressi del Binario 21, la sala fu creata per ospitare la famiglia reale dei Savoia in partenza per i propri viaggi (nel bagno era incluso un passaggio segreto in caso fosse necessaria una rapida fuga).

La dolce attesa di Sorrentino a Rho Fiera
Dopo una prima esperienza con il regista David Lynch, il Salone del Mobile ha chiesto quest’anno l’intervento site-specific di Paolo Sorrentino per gli spazi di Rho Fiera. I padiglioni 22-24 saranno infatti dedicati a La dolce attesa, un’opera immersiva pensata come spazio atemporale tra presente e futuro (nonché tra timore e speranza per quest’ultimo). L’idea, realizzata in collaborazione con la scenografa Margherita Palli, vuole reinterpretare il concetto di attesa che il regista lega alla sventura e ad un sentimento angosciante. La sala d’attesa del Salone vuole quindi essere un piccolo – e dolce – viaggio per chi vi partecipa.

La Library of Light nel cortile d’onore della Pinacoteca di Brera
Si prospetta una gioia per gli occhi al Fuorisalone la biblioteca luminosa dell’artista britannica Es Devlin, progettata per rimanere nel cortile d’onore della Pinacoteca di Brera dal 7 al 21 aprile. Ispirata dalla frase di Umberto Eco “i libri sono la bussola della mente, indicano innumerevoli mondi ancora da esplorare” e realizzata in collaborazione con Feltrinelli, la Library of Light vuole porre accento sul valore dei libri e sul concetto di biblioteca quale luogo del sapere. L’intera opera è pensata per funzionare proprio attraverso la luce, elemento caro all’artista.
Posizionata fuori asse rispetto al centro del cortile, la libreria formerà una sorta di meridiana dal pavimento rotante. In questo modo, l’opera ruoterà seguendo la luce durante il giorno illuminando le parti del cortile mai raggiunte dal sole. Di notte invece, il suo movimento creerà dei giochi luminosi sulle pareti della Pinacoteca.

Saint Laurent con Charlotte Perriand in Tortona
Altra collaborazione tra moda e design è quella proposta da Saint Laurent e la designer francese Charlotte Perriand (1903-1999). Il Padiglione Visconti di Tortona Rocks vedrà protagonisti quattro arredi pensati dalla Perriand tra il 1943 e il 1967, prima mai trasformati da schizzo o prototipo a pezzo di design. Scelti da Anthony Vaccarello e riprodotti da Saint Laurent in edizione limitata, tre dei pezzi furono creati dalla designer per le sue case private (la poltrona Fauteuil Visiteur Indochine nel 1943, la libreria Bibliothèque Rio de Janeiro per il marito nel 1962 e l’ultra-stratificato tavolo Table Mille-Feuilles del 1963) e uno per la residenza dell’ambasciatore giapponese a Parigi (il sofà a cinque posti Banquette de la Résidence de l’Ambassadeur du Japon à Paris nel 1967).

Glo for Art con Hyper Portal a Palazzo Moscova
Dal 7 al 13 aprile, il numero 18 di via Moscova ospiterà una delle opere che scommettiamo sarà tra le più immortalate su Instagram. Hyper Portal dell’artista Michela Picchi – che prende ispirazione dal tema Mondi Connessi del Fuorisalone 2025 – è il terzo progetto artistico sponsorizzato dal marchio di sigarette elettroniche Glo. Dopo l’installazione di Agostino Iacurci e l’opera di Emiliano Ponzi, Glo for art torna nel Brera Design District con un progetto particolarmente pop (forse il più pop del Fuorisalone di quest’anno). I visitatori, che verranno immersi in un mondo completamente colorato, saranno infatti chiamati a partecipare all’opera in modo interattivo.

Alcova tra ville storiche e spazi industriali di Varedo
Dalla sua nascita nel 2018, Alcova ha sempre puntato a spazi semi-sconosciuti in zone decentralizzate della città per ospitare le sue installazioni al Fuorisalone. Quest’anno i suoi fondatori – nonché curatori – Valentina Ciuffi di Studio Vedèt e Joseph Grima di Space Caviar hanno scelto diversi spazi a Varedo, ampliando la scelta già confermata lo scorso anno.
Oltre alla settecentesca Villa Bagatti Valsecchi (con l’intervento di Rive Roshan sulla fontana centrale) e Villa Borsani (il cui ingresso quest’anno ha un costo di 25 euro), si aggiungono gli spazi industriali delle Serre di Pasino e dell’ex Fabbrica SNIA. Le prime, utilizzate in passato per coltivare le orchidee bianche, verranno arredate da opere in marmo e installazioni realizzate con materiali biodegradabili. L’ex Fabbrica SNIA, conosciuta per lo stile razionalista degli anni ’30, ospiterà decine di opere, tra cui un hammam gonfiabile dello studio francese Warm Weekend.
